FR/DE 2016, 113 Min.
Regie: François Ozon
mit: Pierre Niney, Paula Beer, Marie Gruber, Ernst Stötzner, Cyrielle Claire, Johann von Bülow, Anton von Lucke
italienisch
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Germania, 1919. Una giovane donna si raccoglie ogni giorno sulla tomba del fidanzato caduto al fronte. La sua routine è rotta dall'incontro con Adrien, soldato francese sopravvissuto all'orrore delle trincee. La presenza silenziosa e commossa del ragazzo colpisce Anna che lo accoglie e solleva di nuovo il suo sguardo sul mondo. Adrien si rivela vecchio amico di Frantz, conosciuto a Parigi e frequentato tra musei e Café. Entrato in seno alla famiglia dell'uomo, diventa proiezione e conforto per i suoi genitori che assecondano la simpatia di Anna per Adrien. Ma il mondo fuori non ha guarito le ferite e si oppone a quel sentimento insorgente. Adrien, schiacciato dal rancore collettivo e da un rimorso che cova nel profondo, si confessa con Anna e rientra in Francia. Spetta a lei decidere cosa fare di quella rivelazione.
Il film è tratto dalla pièce teatrale "L'uomo che ho ucciso" di Maurice Rostand, andato in scena a Parigi nel 1930 e portato sul grande schermo da Ernst Lubitsch un paio di anni dopo con un film dal titolo omonimo.
In concorso al festival di Venezia 2016. Premio Marcello Mastroianni per Paula Beer come Miglior Attrice Emergente.