It concerns two Jewish survivors of  the Holocaust who arrive in a Hungarian village in August 1945, and the paranoid reactions of the villagers, some of whom fear  that  these and other Jews are coming to reclaim Jewish property. The film was screened in the Panorama section at the 67th Berlin International Film Festival and was awarded the 3rd  place prize in the Panorama Audience Award.

In un afoso giorno di agosto del 1945 un treno lascia alla stazione due ebrei ortodossi, uno giovane e l'altro più anziano. Il  precario  equilibrio che la guerra appena terminata ha lasciato sembra ora  minacciato dall'arrivo dei due ebrei. Il film stende una riflessione sull'Ungheria, paese che si macchiò di complicità con il nazismo, e che vedrà perpetuare le proprie sofferenze con l'occupazione comunista.

In scharf konturiertem Schwarz-Weiß skizziert Ferenc Török das Geflecht von Schuld und Sühne, an einem flirrenden Sommertag im August 1945. Das Panorama eines ungarischen Dorfes als Spiegel gesellschaftlichen Versagens.