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04.05.2021

COMUNICATO STAMPA

 

HOCHWALD in sala il 6 maggio:

 il film vincitore di BFFB 2021 sarà premiato in presenza della regista Evi Romen

 

Il prossimo 6 maggio, giorno di riapertura delle sale cinematografiche in Italia, al Filmclub di Bolzano sarà proiettato il film “Hochwald”, vincitore dell’ultima e appena conclusa edizione del Bolzano Film Festival Bozen. La regista Evi Romen sarà presente in sala – alle ore 19.45 – a ritirare il Premio Provincia autonoma di Bolzano al miglior lungometraggio 2021.

 

Lo scorso 17 aprile, la giuria internazionale composta da Claudia Landsberger, Matthias Greuling e Corrado Ravazzini i ha deciso di premiare “Hochwald” di Evi Romen, regista bolzanina attiva da anni come montatrice a Vienna, come miglior film.

La giuria ha apprezzato come il film: “svela in modo multistrato l’anima del protagonista, per il quale non c’è scampo dalle sue origini e che sembra non avere appoggio dal suo villaggio, nemmeno fra i coetanei. In quanto estraneo a tutti, cerca comunque di vivere il suo sogno”.

La giuria ha assegnato il premio a “Hochwald” per “il suo approccio coraggioso alla storia di questo outsider, che convince su vari livelli anche grazie ad un grandioso attore protagonista”.

Il film racconta la storia di Mario, che vive a Hochwald, piccolo paese del Sud-Tirolo; un luogo di confine etnico-linguistico in cui si finge in silenzio di non sapere della sua omosessualità. Quando, in un locale gay a Roma, il suo caro amico Lenz rimane vittima di un attacco terroristico, si innesta un’oscillazione emotiva fra senso di colpa e volontà di liberazione da storie passate.

 

“Luca + Silvana”: anche il film vincitore del Golden Walther Award sarà premiato in sala

Il 20 maggio alle ore 19.30, sempre in sala, verrà premiato il film che al festival ha ottenuto il riconoscimento del pubblico ed è stato premiato con il Golden Walther Award. Si tratta di “Luca + Silvana” di Stefano Lisci.

Il documentario racconta la storia di Luca e Silvana, due persone che si amano e vogliono sposarsi. Un desiderio che sembra irrealizzabile per chi come loro ha la sindrome di Down. Dopo 10 anni di attesa e continui rimandi qualcosa sembra smuoversi, forse finalmente riusciranno a coronare il loro sogno. Una storia d’amore raccontata con leggerezza e profondità che invita a riflettere sul diritto universale di amare e condividere la vita con un’altra persona.

Il premio „Golden Walther Award“, nato nel 2019 per coinvolgere il pubblico nella premiazione di una produzione particolarmente legata al territorio altoatesino è organizzato in collaborazione di WaltherPark AG e prevede che tutti i film della finestra Made in Südtirol del festival siano nominati per il premio: un trofeo e un importo, messi a disposizione da WaltherPark AG (SIGNA).

“Dopo il successo che ha portato l’edizione numero 34 del festival (13-18 aprile 2021) ad avere circa 7.000 spettatori online, con il festival pass esaurito a metà festival – così la direttrice del festival, Helene Christanell – riuscire ora anche ad avere gli autori da premiare in sala è per noi un regalo, così possiamo ritornare a vivere il vero cinema in presenza e offrire al pubblico uno scambio con chi lo fa”.

 

A causa della limitazione dei posti per garantire il distanziamento in sala non è possibile prenotare via mail, ma SOLO TELEFONICAMENTE allo 0471 05 90 90, LU – VE dalle ore 9 alle 12 e dalle 15 alle 17 e durante l’orario di apertura del cinema. Per l’accesso al cinema è obbligatorio esibire il GREEN PASS.

 

 

Per foto e filmati vi preghiamo di contattare Antonella Arseni – arseni(at)filmfestival.bz.it

17.04.2021

I vincitori della 34esima edizione di BOLZANO FILM FESTIVAL BOZEN

(13-18 aprile 2021)

 

Premio Provincia autonoma di Bolzano al miglior lungometraggio


La giuria internazionale composta da  Claudia Landsberger, Matthias Greuling e Corrado Ravazzini i ha deciso di premiare:

Hochwald di Evi Romen come miglior film

 

Di seguito le motivazioni della giuria:

“ In mezzo a un paesaggio idilliaco che normalmente viene apprezzato come meta di vacanza, ci attende una storia che non ci si aspettava. Un giovane cerca di affermare la propria identità per poter vivere la vita che desidera. Il film svela in modo multistrato l’anima del protagonista, per il quale non c’è scampo dalle sue origini e che sembra non avere appoggio dal suo villaggio, nemmeno fra i coetanei. In quanto estraneo a tutti, cerca comunque di vivere il suo sogno. La giuria assegna il premio a “Hochwald” per il suo approccio coraggioso alla storia di questo outsider, che convince su vari livelli anche grazie ad un grandioso attore protagonista”.

 
Premio Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano al miglior documentario


La giuria internazionale composta da Sven Ilger, Michela Occhipinti e Andrea Schramek ha deciso di premiare:

Space dogs di Elsa Kremser und Levin Peter come miglior documentario.

Di seguito le motivazioni della giuria:

“Per l’originalità del soggetto, per la fotografia visionaria e folgorante, fatta di palette multicolori e luci notturne, verde diurno e grigio asfalto. Per il ritmo equilibrato e poetico che combina abilmente i vari elementi cinematografici di musica, suono, montaggio e quella voce narrante che sembra arrivare direttamente dal passato. Per la dicotomia tra esplorazione dello spazio, fatta di incredibile materiale di repertorio, e la visione rasoterra, attraverso lo straordinario pedinamento mimetizzato ad altezza cane. Un film potentissimo sull’insensatezza e la crudeltà dell’umanità e la purezza, la tenerezza e la naturale brutalità dell’animalità. Porta in sé qualcosa che va oltre il racconto stesso, un senso imperscrutabile di vita primordiale che resta attaccato. Talmente ipnotizzante e sorprendente che diventa difficile da dimenticare. Applausi ai registi”.

 

Premio del pubblico Città di Bolzano

Il pubblico in sala ha votato per: Nour di Maurizio Zaccaro

 

Premio Golden  Walther Award:

Il premio di Walther Park Bolzano –Bozen viene assegnato a: Luca + Silvana di Stefano Lisci

 

Riconoscimento FINAL TOUCH #6. Intense feedback from experts:

TRUE COLOURS International Distribution Prize e Cine Chromatix Italy Post-Production Prize vanno a  Iris di Natalia Sinelnikova

TRUE COLORS: “Un’opera prima che ha sia le caratteristiche per iniziare un percorso di successo nel circuito dei festival internazionali, che il potenziale per ritagliarsi uno spazio nel mondo della distribuzione arthouse. Un intrigante sguardo al femminile su una realtà all’apparenza perfetta che dietro la sua ipocrisia nasconde paure profonde. Un film che, una volta completo, speriamo possa portare il pubblico a riflettere sul coraggio e sulla verità”.

CINE CHROMATIX: “Abbiamo deciso di assegnare il premio a IRIS perché vediamo il  grande potenziale della storia della lenta evoluzione di un conflitto tra l’essere e l’apparire, raccontato con un linguaggio audiovisivo non convenzionale. Inoltre, il fatto che il progetto si trovi in una fase dove noi imprenditori della postproduzione abbiamo ancora ampio spazio creativo, ci permette di entrarci e sostenerlo con ancora più valore aggiunto da apportare.”

 

Tutti i film sono visibili online fino al 18 aprile 2021 sulla nostra pagina web

12.04.2021

COMUNICATO STAMPA

13.04.2021: inaugurazione della 34esima edizione di Bolzano Filmfestival Bozen

“Wanda, mein Wunder” è il film d’apertura

Tutta la settimana accompagnata dai Nouvelle waag talks

Il 13 aprile alle ore  19.30 la cerimonia di inaugurazione della 34esima edizione del festival e a seguire il film della regista svizzera Bettina Oberli, Wanda, mein Wunder , tragicomedia che racconta di una donna polacca che si prende cura del patriarca della ricca famiglia Wegmeister-Gloor, nella cornice di una splendida casa sul lago. Quando sorge una complicazione inaspettata, vengono alla luce segreti di famiglia a lungo custoditi e si cerca un modo per placare gli animi di tutti quanti. 

“Bettina Oberli  – così la direttrice del festival, Helene Christanell – racconta in maniera divertente i retroscena di una ricca famiglia, che mette davanti allo specchio, insieme a noi spettatori, con humour nero e intelligente. Un perfetto film d’apertura per il nostro festival: un film che è come la vita, un continuo mix di sentimenti e situazioni contrastanti.”

 La cerimonia si potrà seguire in diretta sul canale facebook del festival mentre il film di apertura si potrà vedere collegandosi sulla homepage del festival a partire dalle ore 20.00.

 

Nouvelle waag talks ogni giorno alle ore 18.00 sui nostri canali social

Chi volesse entrare nel vivo del festival ed ai protagonisti dei film in programma può farlo ogni giorno, dalle ore 18.00, in un appuntamento quotidiano con il festival: i “Nouvelle Waag Talks”, che hanno luogo presso Casa della pesa, nel centro storico di Bolzano (nuova sede del festival) e che vengono condivisi attraverso i nostri canali social.

Ecco il calendario:

Mercoledì 14.04. alle ore 18.00 ci sarà il talk: Local artists: Behind the scenes. Un dialogo con i/e cineasti/e locali e le loro esperienze;

Giovedì 15.04. alle e ore 18.00 ci sarà il talk: Female Views! Quattro registe del festival si raccontano;

Venerdì 16.04. alle ore 18.00 ci sarà il talk: Piccole Lingue DOC con la collaborazione di UniBz e Salto Talk: dialogo in ambito della nuova finestra del festival sulle piccole lingue;

Sabato 17.04. alle ore 18.00 si parlerà di orientamenti sessuali e identità, con la collaborazione della Rete prevenzione alla violenza e Forum Prevenzione/violenza.

Ringraziamento partner e sponsor 

Grazie ai nostri sponsor e partner, che ci hanno sostenuti nel 2020, quando, a causa della pandemia abbiamo dovuto annullare il festival, e ci hanno nuovamente sostenuti ora, nel 2021, permettendoci di organizzare l’edizione numero 34 del festival che inaugura stasera.

Cogliamo l’occasione di ringraziare per l’importante sostegno: Provincia Autonoma di Bolzano, Città di Bolzano, Regione Autonoma Trentino Alto Adige, Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, Europaregione Euregio Tirolo -Trentino –Alto Adige, MIC Direzione Generale cinema e audiovisivo, Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, IDM Südtirol-Alto Adige, Alperia, Azienda di soggiorno di Bolzano e Signa AG, oltre a tutti i festival partner gemellati, i media partner ed i singoli sostenitori.

Festivalpass 2021

 

Sulla nostra homepage sarà disponibile un festivalpass che darà accesso a tutti i 28 film online del festival. Il costo del festival pass è di Euro 19,50, mentre ogni singolo film è acquistabile sulla stessa piattaforma al prezzo di Euro 3, 50. I film saranno tutti visibili dal 14 al 18 aprile ed il festivalpass consentirà la visone di ogni film per 24 ore dal momento dell’accesso.

 

ATTENZIONE GEOBLOCKING: il programma è disponibile solo in Italia.

Tutte le info su: www.filmfestival.bz.it

 

 

10.04.2021

COMUNICATO STAMPA

 

Le finestre local artists e Panorama

 E il nuovo appuntamento quotidiano online: un caffè con… il festival

 

 

A pochi giorni dall’inizio della 34esima edizione di Bolzano Filmfestival Bozen, vi segnaliamo due finestre del festival, i cui film saranno visibili online sulla nostra pagina web, oltre al resto del programma e una serie di appuntamenti sui nostri canali social. Con il nuovo motto #bffb34onlyatHOME ci accingiamo ad offrire un festival solo online, ma per noi molto importante: porteremo il cinema nelle case, perchè la cultura non deve fermarsi.

 

LOCAL ARTISTS

Finestra molto importante all’interno del programma, local artists vuole dare la possibilità a nuovi e già apprezzati filmmmakers locali, di farsi conoscere meglio attraverso il festival.  I film scelti per il 2021 sono:

 

Bozen | Erlangen. Der Kreis des Peppi Nusser, documentario del bolzanino Marco Sonna che firma una coproduzione italo- tedesca  sul recente gemellaggio tra le due città è nato sotto il simbolo del Beato Josef Mayr-Nusser.  

  

Stefan Ghedina (Brunico) è il regista di Connecting cortometraggio di cui sono sceneggiatori e protagonisti gli attori Eva Kuen e Peter Schorn, interpreti di Johanna e Paul che, nella loro “smart-home” lussuosa vivono una vita da famiglia apparentemente perfetta. 

 

Il bozanino Thomas Perathoner firma il corto Das Kuckucksnest che racconta di tre medici che gestiscono il reparto psichiatrico di un ospedale, nervosi a causa dell’annuncio di un’ispezione ministeriale.

 

Gingerbread, del meranese Lukas Rosatti è una coproduzione italo-austriaca che racconta in 7 minuti una movimentata serata di due guardie notturne ed un rapinatore in fuga.

 

Lisa Maria Kerschbaumer è la regista di Inappropriate, corto sceneggiato e prodotto dall’australiano di Joseph Crepaldi, che narra di un particolare tipo di storia d’amore, quella fra due persone con grande differenza di età.

  

Il sanremese Andrea Cazzaniga, laureato alla facoltà di Design di Bolzano è il regista del corto Brüche , storia di due amiche, Iris e Nicole, che trascorrono le vacanze nel Nord della Germania.

 

Dracul dell’artista bolzanino Cobo (Rino Zullo) è un breve documentario che ci porta in viaggio nella Regione della Valacchia, in Romania, alla ricerca dei luoghi dove visse il Voivoda Vlad III Dracul e poi a Bolzano, dove soggiornò e morì, nel 1594, un suo pronipote.

 

Il bolzanino Christoph Waldboth è il regista di Junge und Mädchen, corto che racconta di un ragazzo ed una ragazza che si incontrano in una misteriosa stanza, mentre fuori dalla finestra imperversa la fine del mondo. 

 

Vulnerable, dell’artista bolzanina Valentina Bagnis, ci regala 5 minuti di movimenti del corpo di un gruppo di giovani artisti/e bolzanini che cercano di spiegare, sentire e dare un senso alla sfiducia crescente tra gli esseri umani.

 

Spesso presente negli anni nel programma del festival, Luis Walter ritorna con Sie lehrte nur einen Winter, documentario su una giovane e brava maestra che insegnò solo un inverno alla scuola di Egna, in Bassa Atesina, e poi di colpo dopo il 1948 sparì nel nulla, per la tristezza di tutti gli studenti.

 

Dopo Quellmalz porta un nuovo lavoro al festival anche l’austriaco Mike RamsauerSiegfried. Steger. Attentäter. è un documentario che racconta di Steger e degli altri “Pusterer Buam”, la banda-commando di primule rosse che sparse il terrore in Alto Adige tra gli anni ’60 e ’70. Il documentario racconta 100 anni di conflitto etnico in Alto Adige. 

 

PANORAMA 

Per questa sezione classica del festival, saranno visibili online due film:

 

Regina di Alessandro Grande, regista di Catanzaro che con i suoi ultimi lavori ha vinto oltre 150 premi nel mondo. Con il suo lungometraggio ci immerge nella storia di Regina, quindicenne che sogna di fare la cantante. A supportarla c’è suo padre Luigi. Il loro è un legame indissolubile, almeno fino a quando, un giorno, un evento imprevedibile cambierà le loro vite.  

 

Antonio Dalla Palma, Pier Paolo Giarolo firmano il documentario Scrivo ad alta voce, un invito ad ascoltare, per una volta in silenzio, chi con la parola prova l’incastro tra uomo e tempo presente: la poetessa ladina Roberta Dapunt. 

 

 

Il nuovo appuntamento di Bolzano Filmfestival Bozen: Un Caffè con…

 

Durante tutta la durata del festival i cineasti locali della sezione LOCAL ARTISTS presenteranno brevemente e in diversi appuntamenti quotidiani i loro lavori sui nostri canali social. Vi invitiamo ad ascoltarli, magari sorseggiando un caffè con loro e poi a vedere i loro film online.

 

 

Festivalpass 2021

 

Sulla nostra homepage sarà disponibile un festivalpass che darà accesso a tutti i 28 film online del festival. Il costo del festival pass è di Euro 19,50, mentre ogni singolo film è acquistabile sulla stessa piattaforma al prezzo di Euro 3, 50. I film saranno tutti visibili dal 14 al 18 aprile ed il festivalpass consentirà la visone di ogni film per 24 ore dal momento dell’accesso.

 

ATTENZIONE GEOBLOCKING: il programma è disponibile solo in Italia.

 

30.03.2021

COMUNICATO STAMPA

 

Bolzano Film Festival Bozen goes online #imKINOdaCASA

Piccole Lingue DOC: la nuova rassegna organizzata con la Libera Università di Bolzano

 

L’omaggio alla regista Valentina Pedicini

 

“Dopo mesi e mesi di lavoro intenso ad una formula ibrida di festival – così Helene Christanell, direttrice di Bolzano Film Festival Bozen – a causa delle ultime disposizioni vigenti, realizzeremo invece un festival completamente online. Il nostro obiettivo era da sempre riportare la gente in sala, la cultura si deve vivere fisicamente: ci è sempre sembrato importante combattere affinché la manifestazione si svolgesse in presenza, come da 30 anni avveniva. Ciò non è stato possibile, ma l’online non è una soluzione di emergenza: abbiamo lavorato contemporaneamente a due versioni di festival e realizzare ora quella online, per noi è comunque una grande chance di portare avanti il cinema, nonostante tutte le restrizioni. Vivremo con voi #DaCasa una nuova avventura”.

Piccole Lingue DOC

Cosa significa parlare una lingua che non è condivisa dalla maggior parte delle persone che ti circondano? A questo (e molti altri) interrogativi è dedicata la sezione speciale Piccole lingue DOC, organizzata in collaborazione con la Libera Università di Bolzano e con il corso di laurea magistrale in Linguistica applicata. A cura di Silvia Dal Negro, Daniele Ietri, Daniela Veronesi ed Eleonora Mastropietro, Piccole lingue DOC propone di percorrere un viaggio ideale tra territori vicini e lontani seguendo due strade diverse: uno sguardo al mantenimento di lingue di minoranza profondamente radicate sul territorio (il francoprovenzale, il sardo, il friulano) e scoprendo che anche lingue “grandi” diventano piccole quando nelle comunità di emigranti la lingua fa da collante tra passato e presente, tra nuova e vecchia patria, come succede per l’inglese dei “dreamers” di rientro a Mexico City, per il creolo degli haitiani in Cile e per l’italiano di Crimea.

I film della rassegna sono: Sotto le stelle fredde del friulano Stefano Giacomuzzi, un lungometraggio, ambientato tra le montagne della Carnia;

Bar Seui  del sardo  Andrea Deidda, cortometraggio ambientato nel 1946, storia di Armando, 23 anni, costretto a emigrare dal paese di Seui, centro Sardegna, per arrivare a Cagliari.

La regista messicana Fernanda H. García Besné firma Littel LA, corto sull’adattamento di emigrati messicani, di ritorno nel loro Paese, dopo l’espulsione di Trump dagli U.S.A.;

Ferro di Alessio Zemoz è un corto che mette a fuoco una generazione di europei e montanari alle prese con il rito di passaggio all’età adulta: la festa dei coscritti e della Badoche di Sarre;

Stefano Conca Bonizzoni firma Castaways of Kerch, documentario che ci trasporta a Kerch, in Crimea, dove una minoranza di origine italiana giunta laggiù nel corso del 1800, lotta perché la loro storia venga riconosciuta e raccontata;

Zanmi  (che significa amico in lingua creola) del regista cileno Rubén Sánchez è un corto che racconta delle difficoltà vissute dagli haitiani immigrati in Cile.

 

In memoriam Valentina Pedicini

 

Il festival, insieme alla scuola di cinema ZeLig, dedica un hommage alla talentuosa regista pugliese Valentina Pedicini, prematuramente scomparsa lo scorso autunno.  Valentina era un’amica di Bolzano Film Festival Bozen e della città di Bolzano, che l’aveva adottata mentre frequentava la scuola di cinema ZeLig.

Quest’anno proietteremo online il corto Pater Noster (2008) e il suo ultimo film Faith (2019), storia della “guerriera della luce” Laura, che hanno ottenuto importanti riconoscimenti dal pubblico e dalla critica internazionale.

Il direttore della fotografia di entrambi i film, Bastian Esser, sarà protagonista di un talk a fine proiezione e di una masterclass online (vedi allegato), che si terrà venerdì 16 aprile, alle ore 10.00 e a cui bisognerà preventivamente registrarsi per partecipare.

Valentina Pedicini, che nel 2013 aveva vinto anche il Premio al miglior documentario alla Festa del cinema di Roma con Dal Profondo, sapeva raccontare bene storie di esistenze in pericolo, di cui era indipendente e originale testimone. Il suo grande dono di scavalcare la cronaca giornalistica, la bella regia dei numerosi sguardi in macchina dei suoi protagonisti e delle sue protagoniste, la sua grande sensibilità, si sono dovute fermare troppo presto.

Il festival chiude con questo evento anche la rassegna online „Non molliamo. Weiter geht’s“ del Filmclub dedicata dall’8 aprile a Valentina Pedicini su www.filmclub.it .

 

ATTENZIONE: a causa delle nuove ordinanze appena entrate in vigore vi comunichiamo che parti del programma subiranno le seguenti variazioni:

 

– la giuria studenti EUREGIO del festival non è prevista per aprile 2021, ma il festival sta lavorando a presentare l’evento probabilmente in autunno 2021, se sarà possibile effettuarlo in presenza;

– la sezione del programma Local artists, che era prevista solo in sala, verrà proiettata online;

– la rassegna Focus Europa: Repubblica Ceca non è prevista per aprile 2021, ma il festival sta lavorando a presentare l’evento in futuro;

– la rassegna su Carmen Tartarotti non verrà trasmessa online e nemmeno ci sarà la masterclass con la regista.

 

Regolamentazione accrediti: per partecipare al Festival online 2021 è previsto un accredito al costo di Euro 19,50, che permette al pubblico di vedere tutti i film della 34esima edizione del Festival.

Ricordiamo invece a tutti/e i/le giornalisti/e che è possibile accreditarsi gratuitamente al festival, solo nel caso in cui si intenda dare spazio alla manifestazione sui propri media. Si prega di inviare la richiesta a: arseni@filmfestival.bz.it entro il 6 aprile 2021 tenendo conto che il numero degli accrediti quest’anno è limitato.

 

In foto: da sinistra, parte del team del festival, Antonella Arseni, Dorothea Vieider, Martin Kaufmann, Helene Christanell, Angelika König

 

 

23.03.2021

COMUNICATO STAMPA

 

MADE IN SÜDTIROL e FINAL TOUCH #6 a BOLZANO FILM FESTIVAL BOZEN

 

Confermate anche per il 2021 due importanti finestre all’interno del programma del festival, volte a valorizzare, la prima, il cinema legato al territorio e la seconda, l’importante possibilità di formazione che il festival offre a giovani filmmakers.

 

MADE IN SÜDTIROL ALTO ADIGE

 

L’Alto Adige come location cinematografica è alla base di questa parte del programma, che quest’anno comprende una scelta di 6 film internazionali girati in parte sul territorio – con il sostegno del fondo di IDM SÜDTIROL ALTO ADIGE – e che hanno visto la collaborazione di varie maestranze locali.  Tutti i film della rassegna sono in gara per il „Golden Walther Award“, nato proprio per coinvolgere il pubblico nella premiazione di una produzione particolarmente legata al territorio altoatesino. L’iniziativa, organizzata in collaborazione di WaltherPark AG (SIGNA), prevede che tutti i film della finestra siano nominati per il premio: un trofeo e un importo, messi a disposizione da WaltherPark AG (SIGNA)

 

Fa parte della rassegna il film di Dror Zahavi Crescendo #makemusicnotwar storia di Eduard Sporck, un direttore d’orchestra che accetta il compito di creare un’orchestra composta sia da giovani israeliani sia da palestinesi, inconsapevole della mole di problemi a cui va incontro.

 

Del regista padovano Alessandro Rossetto è in gara Effetto Domino: in una cittadina termale del nord est italiano, un impresario edile e il suo geometra vogliono convertire grandi alberghi abbandonati in residenze per pensionati facoltosi. Partirà un effetto domino cui non avevano pensato.

 

Il cagliaritano, ormai bolzanino d’adozione Stefano Lisci (che con grande successo già presentò al festival Bar Mario) torna stavolta con Luca + Silvana, una coppia con la sindrome di down che ha il grande desiderio di sposarsi. Una storia d’amore raccontata con leggerezza e profondità.

 

In gara anche l’opera prima del regista romano Carlo Sironi Sole, un romanzo di formazione, la storia di un cambiamento: i due giovani protagonisti, feriti da traumi nel tempo dell’indifferenza, devono affrontare le difficoltà della maternità e della paternità.

 

Pepe Danquart, regista tedesco già vincitore di un premio Oscar porta a Bolzano il documentario Vor mir der Süden in cui egli si mette sulle tracce di Pasolini seguendone il viaggio che, nel 1959 quest’ultimo fece con la sua Fiat millecento: 3000 chilometri attraverso il Belpaese, a testimoniare  boom economico e nascita del turismo di massa.

 

Della finestra Made in Südtirol fa parte anche Vier zauberhafte Schwestern di Sven Unterwaldt: quattro sorelle hanno poteri magici: sono in grado di dominare  fuoco, acqua, terra e aria. La strega malvagia Glenda vorrebbe sfruttarli, per mettere le mani sul potere della rosa dei venti.

 

FINAL TOUCH #6: Intense feedback from experts

 

L’offerta formativa del festival, FINAL TOUCH compie 6 anni: organizzato  in collaborazione con IDM Südtirol Alto Adige, il worhshop quest’anno verrà fatto online con i 4 progetti scelti, su un totale di 17 presentati. In una closed viewing, gli autori scelti potranno discutere con il team di esperti di cui fanno parte Nikolaj Nikitin, Sergio Fant (Filmfestivals), Nina Kusturica (editing), Gaetano Maiorino (distribuzione), Florian Geiser (postproduzione), Birgit Oberkofler (finanziamento) dei loro lavori.

Un progetto sarà premiato con il Cine Chromatix Italy Post-Production Prize del valore di 5.000 Euro.

Un secondo progetto sarà premiato con il TRUE COLOURS International Distribution Prize, che offre una consulenza approfondita per determinare quale sia la strategia più adeguata per la distribuzione internazionale del progetto.

I 4 progetti selezionati per il 2021 sono due lungometraggi, Iris di Natalia Sinelnikova e Bulldog di André Szardenings e due documentari, Keimzeit di Davide Grotta e A noi rimane il mondo di Armin Ferrari.

I workshop con gli esperti si svolgeranno durante il festival e i risultati finali dei progetti accompagnati saranno presentati sabato 17 aprile nell’ambito della serata finale del festival.

12.03.2021

COMUNICATO STAMPA

 

#imKINOdaCASA

Tutti i film e i documentari in concorso e le giurie internazionali

 

Quest’anno, causa pandemia, il 34esimo Bolzano Filmfestival Bozen sarà in forma ibrida: ciò significa che tutti i  film e documentari in concorso saranno visibili sia in sala che online. Sotto il motto #imKINOdaCASA, il festival (13 -18 aprile 2021) si prepara ad un nuovo tipo di edizione.

 I FILM IN CONCORSO

Dalla Svizzera arriva BEYTO della regista Gitta Gsell, storia di uno studente, astro nascente di un club di nuoto di Berna, unico figlio di immigrati turchi, che si innamora del suo allenatore. Il film è anche nominato per il premio giuria studenti Euregio.

Evi Romen, regista bolzanina attiva come montatrice a Vienna, presenta al festival HOCHWALD, il suo primo lungometraggio già vincitore di vari premi. Il film racconta la storia di Mario, che vive a Hochwald, piccolo paese del Sud-Tirolo.

Dalla Germania, la regista  Leonie Krippendorff (per Variety nella lista dei “10 European taltens to watch in 2020“) porta a Bolzano KOKON: nei luccicanti giorni di mezza estate, ci sono molte prime volte per la giovane Nora di Kreuzberg. Il film è anche nominato per il premio giuria studenti Euregio.

Al festival torna la regista bolzanina Maura Delpero (già vincitrice nel 2008 con Nadea e Sveta), con la coproduzione italo-argentina MATERNAL (Hogar) toccante storia ambientata a Buenos Aires, dove Lu e Fati, madri adolescenti, vivono in una casa famiglia religiosa.

Il regista italiano Maurizio Zaccaro porta a Bolzano la storia di NOUR, una bimba di dieci anni che ha affrontato da sola il viaggio verso l’Europa attraverso il Mediterraneo. Pietro Bartolo, medico di Lampedusa, se ne prende cura.

Ultimo film in concorso è WINDSTILL, della bolzanina Nancy Camaldo, produzione tedesca che ci immerge nella storia di Lara, mamma di una bimba di un anno e compagna di Jacob, un cuoco molto stressato dal suo lavoro.
 

 I DOCUMENTARI IN CONCORSO  

Luca Lucchesi con A BLACK JESUS ci porta in un piccolo borgo in Sud Italia, dove la statua di un Gesù nero viene venerata da secoli. La comunità si trova di fronte a un bivio alla richiesta del diciannovenne ghanese Edward, ospite del contestato centro di accoglienza del paese, di affiancare i portatori locali della statua, prendendo parte attivamente alla processione annuale.

 

Cecilia Mangini e Paolo Pisanelli firmano DUE SCATOLE DIMENTICATE, sul ritrovamento di due scatole piene di negativi fotografici 6×6, che li riportano nel 1964-65 in un Vietnam del Nord in guerra con gli U.S.A.

Di produzione austriaca è GLORY TO THE QUEEN della regista Tatia Skhirtladze. Siamo a Tbilisi, Georgia, dove entriamo nelle vite di quattro campionesse mondiali di scacchi: Nona Gaprindashvili, Nana Alexandria, Maia Chiburdanidze e Nana Ioseliani. Osannate dal pubblico, amiche e rivali, le giocatrici del Soviet Union’s Olympic team, si ritrovano dopo 25 anni.

 

Laika, un cane randagio, fu il primo essere vivente ad essere inviato nello spazio e quindi condannato a una morte certa. Di lei ed altri cani di strada a Mosca raccontano Elsa Kremser e Levin Peter in  SPACE DOGS, coproduzione austro- tedesca.

Dalla Svizzera arriva un’altra storia del passato: Ivo Zen con SUOT TSCHÊL BLAU racconta di un villaggio in cui i giovani degli anni ’80 e ’90, ispirati dai disordini di Zurigo, hanno resistito alle tradizionali regole della società, rifugiandosi però nella tossicodipendenza.

Il regista portoghese Nuno Escudeiro, formatosi alla scuola ZeLig di Bolzano presenta THE VALLEY, documentario ambientato al confine tra Italia e Francia, dove i migranti in fuga dalla guerra, cercano di passare. La popolazione della Valle di Roya, testimone delle sofferenze dei migranti, fornisce loro riparo, cibo e consulenza legale.

 

LE GIURIE INTERNAZIONALI

Il premio Provincia autonoma di Bolzano al miglior film sarà attribuito da una giuria internazionale composta da: Claudia Landsberger , per anni consulente della Berlinale; Sonja Heiss, autrice e regista tedesca, e giurato è Corrado Ravazzini, filmaker indipendente italiano.

A valutare il miglior documentario in concorso, premio Fondazione Cassa di risparmio sarà una giuria di tre esperti del genere, composta da:  Sven Ilgner, docente di cinema; Michela Occhipinti, regista italiana e la regista e attrice viennese Andrea Schramek.

 

 

21.01.2021

*Un nuovo modo di stare insieme:

il prossimo Bolzano Film Festival Bozen sarà sia dal vivo che online

 

Tra il 13 e il 18 aprile 2021 torna, in una nuova forma ibrida, Bolzano Film Festival Bozen, annullato nel corso del 2020 per ben due volte, a causa della pandemia in atto.

“Siccome non abbiamo garanzie su come sarà la situazione sanitaria in primavera” così la direttrice del festival, Helene Christanell” abbiamo deciso di lavorare ad una nuova formula, che mescola le presenze in sala con l’offerta online; stiamo cercando di progettare il meglio perché il cinema possa essere vissuto come prima”.

Ritrovarsi e godere insieme della bellezza condividendo uno spazio di esperienza cinematografica fisica in sala, tra pellicole che uniscono i paesi dell’area mitteleuropea e l’offerta di un programma online con l’intento di mettere in contatto il meglio della produzione cinematografica internazionale, generando spazi di condivisione e dialogo creativo a supporto dei nuovi talenti e dei giovani: sono questi gli obiettivi del festival per il 2021.

Un festival in cui anche ogni singolo spettatore/spettatrice, potrà interagire con gli eventi organizzati e in varie forme e su diverse piattaforme. E sarà, inoltre, ogni persona che vorrà partecipare al festival, a decidere in che forma (presenza in sala, visione online?) partecipare. “Questo ovviamente in caso di non inasprimento della situazione Covid” ancora Christanell – “che, se avvenisse, porterebbe noi organizzatori a prendere l’unica decisione possibile a cinema chiusi, ovvero quella di offrire tutto il programma, i talk, gli eventi esclusivamente online”.

“Importante – sottolinea ancora la direzione del festival – ricordare due scadenze  per partecipare alla Giuria studenti Euregio e al programma formativo Final touch. Vi aspettiamo!”.

Giuria studenti EUREGIO: Dal 2016, tre studenti altoatesini, tre trentini e tre tirolesi (di quarta o quinta liceo) possono candidarsi a fare parte di un’esperienza incredibile-, tra l’altro riconosciuta come credito formativo dalle rispettive scuole: un workshop sul cinema accompagnato da due tutor, la possibilità di essere giovani giurati immersi in un festival del cinema internazionale. Il termine di presentazione delle candidature è il 9 febbraio 2021.

FINAL TOUCH#6: INTENSE FEEDBACK FROM EXPERTS: l’offerta settoriale che si pone come obiettivo il sostegno di giovani filmmakers nel perfezionamento dei rispettivi film e documentari per il cinema, viene riproposta dal festival per il sesto anno, anche quest’anno organizzata dal festival insieme alla Film Commission dell’Alto Adige IDM  Giovani registi da Italia, Austria, Germania, Svizzera e Repubblica Ceca, paese ospitato dal festival nel 2021, potranno candidarsi  a FINAL TOUCH #6 fino al 10 marzo 2021.

 

Tutte le informazioni su: www.filmfestival.bz.it

01.12.2020

Bolzano Film Festival Bozen: online con successo!

Mantenuta l’offerta formativa per giovani filmmakers e la discussione con talk e film online: così il festival ha reagito al secondo lockdown

La sessione FINAL TOUCH #5, che avrebbe dovuto avere luogo allo scorso Bolzano Film Festival Bozen (aprile 2020 poi spostato a novembre 2020) annullato due volte a causa della pandemia, è avvenuta comunque online gli scorsi 19 e 20 novembre. Sono stati due giorni intensi durante i quali gli esperti Nikolaj Nikitin (consulenza festival internazionali e moderazione), Christine Dolllhofer (consulenza festival), Nina Kusturica (montaggio, regia), Florian Geiser (postproduzione), Gaetano Maiorino (World Sales) e Birgit Oberkofler (finanziamento), hanno discusso costruttivamente eppoi deciso quale opera in rough cut sostenere quest’anno. Il 19 e 20 novembre appena trascorsi, hanno visto gli esperti attribuire il Cine Chromatix Italy post production prize (valore Euro 5.000,00) a EL TORO di Sebastiano Luca Insinga. Casa di produzione è la Jump Cut di Trento. L’autore è già conosciuto al Bolzano Film Festival Bozen che, nel 2019 ha ospitato al festival il suo cortometraggio LA BUONA NOVELLA.

Ricordiamo che FINAL TOUCH: INTENSE FEEDBACK FROM EXPERTS è un’offerta formativa per giovani filmmakers, organizzata in con IDM IDM Südtirol/Alto Adige, che offre sostegno nella messa a punto delle loro opere, presentate in rough cut. Possono partecipare al bando cineasti provenienti da Italia, Austria, Germania e Svizzera e dal Paese ospite del festival per l’anno corrente. L’opera deve essere nella fase finale di montaggio (rough cut); fino a quattro, tra film e documentari, vengono ammessi al workshop: Le iscrizioni alla sesta edizione sono ammesse fino al 1 marzo 2021.

 

Il programma online del festival finora ha ottenuto ottimi risultati

Lo scorso 18 novembre, sempre online, oltre che sulla nostra pagina facebook e su quella del Forum prevenzione e antiviolenza di Bolzano, è stato anche presentato  un talk – nell’ambito programma  „Nouvelle Waag“ – che aveva come focus la prevenzione della violenza assistita, ovvero l’impatto che ha la violenza vissuta in casa tra i genitori, sulla vita di bambini e adolescenti.

Il talk (ora disponibile su YouTube: https://bit.ly/3qjrbHl), in collaborazione con la Rete Prevenzione alla Violenza, nata in Alto Adige per sensibilizzare la popolazione sul tema della violenza, è stato organizzato in relazione al film DER TAUCHER di  Günter Schwaiger, che per l’occasione era online per il pubblico, sui canali del festival.

La partecipazione al talk è stata alta, per un mercoledì sera, dopo una giornata passata già online da molte persone per lavoro: 65 persone. Stesso numero di persone hanno visto anche il film. La serata e la discussione sono state molto interessanti e molto animate. Siamo orgogliosi di avere avuto grandi professionist* presenti al talk: con la moderazione di Sabina Frei, c’erani: l’avvocata Marcella Pirrone, presidentessa di Wave – Women against violence Europe, la psicologa e direttrice del centro „Il Germoglio- der Sonnenschein – La strada – der Weg“, Cristina De Paoli, il direttore della sezione consulenza maschile della Caritas, Guido Osthoff ed il regista Günter Schwaiger, che hanno portato le loro esperienze nella discussione. I/le partecipanti si sono concentrati su un’approfondita e profonda analisi della situazione in Alto Adige.

 

Call for entry: Piccole lingue DOC

Per l’edizione del 2021, il Bolzano Film Festival Bozen, in collaborazione con la Libera Università di Bolzano e l’associazione La Fournaise, dedicherà una sezione speciale a documentari sulle minoranze linguistiche. Sono da intendersi in questo senso documentari di qualsiasi durata, che affrontino temi legati alle minoranze linguistiche e alle problematiche territoriali ad esse associate, o nei quali le lingue minoritarie siano utilizzate come lingua parlata.

La sezione Piccole lingue DOC raccoglierà alcune opere che saranno proiettate fuori concorso nei giorni del Festival, dal 13 al 18 aprile 2021.

Chi volesse proporre un’opera a Piccole lingue DOC può trovare tutte le informazioni sul sito web del festival: la call è aperta fino al 30 dicembre.

 

Vi ricordiamo che la prossima edizione di Bolzano Film Festival Bozen è prevista tra il 13 e il 18 aprile 2021 e che la call for entries è aperta fino al 15 dicembre 2020. 

 

Tutte le info su: www.filmfestival.bz.it.

13.11.2020

Comunicato stampa

 

Violenza assistita: il programma speciale di Bolzano Film Festival Bozen va online

 

Da oggi fino al 23 novembre si potrà vedere online il film Der Taucher del regista austriaco Günter Schwaiger; il 18 novembre alle ore 20.15, sempre online, Bolzano Film Festival Bozen invita a seguire il talk con tema la prevenzione alla violenza assistita e l’impatto che ha la violenza vissuta in casa tra i genitori, sulla vita di bambini e adolescenti.

 

Der Taucher è la seconda sua opera del regista dedicata al tema della violenza e analizza la reazione ad un trauma: in una idilliaca Ibiza, il rapporto tra una donna e la giovane figlia diciottenne viene messo in crisi da un ex che compare sulla scena.

 

Il film si può vedere da oggi al 21 novembre online su: www.filmfestival.bz.it (5 Euro streaming, 10 Euro download, l’incasso va direttamente alla casa di produzione); si può scegliere tra versione in lingua originale (tedesco) oppure versione inglese (con sottotitoli in lingua tedesca).

 

Bolzano Film Festival Bozen ha iniziato già nel 2019 ad occuparsi del tema e a volere portare al festival, non solo il film, ma anche un più ampio momento di discussione sul problema della violenza assistita. Ora, a novembre, è possibile realizzare entrambi i progetti: fare vedere online il film e la successiva discussione sul tema.

 

Il talk, organizzato in collaborazione alla Rete alla prevenzione della violenza – nato tredici anni fa in Alto Adige per sensibilizzare la popolazione sul tema della violenza, vedrà discutere, con la moderazione di Sabina Frei: l’avvocata Marcella Pirrone, presidentessa di Wave – Women against violence Europe, la psicologa e direttrice del centro „Il Germoglio- der Sonnenschein – La strada – der Weg“, Cristina De Paoli, il direttore della sezione consulenza maschile della Caritas, Guido Osthoff ed il regista Günter Schwaiger, che porteranno le loro esperienze nella discussione.

I/le partecipanti si concentreranno su un’approfondita analisi della situazione in Alto Adige.

 

Il talk si potrà seguire online sulla pagina facebook di Bolzano Film Festivals Bozen e del Forum Prevenzione.

 

Informazioni aggiuntive allegate:

Vista la delicatezza del tema, BFFB insieme alla Rete alla prevenzione della violenza allega al comunicato tre interviste, rispettivamente a Marcella Pirrone, Guido Osthoff e Katia Schneider, per aiutare a far luce sull’argomento. Le interviste sono corredate dall biografia dell’intervistato/a e possono essere integralmente pubblicate.

 

Inoltre, i/le tre esperti/e possono essere contattati per delle interviste:

Marcella Pirrone: 0039 3341217796

Guido Osthoff: 0471 304331, 00393331655934

Katia Schneider: 0471 513399

 

In allegato anche la lista e i contatti dei centri di aiuto, che si chiede di rendere pubblici.

03.11.2020

Comunicato stampa

Intermezzo annullato!

 Purtroppo l’edizione speciale BFFB Intermezzo è stata cancellata a causa dell’identificazione di nuove aeree europee ad alto rischio COVID-19, tra le quali il nostro territorio.

Intermezzo è il nome che il team del BOLZANO FILM FESTIVAL BOZEN aveva scelto per una piccola e speciale edizione dal 17 al 20 novembre con parti del programma che erano previste per la scorsa edizione del festival, purtroppo annullata ad aprile, sempre a causa del COVID-19.

Ci addolora dovere cancellare anche questo secondo appuntamento dell’anno, al quale abbiamo tanto creduto, lavorato e sperato di proporre: sarà nostra premura proiettare alcuni dei film del programma di Intermezzo al cinema Capitol, dal momento in cui i cinema potranno essere riaperti.

 

Sebbene non ci sia permesso proiettare film in sala, meetings e talks – ai quali sono tutt* invitati – avverranno comunque online, sempre in novembre, sulle nostre piattaforme e quelle dei nostri partners coinvolti. Ad esempio, final touch#5 l’offerta formativa del festival di alto livello, organizzata con IDM Alto Adige/Südtirol verrà presentata online.

 

Il 18 novembre, sempre online, oltre che sulla nostra pagina facebook e su quella del Forum prevenzione e antiviolenza di Bolzano, verrà anche presentato  il talk – nell’ambito programma  „Nouvelle Waag“ – che ha come focus la prevenzione della violenza assistita, ovvero l’impatto che ha la violenza vissuta in casa tra i genitori, sulla vita di bambini e adolescenti.

Il talk, in collaborazione con la Rete Prevenzione alla Violenza, nata in Alto Adige per sensibilizzare la popolazione sul tema della violenza, è organizzato in relazione al film DER TAUCHER di  Günter Schwaiger, che per l’occasione sarà disponibile online per il pubblico, sui canali del festival.

 

Dallo scorso anno abbiamo un nuovo premio: il Premio Speciale Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO viene attribuito al/lla regista che con il suo film è in grado di rinsaldare i legami territoriali e favorire la diffusione dei valori UNESCO sia a livello nazionale che internazionale.

Nominati al premio per l’anno 2020 sono i film: IL PASSO DELL’ACQUA di Antonio Di Biase, SICHERHEIT 123 di Julia Gutweniger e Florian Kofler e infine ALPGEISTER di Walter Steffen.

Il premio è istituito in collaborazione con la Fondazione Dolomiti Unesco,  CAI e Alpenverein.

 

Vi ricordiamo che la prossima edizione di Bolzano Film Festival Bozen è prevista tra il 13 e il 18 aprile 2021 e che la call for entries è aperta finoa al 15 dicembre 2020.

 

Tutti gli aggiornamenti sui nostri canali social e qui  http:///www.filmfestival.bz.it

16.10.2020

COMUNICATO STAMPA

Tre importanti collaborazioni e il progetto FINAL TOUCH #5: continua l’offerta formativa per giovani filmmakers a BFFB intermezzo

 

Tra circa un mese parte BOLZANO FILM FESTIVAL BOZEN intermezzo, la piccola e speciale edizione di novembre con parti del programma che erano previste per la scorsa edizione del festival, annullata ad aprile a causa del COVID-19.

Tra il 17 ed il 20 novembre prossimi, si aggiungono al programma (consultabile su: www.filmfestival.bz.it) tre importanti collaborazioni:

In collaborazione con la Rete Prevenzione alla Violenza, nato tredici anni fa in Alto Adige per sensibilizzare la popolazione sul tema della violenza, verrà proiettato il film: DER TAUCHER di  Günter Schwaiger.

Nel successivo talk, nell’ambito programma  „Nouvelle Waag“ , il 18 novembre, alla Casa della Pesa, il focus sarà parlare di prevenzione alla violenza assistita, ovvero dell’impatto che ha la violenza vissuta in casa tra i genitori, sulla vita di bambini e adolescenti.

Sul film: primo lungometraggio del documentarista austriaco Günter Schwaiger, già in passato al festival con Ibiza Occident, il film ci riporta ancora una volta nell’idilliaca isola del mediterraneo, ma questa volta per raccontare un trauma: il rapporto tra la viennese Irina e la giovane figlia diciottenne Lena, che viene messo in crisi da un ex che compare sulla scena.

Il film IL PASSO DELL’ACQUA, di Antonio Di Biase, è stato scelto in collaborazione con l’Associazione Antropologica Alto Adige.

La storia parte dalle vette della Maiella al mare Adriatico, dove c’è ancora chi vive a stretto contatto con lo spirito della natura: Domenico, un vecchio pastore che passa le giornate con il suo gregge in alta quota, senza elettricità e acqua corrente; Nisida, una vedova di Novant’anni che, mossa dalla fede, decide di intraprendere un pellegrinaggio verso l’eremo di San Bartolomeo; Nicola, un anziano pescatore in pensione che vive assieme a un gatto bianco tra le rovine del suo vecchio borgo marino circondato dalla città moderna.

In collaborazione con la Ripartizione cultura tedesca della Provincia Autonoma di Bolzano e la regione austriaca del  Burgenland, verrà assegnato un premio ad un cortometraggio: grenzen- los/senza confini  è il nome del premio, creato in occasione del  centesimo anniversario dell’Accordo di pace di Saint-Germain – en-Laye che, nel 1919, ha sancito il passaggio dell’Alto Adige all’Italia.  Entrambi i territori hanno subito modifiche dei propri confini, alla fine della Prima Guerra Mondiale. Questo premio vuole attraversare questi confini: il 19 novembre 2020, alle ore 18.00 sarà proiettato il film vincitore.

FINAL TOUCH: INTENSE FEEDBACK FROM EXPERTS l’offerta formativa per giovani filmmakers si realizza per la quinta volta al festival. In collaborazione con IDM Südtirol – Alto Adige, l’offerta settoriale di altissimo livello che si pone ogni anno come obiettivo il sostegno di giovani filmmakers nel perfezionamento dei rispettivi film e documentari per il cinema, è molto apprezzata dagli stessi. Così Jannis Lenz, vincitore di  final touch#4: “Per noi fu la prima volta che avemmo il coraggio di chiedere l’aiuto e l’opinione di esperti del settore per il nostro progetto. Risultare poi vincitori ci ha aiutato non solo a finire il nostro film, ma anche a ottenere i finanziamenti necessari”. A final touch#5 partecipano quest’anno quattro progetti, tra cui uno altoatesino.

Cogliamo l’occasione per ricordare che la call for entries per il prossimo BOLZANO FILM FESTIVAL BOZEN (13-18 aprile 2021) è aperta ed il termine ultimo per iscrivere le proprie opere è il 15 dicembre 2020!

Tutte le informazioni su: www.filmfestival.bz.it

29.09.2020

Comunicato stampa

Bolzano Film Festival Bozen riparte con un Intermezzo a novembre

 

Intermezzo è il nome che il team del BOLZANO FILM FESTIVAL BOZEN ha scelto per una piccola e speciale edizione di novembre con parti del programma che erano previste per la scorsa edizione del festival, purtroppo annullata ad aprile a causa del COVID-19.

Il programma autunnale, oltre a diversi highlights, prevede la proiezione di film, corti e documentari legati prevalentemente al territorio in diversi modi: come produzione, locations o contenuto.

“Ci teniamo molto a riportare la gente al cinema, quello vero, in sala, come deve essere ogni festival e abbiamo organizzato tutto in piena sicurezza, stando attenti a tutelare tutt* coloro che verranno al cinema dal 17 a 20 novembre prossimi – così la direttrice del festival, Helene Christanell – che sottolinea come “pubblico, addetti ai lavori e giurie devono poter rivivere il cinema come prima della pandemia, con dialoghi e l’atmosfera che ogni anno ad aprile offriamo loro da 34 anni con il nostro festival. Questo Intermezzo vuole essere un piccolo assaggio delle produzioni locali, legate al territorio, che ad aprile, con il festival annullato, non abbiamo potuto mostrare. Quindi a novembre celebreremo soprattutto il cinema locale”.

 

Durante Intermezzo (17-20.11.2020) si potranno vedere i seguenti film e seguire i seguenti concorsi:

Premio GIURIA STUDENTI EUREGIO

Accanto ai concorsi riguardanti il miglior documentario e film e al premio del pubblico, cui partecipano tutti i film in concorso, si rinnova il premio della giuria studenti dell’Euregio. Dal programma del Filmestival vengono scelti alcuni film e documentari per la giuria giovanile. I nove student* provenienti da Tirolo, Trentino e Alto Adige vengono accompagnati dai due tutor a seguire dei workshop e ad assegnare il premio.

Sono nominati per il premio Giuria studenti Euregio 2020, i film: Sole di Carlo Sironi, Im Niemandsland di Florian Aigner, CRESCENDO #makemusicnotwar di Dror Zahavi, AL SHAFAQ – Wenn der Himmel sich spaltet di Esen Işik.

Premio GOLDEN WALTHER AWARD

Sono nominati per il GOLDEN WALTHER AWARD: MATERNAL di Maura Delpero, LUCA + SILVANA di Stefano Lisci, NARZISS UND GOLDMUND di Stefan Ruzowitzky, CRESCENDO #makemusicnotwar di Dror Zahavi.

Golden Walther Award è nato nel 2019 per coinvolgere il pubblico nella premiazione di una produzione particolarmente legata al territorio altoatesino.

Premio speciale Dolomiti UNESCO:

A contendersi l’ambito premio saranno quest’anno: IL PASSO DELL’ACQUA di Antonio Di Biase, SICHERHEIT 123 di Julia Gutweniger e Florian Kofler e ALPGEISTER di Walter Steffen.

Inoltre durante Intermezzo si potrà vedere un interessante programma di cortometraggi locali.

Local Artists prevede la proiezione di CONNECTING di Stefan Ghedina, SHORT CUTS FROM A TOWN di Thomas Perathoner, JUNGE UND MÄDCHEN di Christoph Waldboth, DER KLEINE COWBOY di Lisa Maria Kerschbaumer, DRACUL di Cobo e THE VALLEY di Nuño Escudeiro, UNTIL WE RETURN di Martin Telser, SIE LEHRTE NUR EINEN WINTER di Luis Walter e infine SIEGFRIED STEGER ATTENTÄTER di Mike Ramsauer.

Alla sezione del programma Racconti Local Plus 2 parteciperanno invece: DER REZEPTIONIST di Alex Pescosta e KEIN HUND, KEINE KAMERA, KEIN LICHT di Tobias Gruber

 

Intermezzo si svolgerà dal 17 al 20 novembre nelle sale del Filmclub di Via Streiter, a Bolzano. Tutte le informazioni su: www.filmfestival.bz.it.

20.04.2020

Annullata la 34a edizione di Bolzano Film Festival Bozen

Domani, martedì 21 aprile 2020. Tutta l’elettricità che si porta dietro l’inaugurazione di un festival del cinema, nell’aria. Il tappeto rosso sarebbe già stato srotolato davanti al cinema. Gli ospiti avrebbero già iniziato ad arrivare e a riunirsi nel foyer per partecipare all’inaugurazione della 34esima edizione di Bolzano Film festival Bozen. Risate, felicità, emozioni, curiosità e chiacchiere sarebbero risuonate davanti al Filmclub, in via Streiter, nel pieno centro di Bolzano.

Purtroppo tutto questo non sarà possibile. L’emergenza Coronavirus e le conseguenti disposizioni, ci vedono costretti ad annullare la prossima edizione del festival, inizialmente prevista tra il 21 e il 26 aprile, poi spostata (eravamo ottimisti!) al 9 giugno 2020 e ora definitivamente cancellata. Non vi è infatti ancora alcuna conferma che si potranno organizzare manifestazioni culturali già prima dell’estate.

Così, molto a malincuore, la direttrice del festival, Helene Christanell: “Abbiamo lavorato tutti con impegno ed entusiasmo a questa 34esima edizione del festival: il programma era già pronto e ora ci dispiace moltissimo non poterlo condividere con i nostri ospiti e spettatori. Soprattutto in tempi così difficili, ci pesa ancora di più non avere la possibilità di vivere in comune un programma culturale anche fisicamente, con le persone attorno a noi. Sottolineo ad esempio l’importanza di condividere un film in una sala piena di pubblico, e percepire e sentire, alla fine, le reazioni della gente. Sono proprio l’esperienza comune e lo scambio di opinioni dopo una proiezione, l’essenza di un festival e uno dei motivi per cui amiamo così tanto il cinema. E lo streaming non può sostituire queste sensazioni, di cui un festival vive e si alimenta”.

Nonostante non ci sarà un’edizione anche solo digitale della  34esima edizione di Bolzano Film festival Bozen, il festival non rimanda al 2021, comunichiamo invece che stiamo lavorando ad un alternativo programma-sorpresa per il prossimo autunno.

03.03.2020

I documentari in concorso al 34esimo Bolzano Film Festival Bozen e Focus Europa 2020: Repubblica Ceca

Sono otto i documentari che tra il 21 e il  26 aprile prossimi si contenderanno il premio Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano.

The valley di Nuno Escudeiro, prodotto dalla locale  Miramonte film, insieme a point du Jour e Arte,  racconta  i migranti in fuga dalla guerra, dalla persecuzione politica e dalla povertà che, al confine tra Italia e Francia, rischiano la vita percorrendo pericolosi sentieri di montagna. La popolazione della Valle di Roya, testimone delle sofferenze dei migranti, fornisce loro riparo, cibo e consulenza legale.

Sicherheit 123, per la regia di Julia Gutweniger e Florian Kofler è un documentario austriaco che parla del lavoro degli uomini che proteggono la popolazione dalle catastrofi naturali. Le Alpi sono coperte da un sistema di sicurezza quasi invisibile: questo film segue attentamente le attività e i preparativi a volte misteriosi che rappresentano la lotta umana contro le forze della natura.

Space dogs, coproduzione austriaco-tedesca per la regia di Elsa Kremser e Levin Peter, tra storia e leggenda racconta di  Laika, il cane randagio che  fu il primo essere vivente ad essere inviato nello spazio e quindi condannato a una morte certa. Una leggenda vuole che il cane sia tornato sulla Terra sottoforma di fantasma e abbia continuato a vagare per le strade di Mosca al fianco dei suoi discendenti.

Con Die Dohnal, la regista austriaca Sabine Derflinger racconta la carriera politica di Johanna Dohnal, durata tre decenni: La Dohnal è stata una delle prime politiche esplicitamente femministe in Europa,in un periodo in cui il partito socialdemocratico austriaco era ancora saldamente gestito dagli uomini e dalla loro visione maschilista.

Il regista svizzero Matthias Affolter, con Im Spiegel, porta in concorso le storie di senzatetto che gettano uno sguardo allo specchio. Nel salone da coiffeure mobile di Anna Tschannen incontrano la loro vulnerabile immagine di sé. Mentre Anna mette in luce il loro viso essi raccontano la loro vita sulla linea sottile tra abbandono e rispetto di sé.

Lost in face del neuroscienziato tedesco Valentin Riedl, racconta di Carlotta, una donna che, come l’l% della popolazione che ha una parte del cervello che non li elabora, non è in grado di riconoscere i visi, nemmeno il proprio. Per il resto vede tutto. Solo attraverso l’arte, la donna potrà iniziare un percorso di conoscenza e percezione dei visi.

Until we return, film di diploma del regista martin Telser alla scuola ZeLig di Bolzano, ci porta nella remota isola di Canna, nel nord-ovest della Scozia, era un tempo abitata da oltre 400 persone. Oggi rimangono solo pochi abitanti che, con l’arrivo dell’inverno e la partenza dell’ultimo traghetto, rifletteranno sulla propria vita e valuteranno l’incerto futuro sull’isola.

Cosa fareste se il vostro capo vi chiedesse di chiudere un occhio sulle sue attività illegali? Se lo chiede il regista italiano Marco Ferrari nel suo documentario Never whistle alone, dove impiegati, pubblici ufficiali, giudici e avvocati raccontano dei casi di corruzione che hanno sperimentato in prima persona.

Focus Europa 2020: è la Repubblica Ceca il Paese ospite del festival

Siamo felici di annunciare che durante la prossima edizione di Bolzano Filmfestival Bozen ospiteremo registi, produttori e membri del Czech Film Center,come Barbora Ligasová con alcune delle opere cinematografiche provenienti dal loro Paese. Ecco il programma:

Forman vs Forman di Helena Trestikova e Jakub Hejna, è un documentario che fa il punto sulla vita di Miloš Forman, analizzandone la figura sia come uomo sia come regista in grado di combattere sempre contro le istituzioni in nome della libertà. Immagini di repertorio e ricordi autobiografici vengono narrati dal figlio del regista, Peter.

Il regista Robert Sedlácek attraverso il film biografico dal titolo Jan Palach racconta la storia di Jan Palach, il ragazzo che decise di darsi fuoco in segno di protesta contro l’invasione sovietica della Cecoslovacchia. Un gesto estremo, che aveva come scopo quello di risvegliare le coscienze dei suoi concittadini. Sedlácek sarà ospite a Bolzano.

Winter Flies di Olmo Omerzu è un film che celebra il valore dell’amicizia, la voglia di sperimentare e provare sensazioni inedite, ma anche il prezzo dell’impulsività, la perdita dell’innocenza e il desiderio tipico della gioventù di andare oltre i limiti.

Gli amori di una bionda, film del 1965 diretto da Miloš Forman, fu molto apprezzato da critica e pubblico e venne nominato all’Oscar al miglior film straniero, al Leone d’oro e ai Golden Globe, ma non ottenne nessuno dei tre riconoscimenti. Il film è una denuncia dello stato della condizione femminile, in cui prevale la consapevolezza della necessità di un cambiamento di prospettiva che è tanto necessario quanto difficile da conseguire in modo stabile e duraturo; ha  ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali.

Vincitore nel 2018 del Ji.hlava International  Documentary Film Festival come migliore documentario sperimentale, il corto Apart diretto da Diana Cam Van Nguyen, è un racconto emozionante sulle reazioni alla perdita di una persona amata.

Dcera (Daughter) di Daria Kaasheva è un corto di animazione del 2019, che in soli sei mesi ha già ottenuto 38 riconoscimenti. Candidato anche agli ultimi premi Oscar, il film racconta, senza parole, il complicato rapporto tra una figlia ed il padre anziano, in ospedale.

03.02.2020

* Quei punti cruciali della vita tanto cari al festival.

 

Fissati i primi film in concorso alla prossima edizione di Bolzano Film festival Bozen. E la rassegna sarà dedicata alla regista venostana Carmen Tartarotti.

Punto cruciale del festival che dal 1987 regala una settimana di cinema di qualità all’Alto Adige, sono i concorsi. I film e documentari scelti ogni anno per i sei concorsi,  sono lo specchio delle tendenze dei filmmakers e rispecchiamo le novità, le percezioni, i cambiamenti nel mondo cinematografico locale e dei paesi confinanti con l’Italia, ammessi ai concorsi, quali Austria, Svizzera e Germania. Sempre molto attento a cogliere soprattutto lo sguardo non convenzionale di giovani registi e registe alla loro opera prima, Bolzano Film Festival Bozen, darà ancora una volta, tra il prossimo 21 e il 26 aprile 2020, il meglio possibile di una scelta tra oltre 150 opere pervenute.  Scelta non facile, che speriamo anche nella 34esima edizione, pubblico ed addetti ai lavori apprezzino.

Alcuni dei film in concorso a BFFB

MATERNAL è il primo lungometraggio della documentarista bolzanina Maura Delpero. Ambientato in una casa famiglia di Buenos Aires, il film racconta di adolescenze strappate bruscamente al flusso naturale della crescita, donne che sono ancora ragazze e già madri. In un paese in cui l’aborto non è ancora legale, il film parla di un luogo in cui ragazze incinte convivono con donne che non saranno mai madri.

ES GILT DAS GESPROCHENE WORT (I Was, I Am, I Will Be), secondo film del regista tedesco Ilker Çatak, parla di Marion, una pilota d’aereo, in vacanza in Turchia, che incontra l’affascinante Baran. Poiché questi vuole cambiare vita e fuggire dalle cattive condizioni in cui vive, convince Marion a portarlo in Germania, inscenando un finto matrimonio.

SOLE, l’esordio cinematografico dell’italiano Carlo Sironi, racconta di Ermanno, un ragazzo che passa i suoi giorni fra slot machine e piccoli furti e Lena, una ragazza che arriva in Italia dalla Polonia per vendere la bambina che porta in grembo e poter iniziare così una nuova vita. Ermanno dovrà fingere di essere il padre della bambina.

DER TAUCHER primo lungometraggio del documentarista austriaco Günter Schwaiger, già in passato al festival con Ibiza Occident, ci riporta ancora una volta nell’idilliaca isola del mediterraneo, ma questa volta per raccontare un trauma: il rapporto tra la viennese Irina e la giovane figlia diciottenne Lena viene mandato in crisi da un ex  che compare sulla scena.

MEIN ENDE. DEIN ANFANG (Relativity), è il debutto della regista bavarese Mariko Minoguchi. La trama: tra Nora e Aron è amore a prima vista quando si incontrano. Per Nora, l’incontro è dettato dalla coincidenza. Secondo Aron, invece, era predestinato. Quando la coppia assiste a una rapina in banca, la situazione prende una piega totalmente inaspettata.

 

La rassegna dedicata al lavoro della regista Carmen Tartarotti 

Uno dei suoi ultimi lavori, Wir können nicht den hellen Himmel träumen, che riproponiamo alla prossima edizione del festival, vinse il Premio del pubblico al Bolzano Film Festival Bozen 2014, un successo che per la regista fu il trampolino di lancio per altri premi successivi (decretato miglior documentario al “Bergamo Filmmeeting” e al “Der neue Heimatfilm” a Freistadt) e che  le fece anche ottenere una menzione speciale dalla giuria internazionale del festival: ” per l’approccio rispettoso verso due personaggi straordinari che la regista silenziosamente ha seguito per molti anni. Il film ha il pregio di portarci all’interno di un luogo normalmente non accessibile e fuori dal tempo facendoci familiarizzare con due insospettabili eroine”.

 

Lei è Carmen Tartarotti, regista venostana classe 1950, formatasi a Francoforte in Germanistica e dal 1980, prima con il corto sperimentale Kribus-Krabus-Domine  ad oggi,  (citiamo la  retrospettiva a lei dedicata all’ultima Berlinale) non ha mai smesso di fare cinema. Il suo non è solo un modo libero, fresco, sperimentale di girare, ma anche di scrivere e produrre i suoi film. Regista indipendente, piena di passione e sempre alla ricerca di storie ignote da portare sullo schermo in maniera non convenzionale, Carmen Tartarotti sarà a Bolzano a presentare alcuni dei suoi lavori tra cui: Paradiso del Cevedale (1993), Das Schreiben und das Schweigen (2009) e Wir können nicht den hellen Himmel träumen (2014).  Inoltre, in una tavola  rotonda con il pubblico, racconterà cosa significa essere una regista indipendente.

Il prossimo Bolzano Film Festival Bozen si svolgerà tra il 21 e il 26 aprile 2020. Tutte le info su www.filmfestival.bz.it, così come su facebook ed Instagram. Dal 1 gennaio ci trovate  con l’ufficio presso la Waaghaus, Portici 19/A, nel cuore di Bolzano.

10.12.2019

COMUNICATO STAMPA

 

Piccole Lingue DOC” tra le novità di Bolzano Film Festival Bozen 2020

Remember: call for films entro il 15 dicembre!

“Piccole Lingue DOC”

Bolzano Film Festival Bozen, l’atteso appuntamento con il cinema organizzato dal Filmclub di Bolzano, si prepara all’edizione 2020 in programma a Bolzano dal 21 al 26 aprile 2020 con un’altra novità: una sezione dedicata alle minoranze linguistiche “Piccole Lingue DOC”.

Accanto al bando di concorso ufficiale per lungometraggi prodotti nel 2019 provenienti da Italia, Germania, Svizzera ed Austria, quest’anno il Festival, in collaborazione con la Libera Università di Bolzano, dedicherà una sezione speciale a documentari sulle minoranze linguistiche. La sezione “Piccole lingue DOC” raccoglierà alcune opere che saranno proiettate, fuori concorso, nei giorni del Festival.

La sezione sarà curata dalle linguiste Silvia dal Negro e Daniela Veronesi e dai documentaristi e geografi Daniele Ietri e Eleonora Mastropietro. Un’attenzione a un tema importante per molti territori transfrontalieri, al quale l’ateneo bolzanino dedica anche una laurea magistrale in Linguistica applicata inaugurata proprio quest’anno.

Termina la call for films!

Autrici, autori e produzioni o distribuzioni sono invitati a proporre i lavori seguendo le istruzioni riportate al sito web www.filmfestival.bz.it entro e non oltre il 15 dicembre.

https://www.filmfestival.bz.it/it/edizione-2020/ammissioni-film/

…e infine

…anno nuovo, sede nuova: traslochiamo!

Dal 1 gennaio ci troverete alla Casa della Pesa, edificio storico appena ristrutturato nel cuore di Bolzano, in Via Portici, 19A.  Intanto cogliamo l’occasione di ringraziare tutt* voi per la collaborazione e augurarVi Buon Natale e felice 2020, ricordando che dal 21 al 26 aprile, si svolgerà la 34esima edizione di Bolzano Film Festival Bozen con tante altre novità.

Il team del festival

07.10.2019

Bolzano Film Festival Bozen:

le prime tre novità della prossima edizione

(21 – 26 aprile 2020)

 

Bolzano Film Festival Bozen promuove talenti: la storia del musicista Fabio Grandinetti

Dopo avere partecipato al i Bolzano Film Festival Bozen e sempre nell’ambito della collaborazione tra il festival e il Conservatorio “Claudio Monteverdi “ di Bolzano, Fabio Grandinetti, giovane musicista del conservatorio, ha continuato una serie di percorsi formativi sia per il Film Festival che IDM.

Nel 2018 Grandinetti ha musicato il cortometraggio realizzato dal regista Jos Diegel, BOREDOM IS COUNTER-REVOLUTIONARY, proiettato poi al Bolzano Film Festival Bozen.

Nel 2019 ha tenuto il workshop nell’ambito dei sistemi audio multi canale, presenti all’interno delle sale cinematografiche, rimusicando il cortometraggio di animazione, ideato dal regista Chris Jones. ed eseguendo le seguenti fasi: “Foley, Sound Design, Soundtrack, Mixing e Master”.

Lo scorso mese di settembre, è stato selezionato per partecipare allo stage presso “Sound On Studios” di Roma,  affiancando esperti del settore, ed imparando la ricostruzione degli ambienti sonori in un percorso formativo in ambito professionale per il nuovo documentario di Valentina Pedicini.

Focus Europa: Repubblica Ceca

Sarà la Repubblica Ceca i Paese ospite della finestra 2020 sul cinema europeo.

Dal 2016, Focus Europa celebra a Bolzano Filmfestival Bozen la cinematografia di un Paese europeo, scelto come testimone dei cambiamenti sociali, politici e culturali che avvengono sempre più velocemente nei più diversi luoghi dell’Europa.

Local artists: uno sguardo approfondito ai film della regista Carmen Tartarotti 

Una scelta tra le più significative e attuali produzioni di filmmakers locali è il nocciolo di Local artists. Il 2020 presterà particolare attenzione al lavoro della regista venostana, ma cittadina del mondo, Carmen Tartarotti. Uno dei suoi ultimi lavori,Wir können nicht den hellen Himmel träumen, vinse il Premio del pubblico al Bolzano Film Festival Bozen 2014, trampolino di lancio per altri premi successivi (miglior documentario al”Bergamo Filmmeeting” e al “Der neue Heimatfilm” a Freistadt).

Foto 1: Fabio Grandinetti

Foto 2 : Carmen Tartarotti a BFFB 2014

16.04.2019

Bolzano Film Festival Bozen

Quasi 6000 presenze in 6 giornate di festival

 

Con un incremento dell’8% rispetto allo scorso anno, si è conclusa domenica la 33esima edizione del Bolzano Film Festival Bozen, che in tutte le sedi del festival (Bolzano, Merano, Caldaro e Bressanone) ha registrato più volte il tutto esaurito, portando gli organizzatori a dovere prorogare le proiezioni di una scelta di film vincitori, anche oltre la settimana del festival.

Sono stati giorni intensi – sottolinea la direttrice del festival Helene Christanellospiti eccezionali, un programma che ha convinto pubblico e critica, con sale spesso tutte esaurite. Il mio ringraziamento personale va al team del festival che, con tanto lavoro e poco sonno, ha reso tutto questo possibile”.

Sulla stessa linea anche il direttore artistico, Martin Kaufmann, particolarmente felice che il documentario “Becoming me”, della regista altoatesina Martine de Biasi, abbia vinto sia come miglior documentario, sia il premio del pubblico in sala. “Un pubblico – specifica Kaufmann – che ha valutato con 4 (su 5) stelle più dell’80% delle proiezioni. Un successo mai visto prima, significa che il programma è piaciuto molto”.

Una delle quattro giurie del festival, la Giuria studenti Euregio, formata da  9 studenti di Alto Adige, Trentino e Tirolo, ha commentato così l’esperienza del festival (per la partecipazione al quale gli studenti ricevono anche crediti formativi visto che frequentano un workshop intenso sul cinema durante il festival): “Giorni intensi e senza sonno sono passati tra uomini e donne cittadini del mondo”; “Scambio e cambio di prospettive e vedute sia da chi ha valutato i film che da chi è stato valutato”; “Certo che qui al vostro festival del cinema c’è un melting pot incredibile, insiema a noi pazzi studenti della giuria”;  “ È incredibile come anche un film non bellissimo possa dare il via a lunghissime discussioni ed approfondimenti“. 

Tutte le informazioni, i premi, le foto e le motivazioni delle giurie su www.filmfestival.bz.it.

 La 34esima edizione di Bolzano Film Festival Bozen si svolgerà tra il 21 e il 26 aprile 2020.

13.04.2019

I vincitori della 33esima edizione di BOLZANO FILM FESTIVAL BOZEN

(9-14 aprile2019)

Premio Provincia autonoma di Bolzano al miglior lungometraggio
La giuria internazionale composta da Inge Mauerer-Klesel, Barbara Schweizerhof e Mohammed Soudani ha deciso di premiare

Das schönste Paar di Sven Taddiken come miglior film

Di seguito le motivazioni della giuria:

Con una fantastica e precisa sceneggiatura e con dei attori credibile il film racconta la difficoltà della coppia di sopravvivere dopo uno stupro. Con elegante sensibilità e convinzione ci trascina e ci fa entra in questa mondo.

 

Menzione speciale della giuria a Ciro D’Emilio per il film “Un giorno all’improvviso” con la seguente motivazione:

Il film ci trasporta a scoprire l’universo di una mamma fragile e il figlio precoce che combattano gli ostacoli che gli rende la vita in un mondo che non gli fa sconti! Il film e scritto con sensibilitá, va in profondo, assolutamente realistico e credibile. 

Premio Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano al miglior documentario
La giuria internazionale composta da Johann Moser, Gabreile Röthemeyer e Alessandro Scillitani ha deciso di premiare BECOMING ME della regista Martine de Biasi come miglior documentario.

Di seguito le motivazioni della giuria:

Una selezione meravigliosa di documentari, con molti film di cui abbiamo discusso, ma abbiamo unanimemente deciso di premiare un film, per la forza della storia e delle immagini, incredibilmente coerenti in 10 anni di lavoro. Una storia personale e politica, senza voyeurismo e senza pregiudizio.

Premio del pubblico Città di Bolzano
Il pubblico in sala ha votato per: BECOMING ME di Martine De Biasi

 

Premio giuria studenti Euregio (Tirolo, Alto Adige e Trentino):
Il premio assegnato dalla giuria studenti, composta da: Alessandro Callin Tambosi, Liceo scientifico Leonardo da Vinci, Trento, Frayo Gelmini, Franziskanergymnasium Bozen, Nadine Gleirscher, Ferrarischule Innsbruck, Florian Steiner, Medienkolleg Innsbruck, Thomas Sutti, Medienkolleg Innsbruck, Davide Toldo, Liceo linguistico “S.M. Scholl”, Trento, Sara Weithaler, FOS für Wirtschaft, Grafik und Kommunikation, Brixen, Julius Wiemann Raffeiner, Realgymnasium „Albert Einstein“, Meran, Medea Zingerle, FOS für Wirtschaft, Grafik und Kommunikation, Brixen, va a:

Un giorno all’improvviso“ di Ciro D’Emilio

Di seguito le motivazioni della giuria:
In modo molto originale, dopo soli 30 minuti il film riesce a catturare lo spettatore dal punto di vista emozionale. Questo grazie all’evoluzione interiore dei personaggi principali e in particolare alla rappresentazione ricca di sfaccettature del rapporto fra madre e figlio.

Lo spettatore vive da vicino la prospettiva di Antonio, con tutti i suoi alti e bassi.  L’avere saputo creare una tale atmosfera è uno dei motivi principali per cui abbiamo scelto proprio questo film.

La struttura delle singole scene  e una  messa in scena del tutto realistica supportano l’atmosfera in modo autentico e assolutamente valido. La simbologia usata appare sempre appropriata ed inserita in modo coerente nel film. Inoltre Il primo lungometraggio di Ciro D’Emilio dispone di un ottimo cast. Dopo un’attenta e intensa analisi, per noi, la Giuria giovanile dell’Euregio, è un vero piacere poter conferire il premio al film “Un giorno all’improvviso”.
Il film premiato rientrerà poi nel futuro programma scolastico KINO & SCHULE e sarà presentato in varie scuole di Bolzano, Innsbruck e Trento in presenza del/della regista, con la moderazione in sala fatta dei ragazzi stessi.

 

Riconoscimento FINAL TOUCH #3. Intense feedback from experts:

Il FINAL TOUCH Cine Chromatix Italy Post-Production Prize va al progetto: „Soldaten weinen nicht“ di Jannis Lenz

 

Premio Dolomiti UNESCO:

La giuria della Fondazione Dolomiti UNESCO, composta da Roland Dellagiacoma, Ingrid Beikircher (Landesleitung AVS), Claudio Sartori (CAI-Alto Adige) assegna il Premio Speciale dedicato alle Dolomiti UNESCO al film Il mangiatore di pietre di Nicola Bellucci

 

 

Premio Golden  Walther Award:

Il premio di Walther Park Bolzano –Bozen viene assegnato a „Der Trafikant“ di Nikolaus Leytner

I film vincitori verranno proiettati domenica 14 aprile 2019 con i seguenti orari:

ore 19.30 Uhr, Capitol 1
Premio del pubblico Città di Bolzano
DER TRAFIKANT

ore 18.00 Uhr, Filmclub Club 3
Premio giuria studenti Euregio
UN GIORNO ALL’IMPROVVISO di Ciro D’Emilio

ore 17.00 Uhr, Capitol 1
Premio Provincia di Bolzano
DAS SCHÖNSTE PAAR di Sven Taddicken

ore 15.30 Uhr, Filmclub Club 2
Premio Fondazione Cassa di Risparmio
BECOMING ME di Martine De Biasi

…e ancora la prossima settimana lunedì martedì, mercoledì (Capitol 1, Capitol 2, Club 3): www.filmclub.it

05.04.2019

TUTTE LE LOCATIONS DI BOLZANO FILM FESTIVAL BOZEN 2019

Le collaborazioni del festival con varie istituzioni e luoghi della città e dintorni sono confermate anche quest’anno: tra il 9 e il 14 aprile prossimi, il festival avrà i suoi incontri e le proiezioni oltreché nella città di Bolzano, anche a Merano, Caldaro e Bressanone.

BOLZANO: Museion

Mercoledì 10.04. alle ore 16.45 (presso il Club 3 del cinema Capitol) verrà presentato il film dell’artista Keren Cytter (Tel Aviv, 1977), Middle of Beyond, (Germania, Olanda, USA 2017, 85 min, inglese e tedesco con sottotitoli in inglese).

La mostra “Mature content” di Keren Cytter ha aperto la stagione espositiva nel 2019 a Museion.

Sarà presente in sala il critico d’arte Antonio Grulli, che  interverrà per parlare dei film di Keren Cytter. L’intervento verterà su come la sua produzione di video e lungometraggi sia legata ad una particolare tradizione di cinema molto forte fino agli anni sessanta e settanta, ma perdutasi negli ultimi tempi. Il cinema di Keren Cytter (Tel Aviv, 1977) è il cinema di un poeta, in cui il testo riveste un ruolo cruciale, che va ben oltre la semplice sceneggiatura. Era il cinema di autori come Pasolini e Fassbinder, che nascevano in primis come scrittori, e che negli ultimi anni si è quasi del tutto perso. Anche il suo frequente utilizzo del plurilinguismo, la particolare attenzione al momento del montaggio, e il superamento dell’idea di genere rimanda a un periodo autoriale di fare cinema che ha trovato negli ultimi anni sempre più spazio nel mondo dei musei e delle istituzioni dell’arte.

Antonio Grulli (La Spezia 1979), è un critico d’arte e curatore indipendente di base a Bologna.

Gran parte dei suoi progetti hanno avuto forma di tavole rotonde, lectures, conversazioni e dialoghi all’interno di istituzioni pubbliche e private che vertono sulla critica d’arte e la curatela come linguaggio autoriale. Tra questi: Sentimiento Nuevo al MAMbo di Bologna, e la serie di tavole rotonde La pittura è oro a Viafarini (Milano).

Il programma prosegue a Museion con le seguenti proiezioni:

Mercoledì 10.04., ore 17.00 Museion  Kurzes über’n Brenner, corti in trasferta; sei cortometraggi vengono presentati in un blocco unico.

Mercoledì 10.04. alle ore 19.00 per la finestra Focus Europa: Ungheria, 1945 di Ferenc Török (lungometraggio, Ungheria 2017, 91 minuti, originale / con sottotitoli in italiano)

 Giovedì 11.04., alle 17.00 il documentario di  Melanie Hollaus, Risse, (Austria 2019, 74 min, in lingua tedesca)

Giovedì 11.04. , alle ore 19.30 il documentario di Jörg Zemmler, Der Felderer Much erzählt (Italia 2018, 65 min, dialetto sudtirolese con sottotitoli in tedesco) e Stalag XB – Sandbostel, di Franz Oberkofler (documentario, Italia 2018, 27 Minuten, tedesco / italiano

Sabato 13.04., ore  17.00,  La Buona Novella, di Sebastiano Luca Insinga (documentario, Italia 2018, 15 minuti, italiano /sottotitoli in lingua inglese) e  il documentario di Alessandro Scillitani,  Alla ricerca di Europa – Looking for Europe (Italia 2018, 63 minuti, italiano / sottotitoli in inglese)

Sabato 13.04., alle ore 19.00 il corto di Christoph Waldboth, Opfer (Italia 2019, 36 min, lingua tedesca) e Peng, di Martin Thaler (Italia 2019, 15 min., tedesco /sottotitolato in inglese)

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BOLZANO: Centro Culturale Trevi

In collaborazione con il Centro Audiovisivi della Provincia autonoma di Bolzano, che si trova presso il Centro Culturale Trevi, in via Cappuccini 28, a Bolzano, sono organizzati i seguenti eventi durante il festival:

Mercoledì 10.4., alle ore 16.00, proiezione del film Die vergessene Partnerschaft Bozen-Sopron/Ödenburg di Marco Sonna. Q & A a seguire

Giovedì 11.4., alle ore  16.00, proiezione degli Hungarian Animated Shorts (Focus Europe: Hungary). Q & A a seguire

Venerdì  12.4. alle ore 17.00, dialogo con il pubblico con l’attrice Barbora Bobul’ová; modera il critico cinematografico Franco Montini.

L’attrice slovacca, naturalizzata italiana, ha vinto numerosi premi (David di Donatello, Globo d’oro e Ciak d’oro), affermandosi come una delle più apprezzate interpreti nel cinema italiano del momento. Bolzano Film Festival Bozen la celebra anche con la proiezione di due film in cui è protagonista, il significativo esordio alla regia di Paolo Franchi, “La  spettatrice” (2004), e “Saremo giovani e bellissimi”, presentato con successo all’ultima Mostra del cinema di Venezia.

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CALDARO SULLA STRADA DEL VINO: Filmtreff Kaltern:

Giovedì 11.04. alle 20.30, documentario in concorso di Martine De Biasi,  Becoming Me (Italia 2019, 70 min., deutsch / con sottotitoli in italiano)

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 MERANO: Cinema Ariston:

Giovedì 11.04. alle ore 18.00, il documentario di Karl Prossliner,  Das Dorf (Italia 2019, 83 min, lingua tedesca)

Giovedì 11.04., alle ore 20.30, film in concorso:  Il mangiatore di pietre  di Nicola Bellucci (lungometraggio, Italia, Svizzera 2018, 109 minuti, italiano / sottotitoli in tedesco)

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BRESSANONE: Forum:

Mercoledì 10.04. alle ore  20.00, proiezione del film di Nikolaus Leytner,  Der Trafikant  (Austria, Germania, 2018, 113 min., tedesco/sottotitoli in lingua inglese)

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 Inoltre, a Bolzano, presso l’ Infopoint  del festival, a Palazzo mercantile, avverranno i seguenti incontri:

Mercoledì 10.04. alle ore 11.00, Mi piacciono i ruoli al limite:  dialogo con l’attore Nicholas Ofczarek.  BOLZANO FILM FESTIVAL BOZEN ospita uno dei maggiori attori austriaci del momento. In dialogo con Irene Girkinger (VBB), Ofczarek racconta la sua vita tra teatro (Vienna, Salisburgo), cinema e tv, spiegando al pubblico cosa lo ispira e lo spinge ad interpretare ruoli forti e così diversi tra loro.

Giovedì 11.04. alle ore 11.00, Talk Focus Europe: HUNGARIAN AUTHOR FILM: QUO VADIS?

Il cinema u ngherese, uno dei più floridi d’Europa, oggi nuova meta per le produzioni di tutto il mondo, si è sempre distinto per opere di rilievo. I nostri ospiti lo raccontano a Bolzano in un incontro con il pubblico.

Sabato 13.04. dalle 10.00 alle ore 12.30, Speed Dating a cura di IDM Südtirol/Alto Adige

Nella settimana tra il 9 e il 14 aprile, nella sede del festival e nelle locations di cui sopra, verranno presentati, oltre agli eventi a tema, oltre 70 tra film, documentari e lungometraggi.

Tutte le informazioni su: www.filmfestival.bz.it

28.03.2019

Comunicato stampa

 

I TRE OSPITI SPECIALI DI BOLZANO FILM FESTIVAL BOZEN 2019

 Ospite d’onore: l’attrice Barbora Bobul’ová

L’attrice slovacca, naturalizzata italiana, ha vinto numerosi premi (David di Donatello, Globo d’oro e Ciak d’oro), affermandosi come una delle più apprezzate interpreti nel cinema italiano del momento. Bolzano Film Festival Bozen la celebra anche con la proiezione di due film in cui è protagonista, il significativo esordio alla regia di Paolo Franchi, “La spettatrice” (2004), e “Saremo giovani e bellissimi”, presentato con successo all’ultima Mostra del cinema di Venezia.

Bolzano Film festival Bozen è felice di annunciare la presenza di Barbora Bobul’ová a Bolzano ed i seguenti appuntamenti con lei:

Sabato  13.04., alle 19.30, al  Capitol 1, in occasione della premiazione del festival, sarà proiettato il film di Letizia Lamartire, Saremo giovani e bellissimi (lungometraggio, Italia 2018, 92 minuti, italiano / with english subtitles);.

Venerdì  12 aprile, alle ore 20.00 al Capitol 2, verrà presentato il pluripremiato film d’esordio di Paolo Franchi, La spettatrice (lungometraggio, Italia 2004, 100 minuti, italiano / with english subtitles) che vede Barbora Bobul’ová protagonista;

Venerdì 12.4. alle ore 17.00, presso il Centro Trevi di Bolzano,  ci sarà un dialogo con il pubblico con l’attrice Barbora Bobul’ová, moderato dal critico cinematografico Franco Montini.

Hommage a Josef Bierbichler

 

Josef Bierbichler (Ambach, 1948) ritorna al BOLZANO FILM FESTIVAL BOZEN, questa volta non solo come attore, ma anche nel ruolo di regista e sceneggiatore del suo ultimo lavoro „Zwei Herren im Anzug“, tratto dal suo romanzo Mittelreich”, pubblicato nel 2011. Oggi uno dei più affermati attori tedeschi, Bierbichler ha lavorato con registi come Herbert Achternbusch, Werner Herzog (“Herz aus Glas”), Tom Tykwer (“Die tödliche Maria”), Michael Haneke (“Il nastro

bianco”) e Hans Steinbichler („Hierankl“, „Winterreise“).

Bolzano Film festival Bozen è felice di annunciare la presenza di Josef Bierbichler  al festival nei seguenti appuntamenti:

Giovedì 11.04., alle ore 18.30, al Capitol 1 ci sarà la proiezione del film Zwei Herren im Anzug di Josef Bierbichler (lungometraggio, Germania 2018, 139 min, in lingua tedesca)

Mercoledì 10.04., alle ore 18.30, al  Club 3, proiezione del film Seeuferblues di Andreas Lechner. Dal romanzo di Josef Bierbichlers „Mittelreich“ e il film „Zwei Herren im Anzug“ (documentario, Germania 2018, 30 min., in lingua tedesca)

 

Dialogo con l’attore Nicholas Ofczarek –  Mi piacciono i ruoli al limite

 

BOLZANO FILM FESTIVAL BOZEN è lieta di poter ospitare uno dei maggiori attori austriaci del momento, Nicholas Ofczarek.

Mercoledì 10.04., alle ore 11.00, presso  INFO-Point del festival (Palazzo mercantile di Bolzano), in dialogo con Irene Girkinger (VBB), Ofczarek racconterà la sua vita tra teatro (Vienna, Salisburgo), cinema e tv, spiegando al pubblico cosa lo ispira e lo spinge ad interpretare ruoli forti e così diversi tra loro.

 

Mercoledì, 10.04., alle ore 18.15, al Capitol 2 e venerdì, 12.04., alle ore 16.00 al Club 3:

Der Bauer zu Nathal di David Baldinger e Matthias Greuling (documentario, Austria 2018, 90 min., lingua tedesca).

 

Qui si possono scaricare le foto:

Barbora Bobul’ová

https://www.dropbox.com/s/ckuua18qj5uliav/01_Bobulova2.jpg?dl=0

Josef Bierbichler

https://www.dropbox.com/s/2inlu6ek203eno9/04_Bierbichler5.jpg?dl=0

Nicholas Ofczarek (Foto: Jeanne Degraa)

https://www.dropbox.com/s/yq7jm7p2wok2d5g/E_Ofczarek.jpg?dl=0

25.03.2019

Comunicato stampa

 

Made in Südtirol

I film sostenuti da IDM concorrono per il  Golden Walther Award

 

L’Alto Adige come location cinematografica è alla base di Made in Südtirol, la rassegna comprende una scelta di sei film internazionali girati in parte sul territorio – con il sostegno del fondo di IDM SÜDTIROL ALTO ADIGE – e che hanno visto la collaborazione di varie maestranze locali.

“BOLZANO FILM FESTIVAL BOZEN sostiene, osserva e accompagna da sempre la scena cinematografica locale, che sta ottenendo anche un grande risvolto economico sul territorio – sottolinea Helene Christanell, direttrice del festival. Tra le opere, anche “Becoming Me”, di Martine De Biasi (in concorso al festival per il premio al miglior documentario) che narra la toccante storia della trasformazione di Marion, nata donna, in Marian, un uomo.

Le altre cinque  opere della finestra Made in Südtirol concorrono per il GOLDEN WALTHER AWARD, il nuovo premio messo a disposizione da WaltherPark AG (SIGNA) e nato per coinvolgere il pubblico nella premiazione di una produzione particolarmente legata al territorio.

Esse sono:

In my Room di Ulrich Köhler, coproduzione italo-tedesca (Pandora Film, Echo Film), storia di un freelancer sulla quarantina con a disposizione molto tempo, poco denaro e che una mattina scoprirà che l’intera umanità sembra sparita nel nulla.

Il film inaugura anche la 33esima edizione del festival, martedì 9 aprile, alle ore 19.30, Capitol 1.

Coureur di Kenneth Mercken è un lungometraggio (Belgio/Italia) che, basato sull’esperienza dello stesso regista, racconta cosa ruota attorno al mondo del ciclismo semi-professionista attraverso i due paesi.

Ci spostiamo a Vienna nel 1937 con l’austriaco Der Trafikant di Nikolaus Leytner, storia di Franz, 17 anni, apprendista in un piccolo negozio di tabacco, che chiede consigli sulla vita ad un vecchio cliente fisso del negozio, Sigmund Freud.

Karin Duregger, con  Viktoria Savs – Die Kaisersoldatin, firma un documentario ambientato in Alto Adige nel 1915, quando una giovane donna vuole arruolarsi per combattere; si veste da uomo e diventa il primo soldato donna dell’imperatore.

Zauberberg del tedesco Jens Meurer porta lo spettatore a Nord del fiume Adige, sul lato soleggiato della valle, dove sorge Zirmerhof, un luogo leggendario che da oltre 125 anni è immutato punto di incontro di poeti, premi Nobel, partigiani, individualisti.

20.03.2019

COMUNICATO STAMPA

LOCAL ARTISTS, RE-SOUNDING MOVIES E LE GIURIE DEI CONCORSI DI BOLZANO FILM FESTIVAL BOZEN 2019

Local artists a BFFB

Finestra molto importante all’interno del programma, local artists da la possibilità a nuovi e già apprezzati filmmmakers locali, di farsi conoscere meglio durante la settimana del festival.

Di seguito le opere selezionate quest’anno.

Di Marco Sonna, sarà proiettato “Die vergessene Partnerschaft Bozen–Sopron/Ödenburg”, un documentario sul gemellaggio tra la bilingue città di Sopron (Ungheria nordoccidentale) e Bolzano, di cui pare pochi si ricordino il legame.

Parla invece di musica “25 Jahre Rock im Ring”, di Willy Theil e Matthias Keitsch che, nel loro documentario, ripercorrono la storia di un festival che, dal Renon, ormai ha varcato i confini.

ConDas Dorf”, Karl Prossliner porta sullo schermo, attraverso l’esempio del suo paese natale, Naturno, come nel tempo l’uomo ha definitivamente cambiato la natura.

Der Felderer Much erzählt” di Jörg Zemmler racconta l’interessante vita di Michael Malfertheiner, 94enne di Siusi: ha vissuto il fascismo, la Seconda Guerra mondiale, il boom del turismo e fatto i lavori più diversi.

Dei i primi giardini collettivi, di progetti verdi e commestibili e dei loro giardinieri racconta invece Gemeinsam garteln – Ein gesellschaftliches Phänomen schlägt Wurzeln” di Evi Keifl.

Sebastiano Luca Insinga con “La Buona Novella” ci porta in una notte d’estate, quando la barca Bochra arriva su una spiaggia della Sicilia con oltre 130 persone a bordo.

Con “ Opfer”, Christoph Waldboth ci parla di Nora e Amelie, due anime perse, in un corto girato seguendo le regole del Dogma 95 di Lars von Trier e Thomas Vinterberg.

Nel corto surreale di Martin Thaler “Peng”, il psicoterapeuta Rainer vuole uccidere la sua

tartaruga, perché si è invaghito di una veterinaria.

Di un sartoria mobile, che viaggia su un furgoncino VW per le valli dell’Alto Adige ci racconta Elisa Nicoli, che con “querSCHNITT” ci coinvolge in uno scambio di storie con esperti da tutto il mondo.

Stalag XB – Sandbostel di Franz Oberkofler, ripercorre storie e testimonianze dei deportati nel campo di concentramento di Sandbostel, vicino a Brema, partendo dal rastrellamento di Bolzano, l’8 settembre del 1943.

Il progetto RE-SOUNDING MOVIES IN 5.1

Continua la collaborazione del festival con il Conservatorio “C. Monteverdi” di Bolzano, con cui è stato organizzato (anche in collaborazione con IDM Südtirol – Alto Adige) il nuovo progetto in cui alcuni studenti del corso di musica elettronica mostreranno al pubblico, partendo dalla proiezione di tre cortometraggi di genere diverso (animazione, sci-fi e onirico), i retroscena dei lavori di sostituzione dell’audio originale e la ricreazione di tutti gli aspetti sonori in multicanale 5.1: effetti, foley e musica.

Gli studenti: Daniele Alessi, Christian Daldoss, Fabio Grandinetti, Mirko Ilic, Olavo Lachner, Zeno Lösch, Giorgio Macaluso, Dino Tadè, sotto la guida del Prof. Gustavo Adolfo Delgado, compositore ed esecutore di musica acusmatica, musica applicata e per il live electronics, mostreranno i loro lavori al pubblico mercoledì 10 aprile alle ore 16.30, al Capitol 2.

Le giurie internazionali

Miglior film: Il premio della Provincia Autonoma di Bolzano, che viene attribuito al migliore tra gli

otto lungometraggi in concorso, provenienti da Italia, Austria, Germania e Svizzera, sarà attribuito da:

Inge Mauerer-Klesel, del famoso cinema Gloria di Heidelberg, premiato insieme alle altre 6 sale che ha ereditato dalla famiglia, per l’eccezionale programmazione annuale;

Barbara Schweizerhof, critico cinematografico per „Freitag“„epd Film“, „Taz“ e „Berliner Morgenpost“;

Mohammed Soudani, direttore della fotografia, regista e sceneggiatore, affermato direttore della fotografia a livello internazionale.

Miglior documentario: Il premio – sponsorizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano – che verrà attribuito al migliore tra otto documentari scelti per il concorso, sarà assegnato da:

Johann Moser, docente di Freistadt, compositore ed esperto in musica, grafica e teconologie digitali;

Gabriele Röthemeyer, redattrice, consulente e a lungo direttrice del Fondo per il cinema del Baden- Württemberg;

Alessandro Scillitani, autore di documentari, musicista e cantante e direttore artistico del Reggio Film Festival (in proiezione al festival anche il suo ultimo lavoro “Alla ricerca di Europa”, girato con Paolo Rumiz).

27.02.2019

                                                                            COMUNICATO STAMPA

DUE NUOVI PREMI a BOLZANO FILM FESTIVAL BOZEN 2019

Sono due i nuovi premi che si aggiungono alla prossima, la 33esima edizione di Bolzano Film Festival Bozen (9-14 aprile 2019) che già prevede il premio al miglior film, quello al miglior documentario, il premio giuria studenti EUREGIO ed il premio del pubblico in sala.

Premio Speciale Dolomiti UNESCO  

La Fondazione Dolomiti UNESCO ha istituito anche per l’anno 2019 un Premio Speciale dedicato alle Dolomiti UNESCO all’interno di importanti rassegne culturali del territorio. Anche il BOLZANO FILM FESTIVAL BOZEN è stato scelto e chiamato a proporre alcuni film dell’attuale programma, per essere selezionati per questo importante riconoscimento internazionale. La Fondazione ha fortemente voluto attivare queste collaborazioni nell’ambito di iniziative di rilievo con l’obiettivo di rinsaldare i legami territoriali e favorire la diffusione dei valori UNESCO sia a livello nazionale che internazionale. Il premio sarà consegnato al/la regista vincitore/trice durante la settimana del festival.

Golden Walther Award

BOLZANO FILM FESTIVAL BOZEN oltre a promuovere da sempre il giovane cinema d’autore proveniente da Italia, Austria, Svizzera e Germania, che invita in Alto Adige a farsi concoscere nell’ambito del festival, sostiene, osserva e accompagna anche la scena cinematografica locale.

Golden Walther Award“, nasce proprio per coinvolgere il pubblico nella premiazione di una produzione particolarmente legata al territorio altoatesino L’iniziativa, organizzata in collaborazione di WaltherPark AG (SIGNA), prevede che tutti i film della finestra Made in Südtirol siano nominati per il premio: un trofeo e un importo, messi a disposizione da WaltherPark AG (SIGNA).

12.02.2019

I documentari in concorso ai 33esimi Bolzano Film Festival Bozen

Sono otto i documentari che tra il 9 e il 14 aprile prossimi si contenderanno il premio Fondazione Cassa di risparmio di Bolzano.

Tra essi, un lavoro proveniente anche dall’Alto Adige: si tratta di Becoming me della regista Martine de Biasi, prodotto da  Helios Sustainable Film. È la storia di Marion, che viene accompagnata dalla telecamera nella sua trasformazione in Marian, un uomo. La regista, raccontando la storia della sua ex partner, vuole fare luce sulla società altoatesina, ancora in gran parte tradizionalista.

In Exit invece, la regista norvegese Karen Winther racconta il suo viaggio di ricerca per trovare le motivazioni che l’hanno indotta ad abbandonare il passato di militanza estremista. Qual è stato il “campanello d’allarme” che ha fatto sì che lei e un gruppo di precedenti estremisti, neonazisti e non solo, abbandonassero la violenza e l’estremismo?

The Cleaners di Hans Block e M. Riesewieck è una coproduzione Germania, Brasile, Italia, che getta uno sguardo sull’oscuro e sotterraneo mondo di Internet da cui vengono rimossi i contenuti più discutibili: è il racconto di cinque “spazzini digitali”, impiegati esternalizzati dalla Silicon Valley il cui compito è quello di eliminare contenuti “inappropriati” da Internet.

Dall’Italia arriva in concorso Arrivederci Saigon di Wilma Labate, storia di cinque ragazze che nel 1968 partono per una tournèe in Estremo Oriente: erano Le Stars, uno dei rari gruppi femminili italiani dell’epoca. Nel documentario la regista racconta questa storia sottaciuta per 50 anni attraverso le testimonianze dirette di quattro delle protagoniste.

In Waldheims Walzer, la regista austriaca Ruth Beckermann fa una riflessione sul “caso Waldheim”. Kurt Waldheim è stato presidente della Repubblica in Austria dal 1986 al 1992. Durante la campagna elettorale che portò alla sua elezione, il giornale austriaco “Profil” e il World Jewish Congress (WJC) rivelarono che, nella sua autobiografia, aveva ‘dimenticato’ di menzionare il suo ruolo di ufficiale delle SA naziste.

Mother Fortress di Maria Luisa Forenza racconta della Madre Badessa Agnes che, assieme a monaci e monache di diversi continenti (Libano, Francia, Belgio, Portogallo, Cile, Venezuela, Colorado-USA), affronta gli effetti della guerra in Siria sul suo monastero, situato ai piedi di montagne al confine con il Libano dove Al-Qaeda e ISIS insidiosamente si nascondono.

Il documentario svizzero Eisenberger – Art Must Be Beautiful as the Frog Says to the Fly, per la regia di Hercli Bundi, racconta dell’artista austriaco Christian Eisenberg, all’età di 40 anni famoso in tutto il mondo: gallerie, mostre d’arte e musei espongono le sue opere e le vendono.

Der Bauer zu Nathal, dei registi austriaci Matthias Greuling e David Baldinger porta a scoprire Thomas Bernhard, a partire da dove nacque, a Ohlsdorf (Gmunden, Austria) e proprio dove sembrano pochi a conoscere quello che fu tra i massimi autori della letteratura del Novecento, non solo di lingua tedesca.

 

La rassegna Cinema ritrovato quest’anno si occupa di Neorealismo

Siamo felici di annunciare che durante la prossima edizione di Bolzano Filmfestival Bozen ospiteremo alcuni esperti della Cineteca di Bologna come Andrea Meneghelli, che spiegheranno al pubblico il significato, il metodo e l’importanza del restauro – e della conservazione – di un film.

La cineteca di Bologna è uno dei più importanti archivi cinematografici d’Europa e possiede  circa 18.000 film in 35 mm, costituendo un serio centro per la conservazione e il restauro di film d’epoca. In questo ambito durante il festival verranno anche proiettate le versioni restaurate di UMBERTO D di Vittorio De Sica e L’AMORE di Roberto Rossellini, sottotitolati in lingua inglese.

PREVIEW. Sabato 16 febbraio alle ore 10.30, presso il Filmclub, verrà proiettata la versione restaurata di Ladri di biciclette di Vittorio de Sica, uno dei del capolavori  del Neorealismo realizzati in coppia con Zavattini. Oscar per il miglior film straniero nel 1950, André Bazin lo definì “il centro ideale attorno al quale orbitano le opere degli altri grandi registi del Neorealismo”.

16.01.2019

COMUNICATO STAMPA

I lungometraggi in concorso a Bolzano Film Festival Bozen 2019

e la rassegna dedicata a Wolfgang Penn

 

I concorsi di BFFB, che  comprendono opere provenienti da uno dei seguenti Paesi dell’arco alpino: Italia, Germania, Svizzera e Austria, ​sono quattro: premio al miglior lungometraggio, premio al miglior documentario, premio del pubblico in sala e premio giuria studenti Euregio.

In un’alternanza tra lingua italiana e lingua tedesca tipiche del nostro territorio di confine, ​mentre non vi è un tema filo conduttore per le opere scelte, i primi lungometraggi selezionati per la 33esima edizione del festival (9-14 aprile 2019) sono i seguenti.

In concorso per il premio al miglior lungometraggio 2019 sono stati scelti:

Das schönste Paar (The most beautiful couple), un thriller drammatico firmato dal regista tedesco Sven Taddicken, sull’aggressione sessuale di una coppia che sfuma la linea sottile tra giustizia e vendetta. Il film, la cui prima mondiale è stata ospitata nella sezione Contemporary World Cinema del 43° Festival di Toronto, descrive il potere dell’amore come l’arma migliore per superare qualsiasi ostacolo.

Ambientato nell’estate del1989, in Germania dell’Est è il secondo film in concorso, Adam & Evelyn, di Andreas Goldstein. Tratto dall’omonimo romanzo di Ingo Schulze, il film racconta di una coppia, un sarto e una cameriera, che si insegue in un viaggio attraverso un’Ungheria, in cui sono appena cadute le frontiere.

Dall’Italia, in coproduzione con la Svizzera, arriva Il mangiatore di pietre, per la regia di Nicola Bellucci, storia ambientata sulle creste innevate di una valle chiusa, in cui toccanti dettagli geografici si inseriscono nel giallo della complicata storia di un passeur.

Anche dalla Svizzera arriva Cronofobia di Francesco Rizzi:  un dramma psicologico sulla sospensione dell’identità, che è anche la poetica, appassionante cronaca di un amore impossibile.

Presentato in anteprima all’ultima Mostra del cinema di Venezia, Joy, della regista Sudabeh Mortezai, è un film austriaco che racconta di una giovane donna nigeriana caduta nella rete della tratta sessuale; lavorando in strada a Vienna per pagare i debiti al suo sfruttatore e per sostenere la sua famiglia in Nigeria, Joy spera che la sua piccola figlia possa condurre una vita migliore.

 Lysis, di Rick Ostermann, è l’intensa storia del rapporto di un padre e di un figlio e di un’avventura di rafting in un luogo selvaggio, che si trasformerà ben presto in una lotta per la sopravvivenza, piena di senso di colpa e speranza.

Tratta invece del rapporto tra una madre ed un figlio, Un giorno all’improvviso, dell’italiano Ciro D’Emilio, che racconta la storia di Antonio, un diciassettenne campano con un sogno: essere un calciatore in una grande squadra.

Zerschlag mein Herz (Crush my heart) di Alexandra Makarová è una produzione austriaca, in cui la regista, ispirata da un incontro con un ragazzo rom che mendica per le strade di Vienna da molti anni, racconta dello sfruttamento dei giovani “importati” dalla Slovacchia orientale per lavorare come sex worker o mendicanti in Austria.

La rassegna: Wolfgang Penn, uno dei pionieri del cinema sudtirolese sarà celebrato alla prossima edizione  di Bolzano Film Festival Bozen

Tra il 9 e il 14 aprile 2019 il  Filmfestival offrirà agli spettatori uno sguardo su alcuni importanti lavori del mondo di Wolfgang Penn, dedicandogli una rassegna. Il produttore, una figura importante nel mondo della cinematografia e delle missioni, nasce prima come fotografo e nel 1969 fonda il Filmstudio Penn a Castelrotto. Dal 1972 lavora come cameraman e produttore TV.

È il 1977 quando si reca per la prima volta in Sud America a visitare alcuni missionari altoatesini. Con lui l’inseparabile telecamera e al ritorno il primo documentario per la televisione “Missionari sudtirolesi in Brasile”. Seguiranno poi più di 150 altri film in quarantanni di carriera, frutto di 95 viaggi intercontinentali.

La serie tv RAI “Nord, Sud il Terzo mondo e noi”, titolo poi modificato in “Finestra nel mondo”, lo fa viaggiare nei luoghi più remoti del mondo. “Noi filmmakers – sostiene Penn – abbiamo il dovere morale di rendere visibili le ingiustizie del mondo”.

17.12.2018

Comunicato stampa

* Auguri di Buon Natale e le novità dell’edizione 2019

Un’esplosione di Local Artists

Alla scadenza dei termini per l’invio delle opere al festival, compresi tra i 120 film arrivati, ci sono molti lavori di filmmakers locali. “Un risultato importante – secondo la direttrice del festival, Helene Christanell – che mostra quanto Bolzano Film Festival Bozen sia considerato una piattaforma importante anche da chi fa cinema in Alto Adige”. Ora parte il lavoro di selezione dei film che saranno proiettati tra il 9 e il 14 aprile prossimi, quando si svolgerà la 33esima edizione del festival.

Le candidature per la Giuria Studenti Euregio 2019 sono ancora aperte: cerchiamo giurati/e!

Il tour europeo del film vincitroe dell’edizione 2018, Es war einmal Indianerland“ di İlker Çatak si è appena concluso. Il film, accompagnato nelle scuole di Tirolo, Trentino e Alto Adige dal suo protagonista,  Leonard Scheicher, è stato un successo: i q&a con i ragazzi in sala sono stati molto vivi ed entusiasmanti; ci auguriamo che anche il prossimo anno ci sia così attenzione a questo importante e significativo progetto.

Chi volesse candidarsi alla prossima giuria studenti trova tuttel informazioni su: www.filmfestival.bz.it e presso le rispettive intendenze scolastiche.

Il progetto GIURIA STUDENTI EUREGIO mira ad avvicinare i ragazzi al mondo del cinema, dando loro strumenti di conoscenza dello stesso nell’atmosfera viva e piena di energia ed impulsi di un festival internazionale del cinema (9 – 14 aprile 2019).

Focus Europa: è l’Ungheria il Paese ospite del 2019

Dal 2016, Focus Europa è la finestra annuale di Bolzano Filmfestival Bozen sulla cinematografia di un Paese europeo, scelto come testimone dei cambiamenti sociali, politici e culturali che avvengono sempre più velocemente nei più diversi luoghi d’Europa.

La finestra 2019 comprende la proiezione di vari lavori di registi/e ungheresi con cui verrà organizzato anche un dialogo con il pubblico. Il cinema dell’Ungheria, uno dei più floridi d’Europa tra la fine della Prima guerra mondiale e la fine  della Seconda, oggi è la nuova meta per le produzioni cinematografiche e si è sempre distinto per opere di rilievo.

Nel 2016 il film “Il figlio di Saul” di László Nemes ha vinto l’Oscar come miglior film straniero, mentre nel 2017, “Corpo e Anima”, scritto e diretto da Ildikó Enyedi, ha vinto la Berlinale.

La rassegna Focus Europa: Ungheria è organizzata in collaborazione con l’  Hungarian National Film Fund. Oltre a Corpo e Anima e ad alcuni corti, a Bolzano saranno proiettati anche The Citizen di Roland Vranik e 1945  di Ferenc Török.

Cinema ritrovato

Se diciamo 16 o 35 mm, pensate che ci riferiamo solo al cinema del passato?

Non certo per i  veri appassionati e per quei filmmakers che vogliono fare le loro opere come una volta, per „sentire“ la pellicola e toccare, letteralmente,  i loro film e/o recuperarne di storici, le famose pizze; come la Cineteca di Bologna, uno dei più importanti archivi cinematografici d’Europa, con sede a Bologna, che possiede  circa 18.000 film in 35 mm, costituendo un serio centro per la conservazione e il restauro di film d’epoca.

Siamo felici di annunciare che durante la prossima edizione di Bolzano Filmfestival Bozen (9 – 14 aprile 2018) ospiteremo alcuni esperti della Cineteca di Bologna, che potranno spiegare al pubblico il significato, il metodo e l’importanza del restauro – e della conservazione – di un film. A tale proposito verrà anche proiettata la versione restaurata di Ladri di biciclette di Vittorio de Sica (1948).

…e infine

 

cogliamo l’occasione di ringraziare tutt* voi per la collaborazione e augurarVi Buon Natale e un felice 2019, nel quale, dal 9 al 14 aprile, si svolgerà la 33esima edizione di Bolzano Film Festival Bozen con tante novità, oltre quelle che vi abbiamo appena anticipato.

 

Buone feste e un felice Anno Nuovo

Il team del festival

Foto in allegato:

Leonard Scheicher al  Filmclub di Bolzano con gli studenti della giuria Euregio

Focus Europa: „Anima e Corpo“di  Ildikó Enyedi

Cinema Ritrovato: „Umberto D.“ di Vittorio De Sica

28.11.2018

Comunicato stampa

 

Parte il tour di proiezioni di

Es war einmal Indianerland“ di İlker Çatak

il film premiato dalla giuria studenti Euregio a BFFB 2018

Il film “Es war einmal Indianerland“ di İlker Çatak , vincitore della scorsa edizione del festival come miglior film scelto dalla giuria studenti EUREGIO, formata da Irene Fellin, Rocco Ruperti e Giorgio Torta (Trentino), Tobias Gruber, Julia Weiss e Thomas Tschenett (Alto Adige)  verrà presentato in sala nell’ambito del progetto CINEMA E SCUOLA e in presenza del protagonista Leonard Scheicher e dei giurati, con sottotitoli in italiano:

mercoledì 12.12, alle 10.00, al Leo-Kino di Innsbruck, Anich-Straße, 36;

giovedì 13.12, alle 10.00, al cinema Astra di Trento, Corso Michelangelo Buonarroti, 16;

venerdì 14.12, alle 9.15 e alle 10.30, presso il Filmclub di Bolzano, via Dr. Streiter, 6D.

Il film, che racconta le vicessitudini del diciassettenne Mauser, è stato premiato con le seguenti motivazioni: “Come giuria degli studenti, abbiamo deciso di premiare il film che ha avuto il coraggio di osare in ogni suo aspetto: nel ritmo, nel montaggio, nella messinscena e nei personaggi. Seppur a volte esagerando il regista è riuscito a far emergere la propria visione e a trattare problemi molto reali e vicini a noi giovani in modo totalmente originale e, in un certo senso, spiazzante. Ci ha colpito, in particolare, l´inserimento di episodi comici, grotteschi e perfino surreali in un contesto tragico, che non stonavano mai con la narrazione e con il tono del film. In breve, per il suo spirito libero, giocoso, quasi anarchico, noi vogliamo premiare… ‘’Es war einmal Indianerland’’.

 

Per i giornalisti interessati ad intervistare il protagonista ed i ragazzi della giuria studenti EUREGIO vi è la possibilità di farlo dopo le suddette proiezioni e/o di prendere parte al q & a in sala. Preghiamo comunque di comunicare la richiesta a: egger@filmfestival.bz.it

Il progetto GIURIA STUDENTI, che gode del prezioso sostegno dell’EUREGIO e delle intendenze scolastiche dei Paesi membri, verrà ripetuto nel 2019 con lo stesso scopo per cui è nato: avvicinare i ragazzi al mondo del cinema, dando loro strumenti di conoscenza dello stesso nell’atmosfera viva e piena di energia ed impulsi di un festival internazionale del cinema (9 – 14 aprile 2019).

Le candidature alla prossima giuria studenti sono aperte! Tutte informazioni su: www.filmfestival.bz.it e presso le rispettive intendenze scolastiche, che hanno già provveduto ad informare le scuole del progetto in corso anche per il 2019.

 

REMINDER: Call for films 2019!
Ricordiamo a chi volesse partecipare alla prossima edizione del festival, che potete inviarci il vostro film, (durata minima 75 minuti) o documentario (durata minima 55 minuti) finito nel 2018,  da visionare. I lavori devono provenire da Italia, Germania, Austria, Svizzera e quest’anno anche Ungheria, il nostro paese ospite della finestra Focus Europa.

Dai filmmakers locali, che si iscrivono per partecipare alla finestra Local artists, vengono anche accettati lavori di durata inferiore.

Per tutt* il termine di invio opere è il 15 dicembre 2018 (tutte le infos nella nsotra Webseite).

30.06.2018

Bolzano Filmfestival ospite del Filmfest di Monaco di Baviera

La direttrice del Bolzano Film Festival Bozen Helene Christanell ed il suo team, hanno dato il benvenuto – nell’ambito della 36esima edizione del Filmfest di Monaco di Baviera – a più di 100 ospiti internazionali (attori, registi, giornalisti e filmmakers), che hanno partecipato all’ormai tradizionale incontro che Bolzano Film Festival Bozen organizza ogni anno durante il prestigioso festival del cinema tedesco.

All’evento hanno preso parte, oltre alla direttrice del festival di Monaco, Diana Iljine – che ha definito il piccolo rinfresco di Bolzano Film Festival Bozen: “uno dei più simpatici qui al Filmfest di Monaco” – , anche vari membri e direttori di festival partner di Bolzano Film Festival Bozen, quali ad esempio Markus Aicher (Musikfilmtage Oberaudorf), Mike Wiedemann (Kinofest Lünen), Michael Orth e Birgit Horn (Kurzfilmfestival Landshut) e i sudtirolesi Philipp J. Pamer, Verena Buratti, Krista Posch, Martin Thaler, Anton Algrang e Katja Lechthaler.

L’incontro, organizzato dal Bolzano Film Festival Bozen già da più di dieci anni è stato nuovamente un successo ed una preziosa occasione di scambio di informazioni tra filmmakers internazionali ed addetti ai festival del cinema provenienti da tutta Europa.

Nella stessa giornata, il team del Bolzano Film Festival Bozen ha poi preso parte, presso il Museo delle Alpi e della montagna della città bavarese, ad un incontro che ha coinvolto rappresentanti di 25 festival bavaresi, stabilendo importanti nuovi contatti per future collaborazioni con Bolzano.

La prossima edizione del festival si svolgerà dal 9 al 15 aprile 2019.

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15.04.2018

I vincitori della 32esima edizione di BOLZANO FILM FESTIVAL BOZEN 2018

Premio Provincia autonoma di Bolzano al miglior lungometraggio
La giuria internazionale composta da Renate Wurm, Sarah Franzosini e Carlos Gerstenhauer ha deciso di premiare:
A CIAMBRA di Jonas Carpignano come miglior film

Di seguito le motivazioni della giuria:

Il premio per il miglior film va a A CIAMBRA di Sandra Wollner.

“A Ciambra” è una straordinaria esperienza di romanzo di formazione, una storia di innocenza perduta costruita su una sottile linea rossa fra il cinema di finzione e il documentario. Il ritratto di un universo umano emarginato, autentico e scalcagnato in cui giganteggia il piccolo 14enne, anti-eroe inquieto Pio. Il regista Jonas Carpignano supera gli steccati della retorica sollevando quegli interrogativi morali che – specie in questa fase storica – tendiamo colpevolmente a trascurare. Con rispetto e dignità i realizzatori del film raffigurano il mondo degli ultimi a Gioia Tauro, mettendoci a parte delle loro speranze, paure e dei loro sogni.

Premio Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano al miglior documentario
La giuria internazionale composta da Daniela Cecchin, Nela Märki e Klaus Schaefer ha deciso di premiare WILDES HERZ del regista Charly Hübner come miglior documentario.

Di seguito le motivazioni della giuria:

Lo spunto per il documentario “Wildes Herz“ di Charly Hübner e Sebastian Schultz è costituito dal modo di vivere e dal disorientamento che provano gli abitanti del Meclenburgo-Pomerania (regione della Germania nord-orientale) che devono spesso combattere con la sensazione che provano della loro marginalità e con razzismo e xenofobia imperanti. Gli autori seguono con notevole empatia il cantante del gruppo „FEINE SAHNE FISCHFILET“ nella sua evoluzione da bambino iperattivo a hooligan radicale ad antifascista militante ed infine ad attivista contro neonazisti e razzisti. Il montaggio particolarmente riuscito ci porta nell’intimo della vita e del pensiero del protagonista. A questi nel film viene contrapposta la vita interiore dei suoi genitori, che hanno naturalmente sofferto per un figlio così ribelle, che però allo stesso tempo non hanno mai rinunciato ad amarlo profondamente. Ne è risultato un film che grazie a riprese efficaci e a un coerente approccio drammaturgico di base colpisce e commuove lo spettatore. Il realismo che contraddistingue il film non ci toglie in ogni caso la speranza che le tendenze razziste possano essere a lungo termine superate grazie a un impegno civile determinato e coraggioso.

 

Premio del pubblico Città di Bolzano

Il pubblico in sala ha votato per: “Mario” di Mario Gisler

 

Premio giuria studenti Euregio (Tirolo, Alto Adige e Trentino)
Il film vincitore assegnato dalla giuria studenti, composta da:

Irene Fellin, Rocco Ruperti e Giorgio Torta (Trentino), Tobias Gruber, Julia Weiss e Thomas Tschenett (Alto Adige), con i due tutor esperti Arnold Schnötzinger e Werther Ceccon è:

“Es war einmal Indianerland“ di Ilker Catak

Di seguito le motivazioni della giuria:

Come giuria degli studenti, abbiamo deciso di premiare il film che ha avuto il coraggio di osare in ogni suo aspetto: nel ritmo, nel montaggio, nella messinscena e nei personaggi. Seppur a volte esagerando il regista è riuscito a far emergere la propria visione e a trattare problemi molto reali e vicini a noi giovani in modo totalmente originale e, in un certo senso, spiazzante. Ci ha colpito, in particolare, l´inserimento di episodi comici, grotteschi e perfino surreali in un contesto tragico, che non stonavano mai con la narrazione e con il tono del film. In breve, per il suo spirito libero, giocoso, quasi anarchico, noi vogliamo premiare… ‘’Es war einmal Indianerland’’.

Il film premiato rientrerà poi nel futuro programma scolastico KINO & SCHULE e sarà presentato in varie scuole di Bolzano, Innsbruck e Trento in presenza del/della regista, con la moderazione in sala fatta dei ragazzi stessi.

FINAL TOUCH #3. Intense feedback from experts

des Branchenprogramms FINAL TOUCH erkannten folgenden Projekten die Preise zu:

Der FINAL TOUCH ARRI media pots-production prize geht an das Filmprojekt: TO THE NIGHT di Peter Brunner

Der TRUE COLORS International Distribution Prize geht an das Filmprojekt: DIE LETZTEN ÖSTERREICHER VON KÖNIGSFELD di Lukas Pitscheider

I film vincitori verranno proiettati domenica 15 aprile 2018 con i seguenti orari:

ore 15.30 Uhr, Capitol 2
Premio del pubblico Città di Bolzano
MARIO von Marcel Gisler

ore 18.30 Uhr, Filmclub Club 3
Premio giuria studenti Euregio
ES WAR EINMAL INDIANERLAND von/di Ilker Catak

ore 20.00 Uhr, Capitol 1
Premio Provincia di Bolzano
A CIAMBRA von/di Jonas Carpignano

ore 20.45 Uhr, Filmclub Club 3
Premio Fondazione Cassa di Risparmio
WILDES HERZ von/di Charly Hübner

…e ancora la prossima settimana lunedì martedì, mercoledì (Capitol 1, Capitol 2, Club 3): www.filmclub.it

09.04.2018

Domani inaugura  il 32esimo Bolzano Film Festival, con il film “Tiere” e in sala Birgit Minichmayr, Philipp Hochmair e Greg Zglinski

 

Presentato nella sezione dei film di fiction del 53° Solothurner Filmtage, “Tiere”(Animals) di Greg Zglinski – coproduzione tra Svizzera, Austria e Polonia-, è un mysthery thriller dalla narrazione complessa:  il continuo alternarsi di realtà parallele, con la labilità progressiva dei confini tra realtà e sogno, sanità e follia ricordano Shining e L’inquilino del terzo piano in un film che tiene sempre alto il livello della tensione e dell’inquietudine.

Birgit Minichmayr  è un’attrice teatrale, cinematografica e cantante austriaca, vincitrice dell’Orso d’argento per la migliore attrice nel 2009 per l’intenso “Alle Anderen” di Maren Ade.

Nel mondo del cinema è finora stata interprete di diversi interessanti lavori, tra i quali possiamo citare oltre ai precedenti, la partecipazione nel film “3 Tage in Quiberon” (2018) di Emily Atef dove ha interpretato la parte di Hilde Fritsch, la migliore amica di Romy Schneider.

Nel 2009 ha lavorato con Wolfgang Murnberger per la realizzazione del film “The Bone Man” dove ha interpretato la parte di Birgit. Notevole anche il suo ruolo ne “Il nastro bianco” di Michael Haneke. Ancora, nel 2005, in “Il Profumo – Storia di un assassino” di Tom Tykwers,  ha ben interpretato la madre del protagonista. Impegnata da anni in diversi teatri tra cui il Wiener Burgtheater, il Münchner Residenztheater, il Volkstheater di Berlino e la Schauspielhaus di Amburgo, l’attrice austriaca  ha ricevuto vari riconoscimenti e risulta essere anche molto amata dal pubblico (Premio austriaco Romy).

A Bolzano Birgit Minichmayr sarà presente con due film: oltre a “Tiere”, che inaugura il festival (e per il quale saranno in sala anche il regista Greg Zglinski e il protagonista maschile Philipp Hochmair), sarà proiettato anche “Alle andreren”.

Durante la sua presenza a Bolzano, Birgit Minichmayr sarà anche insignita del Premio speciale alla carriera del festival, da parte di un/a rappresentante dell’Azienda di Soggiorno e turismo della città di Bolzano (mercoledì 11 aprile, in occasione della proiezione del film “ Alle Anderen”).

Inoltre, sempre mercoledì, alle ore 11.30 presso Museion, l’attrice sarà ospite di un dialogo con il publico,  moderato dal giornalista Heinrich Schwazer.  Pubblico e stampa sono invitati a partecipare.

Per la stampa sono possibili interviste a Birgit Minichmayr esclusivamente nell’ambito del dialogo con il pubblico, mentre per quanto concerne Philipp Hochmair e Greg Zglinsky, è possibile un appuntamento domani sera, dalle ore 18.30, prima dell‘inaugurazione del festival.

 

Il programma dettagliato del festival è consultabile online su: https://www.filmfestival.bz.it/it/programma-2018/calendario/

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28.03.2018

I cortometraggi, il  Cinema ritrovato, il programma per bambini e l’importanza dei sottotitoli

 “Corti in trasferta” al festival

 

“Poco importa se buffi, tragici o scurrili, tanto sono anche subito spariti”, così definisce i corti Michael Orth, direttore artistico del festival internazionale di corti di Landshut (Germania), curatore per BFFB   del programma di corti dell’edizione che arriva.

“Corti in trasferta” sono cento minuti di corti internazionali, presi tra gli highlights dell’edizione appena trascorsa (14 – 19 marzo 2018) del rinomato festival bavarese che negli anni si è distinto per la diffusione di questo interessante genere cinematografico. Tutti i sei cortometraggi, che provengono rispettivamente da Italia, Germania, Svizzera, Belgio e Austria,  vengono presentati in un programma di 100 minuti.

La sezione “Cinema ritrovato”: quest’anno un’analisi del cinema tedesco tra gli anni Settanta e Ottanta

Cinema ritrovato è la speciale finestra del festival, curata dal suo ideatore Martin Kaufmann,  che quest’anno si occupa del cinema tedesco tra gli anni Settanta e Ottanta e di registi come Klaus Lemke, Rudolf Thome, Roger Fritz e May Spils, visti attraverso gli occhi dei documentaristi Dominik Graf e Johannes F. Sievert.”

Il documentario  “Verfluchte Liebe deutscher Film“ è una ricerca condotta attraverso interviste e brani di film, attraverso cui i registi cercano di capire come mai il cinema di genere in Germania incontri oggi tante difficoltà. Cosa ne è della tradizione cinematografica tedesca che negli anni Settanta e Ottanta ha prodotto un genere che osava mostrare una Germania molto diversa, quella affacciatasull’abisso?

Il film per bambini/ragazzi a BFFB 20018

 

“Papa Moll”, coproduzione svizzero-tedesca per la regia di Manuel Flurin Hendry, è il film scelto per i più giovani alla prossima edizione del festival. La divertente commedia, che ha riscosso molto successo finora, racconta come in un fine settimana a casa da solo con i bambini, da Papa Moll divampa il caos. Perché, mentre Moll fa gli straordinari nella fabbrica di cioccolato, tra i suoi figli e quelli del suo capo imperversa una spietata lotta per zucchero filato, punizioni e il più famoso cane da circo del mondo…

Bolzano Film Festival Bozen investe nuovamente nei sottotitoli

 

Ricordiamo che quasi tutte le opere che vengono presentate nelle varie sezioni del festival sono in lingua originale sottotitolate o in inglese, o in tedesco o in lingua italiana.

Per le opere che sono pervenute prive di sottotitoli, ma che comunque sono state scelte come interessanti e quindi incluse nel programma, ha provveduto il festival, stanziando una parte del proprio budget, alla sottotitolazione.

Il programma dettagliato del festival è consultabile online su: https://www.filmfestival.bz.it/it/programma-2018/calendario/

22.03.2018

Local, but international artists a BFFB 2018

Sono molti, i filmmakers che fanno parte dell’odierna rassegna LOCAL ARTISTS della prossima edizione del festival, a dimostrare un legame con il Sudtirolo/Alto Adige, di arrivo o di partenza,  per i suoi protagonisti.

Lucio Rosa, artista poliedrico, veneziano d’origine, ormai naturalizzato bolzanino,grande viaggiatore ed, etnografo ha documentato con storie, film ed immagini – con oltre 150 produzioni! – i suoi viaggi avventurosi nel mondo, soprattutto in Africa. Importante testimone dei tempi, che raccontiamo attraverso il nostro festival, con quattro documentari.

“Kebra Negast – Gloria dei Re”, parte da un antico testo etiope e racconta diffusione del Cristianesimo  dalla valle del Nilo,  su cui si sono fondati stato, società e civiltà di quello che fu l‘unico regno Cristiano d‘Africa.

“Babinga, piccoli uomini della foresta”, narra dei pigmei Babinga, piccoli uomini della foresta equatoriale africana.

“Il segno sulla pietra” documenta la storia millenaria del Sahara e racconta di un alternarsi di fasi climatiche estreme e di vicende di uomini che ebbero la ventura di scegliere quella terra come loro dimora.

Infine, “Mit den Augen eines mittelalterlichen Pilgers”, porta lo spettatore dentro l‘avventura delle crociate, da cui nacquero innumerevoli itinerari: una delle vie più frequentate percorreva la val Venosta, in Alto Adige, corridoio di transito per i pellegrini che venivano dal nord della Germania, diretti a Venezia, verso la Terra Santa.

Local artists, rassegna ormai di tradizione nel programma del festival, comprende una scelta tra le più attuali produzioni di filmmakers locali, a confermare il fatto che l’Alto Adige è una terra di talenti anche in campo cinematografico.

Come Karl Prossliner che, con “Mitten im Jubiläum”, al fesival racconta due artisti sudtirolesi: il poeta Hansjörg Waldner e il pittore Hubert Scheibe e il loro ritorno nella città di Merano.

Mentre Dietmar Gamper e Linda Röhl,con “Hinter die Spiagl”, una commedia di impostazione teatrale, parlano del fantastico sogno della studentessa Ljuba in  un mondo fatto di cartone dipinto che ispira il suo amico, nonché insegnante di musica, Engelbert.

Con Otto Licha e  “Corradini “, il regista parte dagli anni Cinquanta, quando erano ben 13 i negozi di stoffe che si facevano concorrenza nel centro storico di Bolzano e oggi ne è sopravvissuto uno soltanto: Corradini.

Il regista Hannes Lang, con “Plindern” , osserva invece e documenta la quotidianità dei nonni, una vecchia coppia di contadini.

Con “Storie di terre e d’acqua: Adige Etsch”, il regista Vittorio Curzel traccia un cammino lungo le rive del fiume Adige, dalla foce, nel parco del Delta del Po, alle sorgenti nei pressi del Passo Resia, attraversando territori, paesaggi, lingue e culture diverse.

Si sposta nel novembre del 1966, la partenza del racconto di Helmut Lechthaler e Sebastian Marseiler  che con “Tage der Verwüstung”, partono da quando  mezza Italia finì sott’acqua e l’Alto Adige venne colpito da piogge e distruzione.

Gli  autori Astrid Kofler e Helmut Lechthaler , in “Rita Pernter “, tracciano il ritratto della contadina centenaria Rita Perntner di Trodena (in Alto Adige) e del suo maso “Wastlköckhof”.

Con “Herbert Pixner – Welche Volksmusik meinen Sie?“ , Barbara Weber documenta la vita del musicista Herbert Pixner, un multitalento dall indole ribelle e molto determinata.

Autore più volte presente al festival, Philipp Pamer, con il documentario  “Timmelsjoch – Wenn Grenzen verbinden” quest’ann lo spettatore lungo la strada di Passo Rombo, che collega dal 1968 l’austriaca valle di Ötz con la Val Passiria, in Alto Adige, punto di partenza di un racconto sull’importanza delle vie di comunicazione nelle Alpi e il loro significato per gli abitanti di quei luoghi.

Tornando a Bolzano, Carlo Magaletti, con “Beato Arrigo da Bolzano – Il patrono dimenticato” , parte dal Duomo della città capoluogo, dove è custodita un’imponente teca di cristallo contenente delle reliquie del Beato Arrigo da Bolzano, personaggio del 1300, uno dei “santi” più documentati dell’epoca.

La rassegna si chiude in giallo, con il corto di Lisa Maria Kerschbaumer “Der Geschichtensammler “, dove un serial killer arrestato si trova di fronte alle domande di una poliziotta fredda e determinata.

Anche questa rassegna del festival è stata possibile grazie al sostegno di istituzioni e sponsor quali la Provincia autonoma di Bolzano, la Città di Bolzano, Alperia, la Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, l’Azienda di Soggiorno di Bolzano ed Euregio.

16.03.2018

BFFB 2018: ecco le giurie e tutti  i film e documentari  in concorso

Le due giurie internazionali, ognuna composta da tre persone, che giudicheranno il miglior lungometraggio e il miglior documentario della  prossima 32esima edizione di Bolzano Film Festival Bozen sono così composte:

Premio al miglior documentario (sostenuto dalla Cassa di Risparmio di Bolzano): Klaus Schaefer (per decenni capo del FFF –  FilmFernsehFonds Bayern), Nela Märki (montaggio), Daniela Cecchin (Filmfestival della Lessinia).

Premio al miglior lungometraggio(sostenuto dalla Provincia autonoma di Bolzano): Carlos Gerstenhauer (Direttore dela sezione film del BR – Bayrischer Rundfunk ), Sarah Franzosini (giornalista di Salto.bz), Andrea Schramek (attrice e sceneggiatrice).

In totale, dal 10 al 15 aprile prossimi saranno in programma al festival circa 65 tra corti, documentari lungometraggi, non solo in concorso, ma in diverse sezuioni specifiche del festival, a creare un programma variegato e sfaccettato.

Di seguito la lista di chi si contenderà i due premi delle giurie di esperti.

 

I film in concorso:

DREI ZINNEN (Tre cime) di Jan Zabeil, regista berlinese che ambienta nelle Alpi italiane un dramma famigliare a sfondo giallo;

ES WAR EINMAL INDIANERLAND di Ilker Catak , che racconta le vicissitudini del diciassettenne Mauser;

CHI SALVERÀ LE ROSE, firmato dal regista Cesare Furesi, una delicata storia di una famiglia arcobaleno ante litteram che si troverà ad appianare attriti e incomprensioni;

A CIAMBRA, di Jonas Carpignano, storia della piccola comunità Rom nei pressi di Gioia Tauro;

L’ ANIMALE, di Katharina Mückstein, che racconta le vicessitudini della studentessa diciottenne Mati e della sua cricca di motocross;

L’ETÀ IMPERFETTA, di Ulisse Lendaro , storia della diciassettenne Camilla, che sogna di diventare ballerina;

MARIO, del regista svizzero Marcel Gisler: una storia d’amore tra calciatori professionisti;
SOMMERHÄUSER
, di Sonia Maria Kröner, che ci racconta come, nel corso dell’estate del 1976, un cortile di famiglia condiviso diventa il set di situazioni tragicomiche.

I documentari in concorso sono:

DIE FÜNFTE HIMMELSRICHTUNG, del giovane regista sudtirolese Martin Prinoth, storia familiare che parte dal 1 giugno 2009, quando un aereo passeggeri si schiantò nell’Oceano Atlantico;

MABACHER – #UNGEBROCHEN dell’austriaco Stefan Wolner, resoconto di un’appassionata testimonianza di come si possono oltrepassare i propri limiti fisici;

DAS VERSUNKENE DORF di Georg Lembergh e Hansjörg Stecher, racconto della terribile tragedia che si abbatté su Curon e Resia nel 1950 quando, a causa della costruzione della diga di Resia, i due villaggi furono sommersi dalle acque;

HAPPY WINTER di Giovanni Totaro, resoconto di un’estate, quella del 2016, sulla spiaggia di Mondello, vicino a Palermo;

LA BOTTA GROSSA di Sandro Baldoni, un documentario che racconta dei 40mila sfollati vittime del terremoto che colpì Norcia il 30 ottobre 2016;

THE POETESS di  Stefanie Brockhaus e Andi Wolf, biografia di Hissa Hilal, una poetessa e attivista quarantatreenne dell’Arabia Saudita;

WILDES HERZ di Charly Hübner e Sebastian Schulz, su una delle punkband più famose della Germania, i Feine Sahne Fischfilet;

WILLKOMMEN IN DER SCHWEIZ della regista Sabine Gisiger , documentario sui 40.000 profughi che nell’estate del 2015 riescono a varcare i confini della Svizzera e la reazione di un piccolo paesino alla situazione.

Entrambi i concorsi hanno come unico vincolo di selezione la provenienza dei lavori da uno dei seguenti Paesi dell’arco alpino: Italia, Germania, Svizzera e Austria, ​in un’alternanza tra lingua italiana e lingua tedesca tipiche del nostro territorio di confine, ​mentre non vi è un tema filo conduttore per le opere scelte.

01.03.2018

Birgit Minichmayr ospite d’onore del prossimo Bolzano Filmfestival Bozen

L’attrice austriaca, che risulta tra le più eclettiche e migliori interpreti della sua generazione, inaugura il 10 aprile, con il film “Tiere”, la 32esima edizione di BFFB.

Attrice teatrale, attrice cinematografica e cantante austriaca, vincitrice dell’Orso d’argento per la migliore attrice nel 2009 per l’intenso “Alle Anderen” di Maren Ade, Birgit Minichmayr, 41enne il prossimo 3 aprile, nel mondo del cinema è finora stata interprete di diversi interessanti lavori, tra i quali possiamo citare oltre ai precedenti, la partecipazione nel film “3 Tage in Quiberon” (2018) di Emily Atef dove ha interpretato la parte di Hilde Fritsch, la migliore amica di Romy Schneider.

Nel 2009 ha lavorato con Wolfgang Murnberger per la realizzazione del film “The Bone Man” dove ha interpretato la parte di Birgit. Notevole anche il suo ruolo ne “Il nastro bianco” di Michael Haneke. Ancora, nel 2005, in “Il Profumo – Storia di un assassino” di Tom Tykwers,  ha ben interpretato la madre del protagonista. Impegnata da anni in diversi teatri tra cui il Wiener Burgtheater, il Münchner Residenztheater, il Volkstheater di Berlino e la Schauspielhaus di Amburgo, l’attrice austriaca  ha ricevuto vari riconoscimenti e risulta essere anche molto amata dal pubblico (Premio austriaco Romy).

A Bolzano Birgit Minichmayr sarà presente con due film: oltre a “Tiere” che inaugura il festival (e per il quale saranno in sala anche il regista Greg Zglinski e il protagonista maschile Philipp Hochmair), sarà proiettato anche “Alle Anderen”. Di seguito le informazioni su entrambi i film.

Presentato nella sezione dei film di fiction dei 53.esimi Solothurner Filmtage (Giornate di Soletta), “Tiere”(Animals) di Greg Zglinski – coproduzione tra Svizzera, Austria e Polonia, è un film dalla narrazione complessa:  il continuo alternarsi di realtà parallele, con la labilità progressiva dei confini tra realtà e sogno, sanità e follia ricordano Shining e L’inquilino del terzo piano in un film che tiene sempre alto il livello della tensione e dell’inquietudine.

“Alle anderen” invece, racconta la storia di Gitti e Chris, coppia mal assortita che si è imposta di passare una vacanza in tête à tête. Scopriamo due esseri che si comportano come se ognuno di loro fosse da solo: piccoli rituali individuali, manie e desideri inappagati. L’incontro con un’altra coppia, apparentemente senza importanza, destabilizzerà il loro rapporto.

Durante la sua presenza a Bolzano, Birgit Minichmayr sarà anche insignita del Premio speciale alla carriera del festival, da parte di un/a rappresentante dell’Azienda di Soggiorno e Turismo della città di Bolzano (mercoledì 11 aprile, in occasione della proiezione del film “ Alle Anderen”), oltre che protagonista di una lettura a teatro – organizzata con la collaborazione delle Vereinigte Bühnen Bozen -, di stralci tratti da “Il diario di una signora di New York” di Dorothy Parker (il 9 aprile).

16.02.2018

Ecco i primi film e documentari in concorso al 32esimo Bolzano Film Festival Bozen. Tra loro anche diverse produzioni locali.

Mentre mancano poco meno di due mesi all’inizio della prossima edizione del festival, è  confermata la presenza, in occasione della 32esima edizione di BFFB, delle seguenti opere, con i/le rispettivi/e registe ad accompagnare i loro film/documentari in concorso a Bolzano.

E nei film e documentari in gara, come di seguito raccontati, spiccano anche diverse produzioni locali.

Iniziando dai documentari, in concorso c’è  DIE FÜNFTE HIMMELSRICHTUNG, del giovane regista sudtirolese Martin Prinoth; la storia parte dal 1 giugno 2009, quando un aereo passeggeri si schiantò nell’Oceano Atlantico: tra le 228 vittime c’era anche Georg, il cugino del regista, che stava tornando dal Brasile, dove era andato a cercare la sua vera madre. Dalla nascita infatti era cresciuto in Val Gardena, in Alto Adige, con un altro fratello adottivo, Markus. Il film, realizzato grazie al sostegno di IDM Südtirol-Alto Adige, analizza l’impatto che l’adozione ha sulle vite dei due fratelli adottivi e sulla loro ricerca della propria identità.

Un secondo documentario in gara è MABACHER – #UNGEBROCHEN dell’austriaco Stefan Wolner, dove la figura centrale è Martin Habacher, oggi famoso consulente sui social e  noto youtuber – che però, secondo una diagnosi alla nascita e poi una malattia, non avrebbe nemmeno potuto sopravvivere – viene narrata dal regista in un’appassionata testimonianza di come si possono oltrepassare i propri limiti fisici.

Ancora in concorso, per il miglior film, DREI ZINNEN (Tre cime) di Jan Zabeil, regista berlinese che ambienta nelle Alpi italiane un dramma famigliare a sfondo giallo, scaturito da quella che doveva essere una felice settimana di vacanza di una famiglia allargata. Il film, comprodotto dalla locale Miramonte Film di Andreas Pichler e Valerio B. Moser, con sostegno della IDM Alto Adige, ha aperto l’ultimo festival internazionale del cinema di Hof e vanta un cast internazionale.

L’opera prima  di Ilker Catak  ES WAR EINMAL INDIANERLAND racconta le vicissitudini del diciassettenne Mauser che, tra drammi in casa e incontri di pugilato, deve combattere contro le premonizioni di un indiano e una tempesta di proporzioni bibliche che non vuole saperne di cessare.

L’Italia arriva in concorso con Sandro Baldoni e LA BOTTA GROSSA, un documentario che racconta dei 40mila sfollati vittime del terremoto che colpì Norcia il 30 ottobre 2016. La testimonianza inizia con Baldoni, traumatizzato davanti alle macerie della sua abitazione di Campi, frazione di Norcia colpita dal sisma, un terremoto che non ha lasciato morti ma che ha trasformato gli abitanti di molti piccoli centri umbri e marchigiani in senzatetto, spesso costretti ad una “transumanza obbligata”.

Il regista sardo Cesare Furesi, con  CHI SALVERÀ LE ROSE, firma, in gara per il Premio al miglior film, una delicata storia d’amore fra due uomini anziani e un rapporto fragilissimo con la figlia di uno di loro: una famiglia arcobaleno ante litteram che si troverà ad appianare attriti e incomprensioni prima che sia troppo tardi. Nel cast Carlo Delle Piane, Caterina Murino, Lando Buzzanca, Antonio Careddu, Philippe Leroy.

Questi sono i primi sei dei 16, tra film e documentari, in gara  alla prossima edizione di BFFB, che saranno giudicati da due giurie internazionali, oltre al pubblico in sala, tra il 10 e il 15 aprile prossimi.

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19.1.2018

Anche la musica fa il film!

Per la prima volta a BFFB, un workshop sulla musica nei film.

Durante la prossima edizione di Bolzano Film festival Bozen (9 – 15 aprile 2018) avrà luogo un workshop sulla musica nei film, organizzato con la collaborazione del Conservatorio Claudio Monteverdi di Bolzano e IDM.

Tutti noi siamo a conoscenza di quanto importante sia la musica e la colonna sonora di un film. Opere com “Titanic”, oppure “Star Trek”, oppure “Il favoloso mondo di Amelie”, ma anche grandi classici come “La stangata” e mille altri, sono cartatterizzati da musica che non si può dimenticare e che ha dato un grande valore aggiunto al film. Comporre musica per i film è una professione che prende sempre più piede e che viene insegnata e studiata in molte scuole di musica.

In questi giorni, a Bolzano, c’è stato il primo workshop sulla composizione di musica nei film, organizzato dal festival BFFB, con il Conservatorio e IDM e sotto la guida esperta del professore, musicista e compositore di musica per i film, lo svedese Johan Ramström, che ha spiegato a 10 studenti e 3 uditori come si musica un film. Il passo successivo, in un secondo workshop previsto per fine febbraio, sarà la creazione della musica per 5 cortometraggi che sono stati scelti dal gruppo.

L’esperienza si concluderà con la presentazione dei lavori durante la 32esima edizione di Bolzano Film festival Bozen (10-15 aprile 2018) in un dialogo con il pubblico e in cui il professor Johan Ramström e gli studenti racconteranno agli spettatori come funziona tutto il processo di musicazione di un film e che cosa significa comporre musica per il cinema.

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REMINDER: Il progetto GIURIA STUDENTI EUREGIO verrà ripetuto nel 2018 con lo stesso scopo per cui è nato: avvicinare i ragazzi al mondo del cinema, dando loro strumenti di conoscenza dello stesso nell’atmosfera viva e piena di energia ed impulsi di un festival internazionale del cinema (10 – 15 aprile 2018).
Le candidature alla prossima giuria studenti sono aperte! Tutte informazioni su: www.filmfestival.bz.it e presso le rispettive intendenze scolastiche, che hanno già provveduto ad informare le scuole del progetto in corso anche per il 2018.

Registratevi alla newsletter FESTIVAL!
Riceverete regolarmente per e-mail tutti gli aggiornamenti e le novità sulla prossima edizione del festival, dal programma a tutti i termini di scadenza presentazione opere per i diversi concorsi e, durante la settimana del festival, avrete informazioni in tempo reale su highlights ed eventi speciali in corso. Per registrarsi basta inserire il proprio indirizzo e-mail! https://www.filmfestival.bz.it/it/newsletter/

20.12.2017

Auguri di Buon Natale da Bolzano Film Festival Bozen ed ecco le novità 2018

Cogliamo l’occasione di augurarVi Buon Natale e un felice 2018, nel quale, dal 10 al 15 aprile, si svolgerà la 32esima edizione di Bolzano Film Festival Bozen, con un giorno in più di cinema – inauguriamo già di martedì! – e una novità: il festival ha appena ottenuto la certificazione GREEN EVENT dall’Agenzia provinciale per l’ambiente per il 2018.

Un traguardo importante, iniziato lo scorso anno con la certificazione going green event, che per il 2018 si è trasformata in green event, ovvero il festival è ora una manifestazione ecosostenibile a tutti gli effetti. I punti cardine perché un evento sia considerato tale sono: l’utilizzo di prodotti ecologici, l’efficienza energetica, la corretta gestione dei rifiuti, la valorizzazione dei prodotti locali, la responsabilità sociale e la mobilità verde. Se da sempre il nostro festival si comporta in maniera eco-compatibile, ora diviene ufficialmente un evento sostenibile che non solo contribuisce a tutelare l’ambiente, ma è un vantaggio in termini di marketing anche per i partner.

Orgogliosi di questa nuova certificazione, nel frattempo stiamo lavorando alla selezione delle opere per la nuova edizione. Lo scorso 15 dicembre sono scaduti i termini per l’invio opere e ne abbiamo ricevute alcune centinaia, tra documentari e lungometraggi: ora stiamo scegliendo quelli più adatti alla prossima edizione del festival, che prevede come sempre quattro concorsi: premio al miglior film, premio al miglior documentario, premio del pubblico e premio Giuria studenti.

Per quanto invece concerne i cortometraggi, il 2018 vede un progamma speciale di corti, organizzato in collaborazione con il festival internazionale di cortometraggi di Landshut (Germania), famoso per la sua attenta selezione e divulgazione di questo interessante genere cinematografico, di cui porterà a Bolzano 100 minuti di best of dall’edizione 2018 (14-19 marzo).

Annunciamo anche che l’edizione numero 32 porrà particolare attenzione sul lavoro del cineasta Lucio Rosa, regista, documentarista, giornalista, fotografo, che vive e lavora tra Bolzano e Venezia, la sua città natale, ma il lavoro lo svolge anche lungo le “vie del mondo”, ad esempio ha vissuto con i Pigmei in Africa centrale, raccontato Papua e documentato la bellezza del Sahara. Alcuni tra i suoi più significativi lavori saranno proiettati al prossimo Bolzano Film festival Bozen.

Ricordando che sarà la Lituania il Paese ospite del prossimo aprile, nella rassegna Focus Europa, e che sarà rappresentata da una delegazione e una rassegna di film organizzata in collaborazione con il Lithuanian Film Centre di Vilnius,
…ringraziamo tutti/e voi per la collaborazione e auguriamo
Buone feste e un felice Anno Nuovo
Helene Christanell, Martin Kaufmann, Antonella Arseni, Alma Vallazza, Angelika König

14.11.2017

Parte il tour di proiezioni di “La ragazza del mondo ” di Marco Danieli, il film premiato dalla giuria studenti Euregio a BFFB 2017

L’opera “La ragazza del mondo” di Marco Danieli, vincitrice della scorsa edizione del festival come miglior film scelto dalla giuria studenti EUREGIO, verrà presentata in sala nell’ambito del progetto CINEMA E SCUOLA e in presenza dell’aiuto regista Lorenzo Caproni e dei giurati delle rispettive Regioni:

● mercoledì 29.11, alle 9.15 e alle 10.30, presso il Filmclub di Bolzano, via Dr. Streiter, 6D;
● venerdì 1.12, alle 10.00, al cinema Astra di Trento, Corso Michelangelo Buonarroti, 16;
● giovedì 30.11, alle 10.00, al Leo-Kino di Innsbruck, Anich-Straße, 36.

Sinossi: Giulia, con tutta la sua famiglia, fa parte dei Testimoni di Geova. Le regole che l’appartenenza a questo gruppo religioso le impone sono rigide e comportano una separazione nelle relazioni sentimentali con i non appartenenti alla comunità. Un giorno conosce, durante uno dei suoi impegni di proselitismo, Libero, ma viene diffidata dal continuare a frequentarlo, pena l’allontanamento dalla Chiesa. Lei decide di non arrendersi.

Note sul regista e sul film: Classe 1976, nel 2007 ha conseguito il diploma in Regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. I suoi cortometraggi sono stati presentati alla Mostra del Cinema di Venezia e al Tau Film Festival di Tel Aviv. Dal 2011 è tutor di Regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia nel corso diretto da Daniele Luchetti. “La ragazza del mondo” è il suo primo lungometraggio di finzione.

FILMOGRAFIA di Marco Danieli (una scelta): 2012 Luce propria (documentario), 2012 Le gemelle Wrestler (corto), 2012 Nessuna rete (videoclip), 2011 Post (corto), 2010 Hotel Terremoto (documentario), 2008 Il silenzio di Corviale (documentario), 2008 Ultima spiaggia (corto), 2007 I capelli della sposa (corto), 2006 Primavera (corto), 2006 La gioia degli altri (corto), 2005 Manic (corto), 2004 Amò (documentario).

Credits: CO-SCENEGGIATURA: Antonio Manca, FOTOGRAFIA: Emanuele Pasquet, MONTAGGIO: Alessio Franco, Davide Vizzini, MUSICA: Umberto Smerilli, INTERPRETI: Sara Serraiocco, Michele Riondino, Marco Leonardi, Stefania Montorsi, Pippo Delbono, Lucia Mascino.

Per i giornalisti interessati ad intervistare l’aiuto regista ed i ragazzi della giuria studenti EUREGIO vi è la possibilità di farlo dopo le suddette proiezioni e/o di prendere parte al q & a in sala. Preghiamo comunque di comunicare la richiesta a: arseni@filmfestival.bz.it
Note sulla giuria studenti EUREGIO: I ragazzi della giuria 2017, tutti studenti liceali erano: Chiara Bonoldi, Bolzano (Südtirol/Alto Adige), Elisa Leimgruber, Girlan (Südtirol/Alto Adige),
Greta Maurer, Bozen (Südtirol/Alto Adige), Davide Angeli, Trento (Trentino), Marco Filippo, Trento (Trentino), Giona Vettori, Trento (Trentino), Vanessa Egger, Kaprun (Salzburg), Greta Longariva, Innsbruck (Tirol), Irene Mallaun, See (Tirol). Hanno scelto la loro opera preferita, che accompagnano in sala e presentano nei rispettivi paesi, raccontando la loro esperienza.
Per la seconda volta nella sua storia, la passata edizione di Bolzano Film Festival Bozen ha avuto una giuria di studenti. Oltre alle due giurie di esperti internazionali chiamati a premiare documentari e lungometraggi e oltre alla giuria popolare costituita dal pubblico in sala, il festival – che ad aprile 2017 ha festeggiato il suo trentunesimo compleanno – si è arricchito della collaborazione di 9 studenti del liceo chiamati a giudicare il migliore tra 5-6 film e documentari scelti apposta per loro dal team del festival. Il loro lavoro è stato accompagnato da due tutor esperti di cinema ed il film premiato è entrato nell’attuale programma scolastico KINO & SCHULE, che prevede appunto la presentazione in varie scuole in presenza del/della regista in sala, con la moderazione in sala a carico dei ragazzi stessi.
Durante il festival i ragazzi hanno anche preso parte ad un workshop con due referenti esperti in cinema, Arnold Schnötzinger, critico cinematografico di Ö1 (Radio Österreich 1) e Werther Ceccon, insegnante e membro del gruppo di lavoro KINO & SCHULE, che hanno trasmesso loro i criteri base per la valutazione di un film, il linguaggio cinematografico, i diversi modi di scrittura di una recensione, i diversi generi cinematografici e come si comunica in e di un film, ovvero contesto mediale e terminologia appropriata.
Il progetto, fortemente voluto dal team del festival e che gode del prezioso sostegno dell’EUREGIO e delle intendenze scolastiche dei Paesi membri, verrà ripetuto nel 2018 con lo stesso scopo per cui è nato: avvicinare i ragazzi al mondo del cinema, dando loro strumenti di conoscenza dello stesso nell’atmosfera viva e piena di energia ed impulsi di un festival internazionale del cinema (10 – 15 aprile 2018).
Le candidature alla prossima giuria studenti sono aperte! Tutte informazioni su: www.filmfestival.bz.it e presso le rispettive intendenze scolastiche, che hanno già provveduto ad informare le scuole del progetto in corso anche per il 2018.

Registratevi alla newsletter FESTIVAL!
Riceverete regolarmente per e-mail tutti gli aggiornamenti e le novità sulla prossima edizione del festival, dal programma a tutti i termini di scadenza presentazione opere per i diversi concorsi e, durante la settimana del festival, avrete informazioni in tempo reale su highlights ed eventi speciali in corso. Per registrarsi basta inserire il proprio indirizzo e-mail! https://www.filmfestival.bz.it/it/newsletter/

08.11.2017

È LA LITUANIA IL PAESE OSPITE DI BOLZANO FILM FESTIVAL BOZEN 2018

La prossima edizione del festival (10 – 15 aprile 2018) si appresta, dopo avere ospitato Slovenia e Lussemburgo, a ricevere a Bolzano una delegazione dei più significativi ospiti del mondo cinematografico lituano. A rappresentare la Lituania, oltre agli ospiti con cui verrà organizzato un incontro aperto al pubblico, ci sarà una rassegna di film organizzata in collaborazione con il Lithuanian Film Centre di Vilnius. Nel 2018, per la sua 32esima edizione, sarà la terza volta che il festival avrà un focus sulla cinematografia di un altro paese europeo, un highlight nel programma che è stato particolarmente apprezzato lo scorso anno.

Ricordiamo di seguito i termini per l’invio opere e per iscriversi al workshop FINAL TOUCH#3 della prossima edizione del festival.

TERMINE PER L’INVIO DI LUNGOMETRAGGI E/O DOCUMENTARI

Il 15 dicembre 2017 scade il termine per inviare la propria opera (lungometraggio o documentario) alla 32esima edizione di BOLZANO FILM FESTIVAL BOZEN, che si svolgerà dal 10 al 15 aprile 2018 e che – per la prima volta nella sua storia- inizierà un giorno prima, inaugurando di martedì, in modo da dare più spazio ai numerosi film ed eventi del programma 2018.

Ricordiamo che verranno ammessi nel programma lungometraggi che hanno la durata minima di 75 minuti e documentari con durata minima di 55 minuti e che le opere devono essere state prodotte nel corso del 2017 e nei seguenti Paesi: Italia, Germania, Svizzera e Austria, mentre le opere inviate al festival da filmmakers provenienti e/o residenti in Alto Adige non sottostanno a limitazioni di durata.

Tutte le informazioni sull’invio delle opere sono consultabili su: https://www.filmfestival.bz.it/it/edizione-2018/accredito-film/ammissioni-film/https://www.filmfestival.bz.it/it/edizione-2018/accredito-film/ammissioni-film/

TERMINE PER L’ISCRIZIONE A FINAL TOUCH#3: INTENSE FEEDBACK FROM EXPERTS

Il 18 dicembre 2017 è invece l’ultima chance per i filmmakers per iscriversi a FINAL TOUCH#3: INTENSE FEEDBACK FROM EXPERTS, l’offerta settoriale di altissimo livello che ha l’obiettivo di sostenere giovani filmmakers nel perfezionamento dei rispettivi film e documentari per il cinema.
Il progetto, organizzato da Bolzano Film Festival Bozen insieme alla IDM – Film Commission dell’Alto Adige, offre ai giovani filmmakers la chance di dare un ultimo tocco al proprio progetto nel corso di un colloquio confidenziale con un team interdisciplinare di esperti e di discutere i parametri individuali per far esordire con successo il proprio film. Gli esperti ad offrire la loro consulenza durante i workshop 2018 sono: Nikolaj Nikitin e Sergio Fant (settore Filmfestival), Evi Romen (settore montaggio), Catia Rossi (settore distribuzione), Angela Reedwisch (settore postproduzione), Birgit Oberkofler (settore fondi di finanziamento).

Abbiamo anche il piacere di comunicare che, alla novità della passata edizione 2017, ovvero l’assegnazione del FINAL TOUCH ARRI Media post-production prize ad un progetto che ha colpito in modo particolare gli esperti (del valore di EURO 5.000), nel 2018 si aggiunge il premio TRUE COLOURS International Distribution Prize, un aiuto ai giovani filmmakers che consiste in servizi per la distribuzione internazionale della loro opera.

Tutte le informazioni su: https://www.filmfestival.bz.it/it/edizione-2018/accredito-film/ammissione-final-touch/https://www.filmfestival.bz.it/it/edizione-2018/accredito-film/ammissione-final-touch/

12.4.2017

Bolzano Film Festival Bozen 2017: la 31esima edizione ha confermato i numeri dello scorso anno con alcune novità

L’edizione appena conclusa del festival ha fatto registrare oltre 4000 presenze con alcune novità, una delle quali è sicuramente rappresentata dal fatto che i principali premi sono stati vinti da giovani registe donne e alla loro opera prima. DAS UNMÖGLICHE BILD di Sandra Wollner ha conquistato la giuria composta da Daniele Ciprì, Noni Lickleder e David Wegmüller che ha deciso di premiarla per il miglio film, mentre HAPPY della regista Carolin Genreith ha convinto i giurati Luca Ragazzi, Georg Tschurtschenthaler e Barbara Winkler, che le hanno assegnato il premio al miglior documentario. E un’altra giovane donna, la regista di THE GOOD INTENTIONS, Beatrice Segolini, ex studentessa della scuola di cinema Zelig di Bolzano, ha ottenuto una menzione speciale dalla giuria per il suo documentario.

Le opere prime spiccano anche negli altri premi: il pubblico in sala, con il suo voto per il film Geschwister di Markus Mörth, ha premiato un giovane cineasta tedesco, mentre la giuria studenti EUREGIO, con il suo premio a La ragazza del mondo di Marco Danieli, ha ricelebrato con la sua scelta un regista che in Italia ha appena vinto il David di Donatello come miglior regista esordiante.

Al festival sono anche aumentate le presenze locali: i filmmakers del territorio, che hanno presentato le loro ultime opere nella sezione LOCAL ARTISTS del festival, hanno registrato il tutto esaurito quasi a tuttel le proiezioni, tanto che sono state organizzate proiezioni aggiuntive di alcuni film, su forte pressione di pubblico e addetti ai lavori. Inoltre, è stata registrata la forte partecipazione a tutte le rassegne del festival da parte degli studenti della scuola di documentario, cinema e nuovi media, Zelig, di Bolzano.

Sale esaurite, nonostante il bel tempo anche nella giornata conclusiva del festival, domenica 9 aprile, dove lo spettacolo delle 16.00 del film per ragazzi Amelie rennt (girato in Alto Adige e appena premiato con una menzione speciale nella sezione generation Kplus dell’ultima Berlinale), ha visto la sala piena tra l’entusiasmo dei giovanissimi spettatori presenti.

Da segnalare anche la massiccia presenza della stampa sia locale che straniera al festival: l’ospite d’onore Michele Placido compare più volte sia sulla stampa scritta che alla televisone tedesca, austriaca e svizzera, oltre che in quella italiana ed è stato seguito con particolare attenzione dai fan tedeschi che non hanno mai dimenticato il suo ruolo nella Piovra.

La prossima edizione di Bolzano Film festival Bozen si svolgerà dall’11 al 15 aprile 2018.

8.4.2017

I vincitori della 31esima edizione di BOLZANO FILM FESTIVAL BOZEN 2017

Premio Provincia autonoma di Bolzano al miglior lungometraggio
La giuria internazionale composta da Daniele Ciprì, Noni Lickleder e David Wegmüller ha deciso di premiare:
DAS UNMÖGLICHE BILD di Sandra Wollner come miglior film e di attribuire una menzione speciale a KATER di Händl Klaus.
Di seguito le motivazioni della giuria:
Il premio per il miglior film va a DAS UNMÖGLICHE BILD di Sandra Wollner.

Raccontando con un linguaggio che appartiene a tutti noi, cioè la memoria e l’immaginario, e facendo anche una riflessione su come filmare una storia, il film premiato ci ha colpito in un modo particolare, facendoci anche riflettere. Come giurati, teniamo a citare questi tre frasi che si ritrovano alla fine del film:
«Forse immaginare qualcosa
 è come ricordarselo.
Solo con le immagini
 non si registra niente.
La memoria è così inaffidabile
 che potrebbe anche essere il futuro.»

Una menzione speciale della giuria va al film KATER di Händl Klaus: per l’osservazione del sentimento della fiducia e di ciò che accade quando questo sentimento viene tradito.

Premio Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano al miglior documentario
La giuria internazionale composta da Luca Ragazzi, Georg Tschurtschenthaler e Barbara Winkler ha deciso di premiare HAPPY della regista Carolin Genreith come miglior documentario e di attribuire una menzione speciale a “THE GOOD INTENTIONS di Beatrice Segolini e Maximilian Schlehuber.

Di seguito le motivazioni della giuria:
Per la capacità di compiere un viaggio che è al tempo stesso, conoscenza di una cultura diversa e cambiamento di un punto di vista, non solo di protagonisti ma anche del pubblico, sorretto da una forte onestà intellettuale, e un raffinato gusto estetico, la giuria assegna il primo premio per il miglior documentario al film HAPPY di Carolin Genreith
La giuria assegna una menzione speciale al film The Good Intentions di Beatrice Segolini e Maximilian Schlehuber: Uno sguardo lucido e spietato all’interno di una costellazione familiare di cinque persone dove si discute molto e si fuma anche di più, che grazie al film comincia a sgretolarsi e ad innescare un cambiamento.

Premio del pubblico Città di Bolzano
Il pubblico in sala ha votato per: Die Geschwister di Markus Mörth
Premio giuria studenti Euregio (Tirolo, Alto Adige e Trentino)
Il film vincitore assegnato dalla giuria studenti, composta da:
Chiara Bonoldi, Bolzano (Südtirol/Alto Adige), Elisa Leimgruber, Girlan (Südtirol/Alto Adige),
Greta Maurer, Bozen (Südtirol/Alto Adige), Davide Angeli, Trento (Trentino), Marco Filippo, Trento (Trentino), Giona Vettori, Trento (Trentino), Vanessa Egger, Kaprun (Salzburg), Greta Longariva, Innsbruck (Tirol), Irene Mallaun, See (Tirol) e seguita dai tutor esperti Arnold Schnötzinger e Werther Ceccon è:

“La ragazza del mondo“ di Marco Danieli.
Di seguito le motivazioni della giuria:
La nostra scelta premia un film che ci ha particolarmente coinvolti e che allo stesso tempo ha messo in atto un processo di consapevolezza che ci ha fatto riflettere. Un film che si batte per la libertà, la passione e i sentimenti autentici in contrapposizione ad una vita caratterizzata dalle ristrettezze di una esistenza quasi esclusivamente religiosa e da forti condizionamenti familiari. Un film contraddistinto da una narrazione profonda, da una convincente prova degli attori e da un alto grado di coinvolgimento emotivo con i dissidi interiori dei protagonisti. Per questo la scelta della Giuria giovanile dell’Euregio va al film “La ragazza del mondo“ di Marco Danieli.

Il film premiato rientrerà poi nel futuro programma scolastico KINO & SCHULE e sarà presentato in varie scuole di Bolzano, Innsbruck e Trento in presenza del/della regista, con la moderazione in sala fatta dei ragazzi stessi.

I film vincitori verranno proiettati domenica 9 aprile 2016 con i seguenti orari:
ore 15.30 Uhr, Capitol 2
Premio Fondazione Cassa di Risparmio
HAPPY di Carolin Genreith

ore 18.00 Uhr, Teatro Cinema Rainerum
Premio giuria studenti Euregio
LA RAGAZZA DEL MONDO di Marco Danieli

ore 20.00 Uhr, Teatro Cinema Rainerum
Premio Provincia di Bolzano
DAS UNMÖGLICHE BILD di Sandra Wollner

ore 18.00 Uhr, Capitol 1
Premio del pubblico Città di Bolzano
DIE GESCHWISTER di Markus Mörth

……e ancora la prossima settimana lunedì martedì, mercoledì (Capitol1, Capitol 2, Club 3) : www.filmclub.it

4.4.2017

Bolzano Film Festival Bozen: domani si parte!

Internazionale, ma unico nel suo dialogo privilegiato tra il Nord e il Sud, tra tedesco ed italiano, Bolzano Film festival Bozen si appresta da domani a regalare 5 giornate speciali per la prossima edizione, prevista dal 5 al 9 aprile 2017, con circa 60 tra documentari, lungo-e cortometraggi, numerosi ospiti internazionali, un ricco programma di contorno e Michele Placido ospite d’onore.

Il film lussemburghese Rusty Boys, del regista Andy Bausch, è il film d’apertura della 31esima edizione festival. Oggi, mercoledì 5 aprile, l’ultimo lavoro del regista che con il precedente “Le Club des Chômeurs“ (2001) che ha avuto il maggior incasso della storia del cinema del suo paese, inaugurerà le 5 giornate del festival del cinema a Bolzano. Il regista è presente in sala.
Il film è una intelligente commedia che racconta di Fons, Lull, Nuckes und Jängi, quattro arzilli vecchietti che proprio non ne vogliono sapere di finire in una casa di riposo. Cosa fare allora? Ma certo: fondare una comune! Nel suo undicesimo film, il regista lussemburghese Andy Bausch ci racconta tra gag e risate, il miglior modo di affrontare la vecchiaia.

Prima del film verrà proiettato il cortometraggio, Mr Hublot, di Laurent Witz e Alexandre Espigares, che nel 2014 ha vinto l’Oscar come miglior corto d’animazione. Il film racconta la vita del signor Hublot, che vive in un mondo dove i personaggi sono realizzati in parte di parti meccaniche ed è un personaggio introverso, eccentrico e con un disturbo ossessivo-compulsivo. La sua soluzione: non mettere piede fuori dal suo appartamento! Ma l’arrivo del cane robot Pet però trasformerà la sua vita: dovrà condividere la sua casa con un compagno molto invasivo.

Rendiamo noti anche i nomi dei filmmakers scelti per partecipare al progetto i FINAL TOUCH #2: INTENSE FEEDBACK FROM EXPERTS, l’offerta settoriale di altissimo livello che ha l’obiettivo di sostenere giovani filmmakers nel perfezionamento dei rispettivi film e documentari per il cinema.
Il progetto, organizzato dalla Film Commision dell’Alto Adige e Bolzano Film Festival Bozen offre ai giovani filmmaker la chance di dare un ultimo tocco al proprio progetto nel corso di un colloquio confidenziale con un team interdisciplinare di esperti e di discutere i parametri individuali per far esordire con successo il proprio film. Gli esperti ad offrire la loro consulenza durante i workshop 2017 sono: Nikolaj Nikitin (settore Filmfestival), Evi Romen (settore montaggio), Catia Rossi (settore distribuzione), Josef Reidinger (settore postproduzione), Gabriele Röthemeyer e Christiana Wertz (settore fondi di finanziamento). La novità del 2017 è l’assegnazione del FINAL TOUCH ARRI Media post-production prize ad un progetto che ha colpito in modo particolare gli esperti. Il premio include servizi di postproduzione pari a EURO 5.000 presso la ARRI Media (Monaco).
I partecipanti all’offerta formativa di questa edizione del festival sono:

– Beatrice Dina con “The Barefoot shoemaker“ (Modena)
– Sarah Trevisol con “Gods for a week“ (Bolzano)
– Andreas Wolf, Stefanie Brockhaus con “Behind the Veil“ (Monaco)

24.3.2017

Giovanti talenti, opere prime e un programma speciale per i bambini/ragazzi a BFFB 2017

Tra i filmmakers che presentano le loro opere alla prossima edizione del festival spiccano quest’anno i giovani, tra cui molte donne registe. Inoltre ci sono in programma anche numerose opere prime che spaziano in tutte le sezioni del festival, non solo tra i film e documentari scelti per i diversi concorsi.

Nel concorso per il miglior documentario, i film Happy di Carolin Genreith e Saro di Enrico Maria Artale (entrambi i filmmakers sono classe 1984) e The good intentions dell’ex studentessa ZeLIG (e primo film ZeLIG in concorso nella storia di BFFB) Beatrice Segolini e di Maximilian Schlehuber (entrambi classe 1991), non sono legati solamente dalla giovane età dei loro registi, ma anche dai temi scelti: tutti si occupano di rapporti familiari, in particolare con il padre.

Diverse opere prime sono anche presenti nel concorso al miglior lungometraggio, come ad esempio Das unmögliche Bild dell’austriaca Sandra Wollner (classe 1983), oppure Die Einsiedler del nativo bolzanino Ronny Trocker (classe 1978), e ancora I figli della notte di Andrea de Sica (classe 1981), che è anche uno dei 6 film presenti nella sezione Made in südtirol, che accorpa quei film girati in parte sul territorio con il sostegno della IDM Südtirol Alto Adige.

Molti i giovani presenti anche nelle altre sezioni del festival, come adesempio in Local artists, dove troviamo il noir Im Nesseltal di Philipp P. Pamer (classe 1985), Bar Mario di Stefano Lisci (classe 1984), Brennero/Brenner di Julia Gutweniger e Florian Kofler (nati rispettivamente nel 1988 e nel 1986), Thank you George di Jasmin Mairhoher (classe 1989) e Quellmalz di Mike Ramsauer (classe 1981), che ha concorso e poi è stato scelto per partecipare – in fase di lavorazione finale – al progetto FINAL TOUCH#1 organizzato in collaborazione di IDM Südtirol-Alto Adige e che verrà presentato venerdì 7 aprile alle ore 20.00 in anteprima al Capitol 2.

Tutti i sopracitati filmmakers sono ospiti del festival ed alcuni di loro (Sandra Wollner, Ronny Trocker, Mike Ramsauer, Beatrice Segolini e Maximilian Schlehuber) parteciperanno al Salto Talk: giovani registi al festival: il debutto, un incontro moderato dal giornalista Martin Hanni, che avrà luogo venerdì 7 aprile dalle ore 11.00, nel foyer del cinema Capitol a Bolzano e a cui tutti7e sono invitati a partecipare.

I film per bambini/ragazzi a BFFB 20017

Saranno non uno come era di tradizione, ma due, i film per i bambini alla prossima edizione del festival: uno verrà presentato in lingua tedesca e uno in lingua italiana, sottotitolato in inglese, cui si aggiunge quest’anno anche un cortometraggio per i ragazzi.

Si tratta de La canzone del mare (animazione, Irlanda, Belgio, Danimarca, Lussemburgo, Francia 2014, 93 min., italiano / sottotilato in inglese) del pluripremiato regista irlandese Tomm Moore. Nato a Newry, Irlanda del Nord, nel 1977, Moore ha studiato animazione al Ballyfermot College di Dublino. Ha co-fondato lo studio di animazione Cartoon Saloon e ha scritto, prodotto, animato e diretto cortometraggi e spot pubblicitari. “The Secret of Kells” nel 2010 e “La canzone del mare” nel 2015, sono stati nominato all’Oscar per il Miglior film d’Animazione.
Il film si svolge in un’isola sulla costa dell’Irlanda, dove il piccolo Ben cova risentimento per la sorella minore Saoirse, la cui nascita avrebbe (per quel che ne sa) posto fine alla vita dell’adorata mamma. Il babbo Conor, devastato dal dolore, teme soprattutto una cosa: che la piccola abbracci il destino di sua madre, che come lei era una selkie, cioè una mistica creatura del mare in grado di trasformarsi in foca. Ben comincerà a guardare la sorella in modo diverso, mentre per Saoirse si apriranno le porte di una missione epica… La musica del film è della famosa band irlandese Kila.

Secondo film per ragazzi in programma è Amelie rennt coproduzione italo-tedesca del regista tedesco Tobias Wiemann (2017, 97 min.). Il film, in concorso e premiato a Generation Kplus della 67. Berlinale, sezione che ospita solitamente opere cinematografiche legate al mondo dei bambini e dei ragazzi, è stato girato anche in Alto Adige tra l’Alpe di Siusi e la Valle Aurina la scorsa estate e racconta l’incontro magico tra una ragazzina di città e un ragazzo di montagna. Protagonisti sono la giovane Mia Kasalo e l’attore altoatesino Samuel Girardi, insieme a Susanne Bormann, Denis Moschitto e Jasmin Tabatabai. Menzione speciale a Berlino con la seguente motivazione: “il film, con umorismo e dialoghi pieni di ritmo, descrive la nascita di un’amicizia speciale tra due personaggi affascinanti”

Inoltre verrà poiettato al festival il corto Superheroes di Volker Petters (Germania, 16 min., in lingua tedesca) che racconta le vicessitudini di Phil, che è davvero piccolo per la sua età e per questo viene sempre provocato da Samuel e dai bulletti della sua compagnia. Quando Jo la lesbica, più grande di loro, corre in aiuto di Phil, a Samuel non va bene per niente. Ma Jo e Phil non sono gli unici ad essere diversi e isolati dagli altri

22.3.2017

Uno sguardo ad alcune sezioni del prossimo BFFB

Di seguito uno sguardo all’interno di alcune delle numerose sezioni della prossima edizione del festival. Si tratta di rassegne riguardanti sia i lavori recenti di vari artisti locali, sia di quelli di cineasti locali e internazionali che hanno girato le loro opere sul territorio.

Rassegna Miramonte Film

Quest’anno l’highlight della produzione locale è rappresentato dalla celebrazione al festival della casa di produzione bolzanina Miramonte Film, che sviluppa e realizza film documentari e altri prodotti audiovisivi per il cinema e la TV sia in ambito locale che europeo.
I formati spaziano dal documentario di grande impegno creativo alle serie TV ed a lavori su commissione per privati ed enti pubblici. I punti chiave dell‘impegno di Miramonte Film stanno nella ricerca di uno specifico linguaggio filmico ed una forma innovativa per ogni singolo progetto. Miramonte Film opera in una rete di collaboratori e professionisti sparsi in tutta Europa. Molti progetti sono stati realizzati e finanziati in un contesto di coproduzione europea. Miramonte Film è stata fondata da Andreas Pichler e Valerio B. Moser che hanno voluto mostrare in questa occasione all’interno del festival una scelta dei loro primi e forse meno conosciuti lavori, che sono Send me a postcard (cortomentraggio, 1999), Alles was ich brauch. Leben zwischen 15 und 18 Jahren (documentario, 2002), Franco D’Andrea – Jazz Pianist (Documentario, 2006), Sarner Ski – Erste Südtiroler Skifabrik der Welt (documentario, 2008), Der Pfad des Kriegers (documnetario 2008), tutti per la regia di Andreas Pichler e inoltre il documentario Unda Radio, per la regia di Federico Campana e Cornelia Schöpf.

Presso il nuovo infopoint della 31 esima edizione del festival (Bolzano, Via dei Bottai nr. 23a) sarà inoltre allestita una mostra con materiale d’archivio della casa di produzione Miramonte Film.

Rassegna Local artists

Rassegna ormai di tradizione nel programma del festival, comprende una scelta tra le più attuali produzioni di filmmakers locali, a confermare il fatto che l’Alto Adige è una terra di talenti anche in campo cinematografico. Quest’anno, in occasione dei 20 anni dalla morte della scrittrice sudtirolese Anita Pichler, presentiamo „Anita Pichler. Ich will einfach erzählen“ documentario di Evi Oberkofler e Edith Eisenstecken (2002) sulla vita e le opere della prima scrittrice sudtirolese del dopoguerra la cui fama varcò i confini della terra natia.

Nella sezione sono presenti inoltre, il documentario A second birthday di Georg M. Zeller, toccante racconto della storia di Misha, il figlio del regista, affetto da fibrosi cistica; il documentario T.Raum – Una concreta utopia, di Mauro Podini, su una particolare compagnia teatrale, il thriller psicologico Im Nesseltal di Philipp J. Pamer, il documentario Bar Mario di Stefano Lisci, sullo storico e particolare bar bolzanino a forma di nave, Brennero/Brenner documentario sul confine di Julia Gutweniger, Florian Kofler, Gewähltes Glück, delicato documentario di Günther Haller sulla quotidianità di un contadino, Thank you George, documentario di Jasmin Mairhofer e Armin Widmann, sul musicista country George McAnthony.

Altro importante punto del programma local artists è rappresentato dalla proiezione del film Quellmalz di Mike Ramsauer: l’opera ha concorso e poi è stata scelta per partecipare – in fase di lavorazione finale – al progetto Final Touch #1 organizzato in collaborazione di IDM Südtirol-Alto Adige. Durante la scorsa edizione di BFFB, un team interdisciplinare di esperti ha aiutato il regista nel perfezionamento del film, che ora, finito, esordisce nel programma del festival. Il documetario racconta del dottor Alfred Quellmalz, un esperto di musica assoldato dalle SS per girare attraverso la Germania nazista e registrare le canzoni popolari sul magnetofono e del suo arrivo in Alto Adige.

Rassegna Made in Südtirol

L’Alto Adige come location cinematografica è alla base di questa rassegna, che quest’anno comprende una scelta di 6 film internazionali girati in parte sul territorio – con il sostegno del fondo di IDM Südtirol/Alto Adige – e che hanno visto la collaborazione di varie maestranze locali.

Due dei film di MADE IN SÜDTIROL, I figli della notte e Die Einsiedler sono stati inseriti nel concorso miglior lungometraggio, mentre la magica storia di Amelie rennt, che fa parte della selezione film per i giovani, è stata appena presentata e premiata in anteprima mondiale all’ultima Berlinale.

Nella rassegna saranno inoltre al festival il noir svizzero Il nido di Klaudia Reynicke, la coproduzione Die Nacht der 1000 Stunden, per la regia di Virgil Widrich, intricata storia di una famiglia e Monte di Amir Naderi, dura storia di vita contadina ambientata in un villaggio semi-abbandonato ai piedi di una montagna.

Il programma dettagliato del festival sarà online a partire dal 25 marzo 2017.
La conferenza stampa di presentazione della 31esima edizione di BOLZANO FILM FESTIVAL BOZEN si terrà martedì, 28 marzo 2017, alle ore 11.00, nella sala 2 del Filmclub di via Dr. Streiter 6, a Bolzano.

17.3.2017

Michele Placido ospite d’onore con premio alla carriera alla prossima edizione di Bolzano Film Festival Bozen

L’attore, regista e sceneggiatore italiano Michele Placido (Ascoli Satriano, 19 maggio 1946), a livello internazionale conosciuto per il ruolo del commissario di Polizia Corrado Cattani, interpretato nelle prime quattro stagioni della celebre serie televisiva La piovra, sarà l’ospite d’onore alla prossima edizione del festival del cinema di Bolzano.
Placido, che vinto l’Orso d’argento per il miglior attore al Festival di Berlino per Ernesto di Salvatore Samperi e diversi David di Donatello, dopo essere stato diretto dai più impegnati registi italiani, da Bellocchio a Montaldo, Rosi, i Taviani, Amelio e Ferreri, è comparso anche in commedie brillanti, come Il caimano di Nanni Moretti.

A Bolzano FilmFestival Bozen 2017 verranno proiettati due dei suoi film da regista, 7 MINUTI (lungometraggio, Italia 2016, 88 min.) e LA SCELTA (lungometraggio, Italia 2015, 86 min.), entrambi in italiano con sottotitoli in inglese.

SINOSSI 7 MINUTI: I proprietari di un’azienda tessile italiana cedono la maggioranza a una multinazionale. Sembra che non siano previsti licenziamenti, operaie e impiegate possono tirare un sospiro di sollievo. Ma c’è una clausola nell’accordo che la nuova proprietà vuole far firmare al Consiglio di fabbrica. Undici donne dovranno decidere per sé e in rappresentanza di tutta la fabbrica se accettare la richiesta dell’azienda. Il dibattito si accende in un caleidoscopio di vite diversi e pulsanti di donne, madri, figlie. Da una storia vera.
Il film verrà proiettato il giorno 7 aprile 2017, alle ore 21.15 al CAPITOL 1, in presenza del regista, che riceverà anche i premio del festival alla sua carriera.

SINOSSI LA SCELTA: Quella di Laura e Giorgio potrebbe essere una storia di normale felicità quotidiana, se solo una violenza improvvisa non ne sconvolgesse l’equilibrio, portando alla luce le loro diversità caratteriali. Quando, poi, Laura scopre di essere incinta, il dubbio sulla paternità del bambino mette alla prova il loro amore, costringendo i due coniugi ad affrontare ogni paura e a fare una scelta.
Il film verrà proiettato il giorno 6 aprile 2017, alle ore 20.30 al TEATRO CINEMA RAINERUM.

FILMOGRAFIA DI MICHELE PLACIDO (come regista): 2016 7 minuti, 2015 La scelta, 2012 Il cecchino, 2010 Vallanzasca – Gli angeli del male, 2009 Il grande sogno, 2005 Romanzo criminale, 2004 Ovunque sei, 2002 Un viaggio chiamato amore, 1998 Del perduto amore, 1995 Un eroe borghese, 1992 Le amiche del cuore, 1990 Pummarò

DIALOGO CON MICHELE PLACIDO: il giorno 7 aprile, alle ore 17.00, presso l’ACADEMY Cassa di Risparmio di Bolzano, in Via Cassa di Risparmio, 16, si terrà un incontro con il regista a cui pubblico e stampa sono invitati a partecipare.

NOMINATI I 6 GIURATI DELLE DUE GIURUIE INTERNAZIONALI DEL FESTIVAL

Nella giuria che valuterà il miglior lungometraggio, Premio Provincia Autonoma di Bolzano, siederanno: Daniele Ciprì, Noni Lickleder e David Wegmüller.
Saranno invece Luca Ragazzi, Georg Tschurtschenthaler e Barbara Winkler a scegliere il miglior documentario tra quelli in consorso al festival , cui attribuiranno il Premio Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano.

SCELTI I ANCHE I 9 MEMBRI DELLA GIURIA STUDENTI EUREGIO del festival

Cogliamo anche l’occasione di comunicare che, mentre i preparativi del festival procedono, sono stati scelti i 9 membri (e i film per loro) della giuria studenti Euregio 2017.
Tra tutti i film e documentari in concorso, 5 opere verranno giudicate da una giuria composta da ragazzi di 17 anni. Le opere sono state selezionate perché ritenute adatte all’età dei/lle ragazzi/e e sono: Geschwister di Markus Mörth; I figli della notte di Andrea de Sica; La ragazza del mondo di Marco Danieli; Unten di Djordje Čenić e Herrmann Peseckas e Café Waldluft di Matthias Koßmehl.

I ragazzi che sono stati ammessi a partecipare alla GIURIA STUDENTI EUREGIO 2017 sono 9: tre provengono da scuole superiori del Tirolo, 3 dal Trentino e 3 dall’Alto Adige e sono:
Chiara Bonoldi, Bolzano (Alto Adige), 4. classe del Liceo Linguistico Carducci, Bolzano
Elisa Leimgruber, Girlan (Alto Adige), 5. classe del Liceo Maria Huber, Bolzano
Greta Maurer, Bolzano (Alto Adige), 4. classe Liceo Walther von der Vogelweide, Bolzano
Davide Angeli, Trento (Trentino), 4a classe Liceo Linguistico Sophie Scholl, Trento
Niccoló Fuiano, Trento (Trentino), 4a classe Liceo Linguistico Sophie Scholl, Trento
Giona Vettori, Trento (Trentino), 4a classe ITA San Michele all’Adige
Vanessa Egger, Kaprun (Salisburgo), Medienkolleg Innsbruck
Greta Longariva, Innsbruck (Tirolo), Medienkolleg Innsbruck
Irene Mallaun, See (Tirolo), Medienkolleg Innsbruck

I ragazzi sceglierannola loro opera preferita accompagnati nel percorso da due tutor, Arnold Schnötzinger e Werther Ceccon. Il film vincitore farà poi un tour autunnale nelle tre Regioni dove verrà proiettato in presenza dei ragazzi-giurati e del/lla regista.
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9.3.2017

Focus Europa: il cinema del Lussemburgo a BFFB 2017Focus Europa: un Paese europeo ospite del festival si conferma anche per il 2017 come punto fermo nel programma e se il 2016 è stato l’anno della Slovenia, quest’anno è quello del Lussenburgo, del quale, durante le cinque giornate di festival, verrà mostrato il meglio della produzione cinematografica recente e raccontata la storia, attraverso gli ospiti presenti a Bolzano.La scelta dei sei film in programma e degli ospiti è stata realizzata in collaborazione con il Film Fund Luxembourg.
Uno dei film lussemburghesiRusty Boys, del regista Andy Bausch, sarà anche il film d’aperturadel festival.

Infatti mercoledì 5 aprile prossimo, l’ultimo lavoro del regista che con il precedente “ Le Club des Chômeurs“ (2001) ha avuto il maggior incasso della storia del cinema del suo paese, inaugurerà le 5 giornate di cinema a Bolzano. Il film è una intelligente commedia che racconta di Fons, Lull, Nuckes und Jängi, quattro arzilli vecchietti che prrrpio non ne vogliono sapere di finire in una casa di riposo. Cosa fare allora? Ma certo:  fondare una comune! Nel suo undicesimo film, il regista lussemburghese  Andy Bausch ci racconta tra gag e risate, il miglior modo di affrontare la vecchiaia.

Secondo film lussemburghese in programma è il documentario Foreign Affairsdi Pasha Rafyi e racconta la vita di Jean Asselborn, il  Ministro degli esteri del piccolo Lussemburgo, che con il suo lavoro quotidiano vuole affermarne la posizione nel mondo. Il regista, originario di Teheran, dopo essere emigrato in Lussemburgo, ora vive e lavora a Vienna. Foreign Affairs è il suo primo lungometraggio.Si ritorna nel Lussemburgo del 1945 con Eng nei Zäit, il terzo film in programma, in cui il regista Christophe Wagner porta sullo schermo la storia di Jules, che torna a casa dopo avere combattuto contro i nazisti con la resistenza francese. In un paese distrutto da quattro anni di guerra, cercherà di riscostruirsi una vita. Quando l’amata verrà trovata morta insieme ai membri della famiglia tedesca per cui lavorava, Jules si improvviserà aiutogendarme per le indagini.

Ci sono anche tre cortometraggi a rappresentare il Lussemburgo al festival di cui uno, Mr Hublot, di Laurent Witz e Alexandre Espigares, nel 2014 ha vintol’Oscar come miglior corto d’animazione. I registi raccontano la vita del signor Hublot, che  vive in un mondo dove i personaggi sono realizzati in parte di parti meccaniche ed è un personaggio introverso, eccentrico e con un disturbo ossessivo-compulsivo. La sua soluzione: non mettere piede fuori dal suo appartamento! L’arrivo del cane robot Pet però trasformerà la sua vita: dovrà condividere la sua casa con un compagno molto invasivo.

Secondo corto in programma, il fanta-horror di Pascal Thiébaux, Gil Pinheiro, Quenottes, 12 minuti di incubo. Può una storiella innocente, raccontata per addolcire la pillola e rendere meno amaro ai più piccini il trauma per la perdita di un amato dentino, diventare improvvisamente un vero e proprio incubo ad occhi aperti? Certo che si e quella narrata in Quenottes ne è la dimostrazione lampante: l’ adorato topolino dei denti diventa protagonista di un sanguinolento fanta-horror.

Ultimo film in programma a Focus Europa 2017: Lussemburgo è Imparfait du Subjectif diDavid Grumbach, 7 minuti di racconto su  Louis, che si trova ad una festa dove non conosce nessuno. Incontrerà Alice, che però ha solo intenzione di sparire dalla festa il più velocemente possibile.

Giovedì 6 aprile, alle ore 11.00, nel foyer del cinema Capitol, sede del festival, si terrà una conferenza stampa di presentazione della cinematografia del Lussemburgo, cui prenderanno parte: Andy Bausch (regista di RUSTY BOYS), Pasha Rafiy (resgista di FOREIGN AFFAIRS), i produttori Paul Thiltges e Claude Waringo, il presidente della Akademie Film Luxembourg e Guy Daleiden, direttore del  Film Fund Luxembourg La stampa e gli interessati sono invitati a prenderne parte.

23.02.2017

FILM e DOCUMENTARI in concorso a BOLZANO FILM FESTIVAL 2017

Di seguito i film e i documentari che saranno in concorso alla 31esima edizione di BFFB prevista dal 5 al 9 aprile 2017 e che saranno proiettati a Bolzano, Merano, Caldaro e Bressanone. Come sempre le opere saranno giudicate rispettivamente da due giurie internazionali ed insieme dal pubblico in sala.

Spicca quest’anno la presenza di registe donnee sono numerose le opere primedi giovani registi/e, mentre per quanto riguarda i temi affrontati, sono numerose le opere – sia nei documentari, che nei lungometraggi – che indagano sui rapporti familiari.

 

 

LUNGOMETRAGGI in concorso

La regista tedesca Sandra Wollner con Das unmögliche Bildaccompagna lo spettatore a casa di una famiglia di Vienna, nell’Austria ipercattolica degli  anni Cinquanta, che si scoprirà nascondere comportamenti segreti e illegali.  Si va dalla città alle Dolomiti con la coproduzione austro-tedesca Die Einsiedlerdel regista Ronny Trockner, in gran parte girata in Alto Adige, che racconta di Albert, unico figlio dei contadini Marianne e Rudl, iperprotetto dalla madre, che per lui nasconderà una morte alla comunità.

Markus Mörth firma un’altra coproduzione austro-tedesca, Geschwister, toccante storia di due giovani fratelli moldavi che decidono di lasciare il loro paese per cercare un futuro migliore.

L’Italia è in concorso con I figli della notte di Andrea De Sica, che ci porta in un collegio per rampolli dell’alta società, dove vengono formati i dirigenti del futuro con metodi duri e rigidi da cui i ragazzi cercano di scappare.

L’Austria si presenta in concorso con il regista tirolese Händl Klaus che con Kater racconta di Andreas  e Stefan, due musicisti che convivono con un gatto in un’elegante villa, in un idillio di colpo spezzato da un clamoroso scatto di follia devastante di uno dei due.

ConLa ragazza del mondo, l’italianoMarco Danieli  racconta del mondo e delle rigide regole dei Testimoni di Geova, attraverso la storia di una ragazzacui viene imposto di non frequentare chi non appartiene alla comunità.

I registi Tizza Covi e Rainer Frimmel  tornano al festival con la coproduzione italo- austriaca Mister Universo, storia diTairo, giovane domatore di leoni infelice che perde il suo talismano e decide di intraprendere un viaggio attraverso l’Italia per ritrovarlo.

Il regista italiano, naturalizzato svizzero Rolando Colla è in concorso 7 giorni, storia d’amore tra Ivan e Chiara che si incontrano su un’isola siciliana alla prese con i preparativi del matrimonio del fratello di lui, con la migliore amica di lei.

DOCUMENTARI in concorso

 

Della tedesca Carolin Genreith è Happy con cui la regista racconta la solitudine del padre dopo la separazione dalla moglie e la difficile ricerca dell’uomo di una nuova compagna, che troverà in Tailandia.

La regista ligure Federica Di Giacomo porta a Bolzano  Liberami, esilarantefilm sul ritorno dell’esorcismo nel mondo di oggi e su come la Chiesa risponda all’emergenza spirituale nominando un numero crescente di preti esorcisti ed organizzando corsi di formazione.

Ancora dalla Germania arriva Peter Handke – Bin im Wald. Kann sein, dass ich mich verspätedi Corinna Belz, sulla vita e l’opera di Peter Handke, scrittore, drammaturgo, saggista, poeta, reporter di viaggio e sceneggiatore austriaco.

Il regista romano Enrico Maria Artale firma Saro, un viaggio alla ricerca di un padre mai conosciuto. Un percorso immaginifico attraverso la Sicilia, tra conversazioni e paesaggi dell’anima.

The good intentionsè il documentario in concorso della giovane regista bresciana Beatrice Segolini che dopo 7 anni passati lontano, torna a casa con la sua film crew per una una missione difficile: rompere il tabù che vige sulla violenza del padre.

Dalla Svizzera arriva Unerhört Jenischdi Karoline Arn, Martina Rieder, che accompagna il musicista Stephan Eicher tra le montagne svizzere alla ricerca delle tradizioni e della musica jenisch, i nomadi che vivono in Svizzera dal Medioevo.

Unten dei registiDordje Čenić e Hermann Peseckas parte da Linz, Austria, a metà degli anni Settanta per raccontare in un viaggio autobiografico le storie dei lavoratori stranieri.

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Da sempre crocevia di incontri per i cineasti non solo della Mitteleuropa, BOLZANO FILM FESTIVALBOZEN,  – oltre a riunire e mostrare al pubblico le produzioni provenienti da Italia, Germania, Austria e Svizzera, accompagnate dai registi e/o produttori e/o attori stessi, a presentare nella sezione FOCUS EUROPA 2017 il Lussemburgo, ad offrire formazione professionale ai giovani filmmakers con il progetto  FINAL TOUCH#2– è sempre più un festival di incontri e scambi di opinione sul mondo del cinema.

Per potere realizzare il festival ci impegnamo ogni anno a cercare sostenitori: per questo siamo molto felici di potere annunicare la collaborazione con Alperia,  il nostro nuovo partner e sponsor per il 2017, una società in linea con i nostri principi di promozione di cultura e giovani in un’ottica ecosostenibile.

27.01.2017

Affrettatevi: stanno per scadere i termini per iscriversi a due importanti progetti di BFFB 2017!

Restano ancora poche settimane per iscriversi a due interessanti e costruttivi progetti previsti anche nella prossima edizione del festival (5-9 aprile 2017) e che già nella scorsa edizione hanno riscosso particolare successo.

 Il 10 febbraio 2017scadono i termini per inviare la propria candidatura per entrare nella GIURIA STUDENTI EUREGIO. Invitati a parteciparvi sono studenti/esse del liceo. La giuria sarà composta da 9 studenti di quarta liceo (provenienti da Alto Adige, Trentino e Tirolo) che, accompagnati in un percorso formativo da due tutor durante il festival, sceglierà infine la sua opera preferita, cui assegnerá il PREMIO GIURIA STUDENTI EUREGIO. Il film premiato rientrerà poi nel futuro programma scolastico locale e verrà presentato nelle scuole in presenza del/della regista.

Tutte le informazioni sull’invio delle candidature sono consultabili su: https://www.filmfestival.bz.it/it/2016/11/18/cercasi-membri-per-la-giuria-studenti-delleuregio/

Il 20 febbraio2017scadono i termini per  i filmmakers per iscriversi a FINAL TOUCH#2: INTENSE FEEDBACK FROM EXPERTS, l’offerta settoriale di altissimo livello che ha l’obiettivo di sostenere giovani filmmakers nel perfezionamento dei rispettivi film e documentari per il cinema.

Il progetto, organizzato dalla Film Commision dell’Alto Adige e Bolzano Film Festival Bozen offre ai giovani filmmaker la chance di dare un ultimo tocco al proprio progetto nel corso di un colloquio confidenziale con un team interdisciplinare di esperti e di discutere i parametri individuali per far esordire con successo il proprio film. Gli esperti ad offrire la loro consulenza durante i workshop 2017 sono: Nikolaj Nikitin (settore Filmfestival), Evi Romen (settore montaggio), Catia Rossi (settore distribuzione), Josef Reidinger (settore postproduzione), Gabriele Röthemeyer e Christiana Wertz (settore fondi di finanziamento).

La novità della prossima edizione 2017 è l’assegnazione del FINAL TOUCH ARRI Media post-production prize ad un progetto che ha colpito in modo particolare gli esperti. Il premio include servizi di postproduzione pari a EURO 5.000 presso la ARRI Media (Monaco).

Tutte le informazioni sull’invio delle opere sono consultabili su:https://www.filmfestival.bz.it/it/2016/12/16/call-for-film-projects/

23.12.2016

Bolzano Film Festival Bozen augura Buon Natale e annuncia le novità 2017 sul festival

Cogliamo l’occasione di augurarVi Buon Natale e un felice 2017, nel quale, dal 5 al 9 aprile, si svolgerà anche la 31esima edizione di Bolzano Film Festival Bozencon una novità della quale siamo particolarmente fieri: il festival ieri ha ottenuto la certificazione going GreenEventdall’Agenzia provinciale per l’ambiente per il 2017.

Ad aggiudicarsi il logo going GreenEventsono manifestazioni la cui programmazione, organizzazione e attuazione vengono effettuate secondo criteri sostenibili. I punti cardine sono l’utilizzo di prodotti ecologici,l’efficienza energetica, la gestione dei rifiuti, la valorizzazione dei prodotti localie la responsabilità sociale.Da sempre il nostro festival si comporta in maniera eco-compatibile ed ora diviene ufficialmente un evento sostenibileche non solo contribuisce a tutelare l’ambiente, ma è un vantaggio in termini di marketing per gli sponsor, i promotori e l’opinione pubblica.

Orgogliosi di questa nuova certificazione, nel frattempo stiamo lavorando alla selezione delle opere per la nuova edizione. Lo scorso 15 dicembre sono scaduti i termini per l’invio opere e ne abbiamo ricevute ben 250, segno che l’interesse a partecipare a Bolzano Film festival Bozen da parte dei filmmakers è in forte crescita. E i documentari, lungometraggi e corti che ci sono stati spediti, sono arrivati da diversi Paesi.

Anche nel 2017, oltre ai 3 concorsi storici, porteremo avanti il quarto concorso che esiste dallo scorso anno: una giuria composta da 9 studenti di quarta liceo (provenienti da Alto Adige, Trentino e Tirolo e accompagnati da due tutor), sceglie la sua opera preferita, cui viene assegnato il PREMIO EUREGIO GIURIA STUDENTI: il film premiato rientra poi nel futuro programma scolastico locale e viene presentato nelle scuole in presenza del/della regista.  Per il 2016, il tour del film premiato dai ragazzi, “DIE SCHWALBE” (la rondine) di Mano Khalil, si è appena concluso con la partecipazione di ben 700 studenti alle proiezioni in sala a Bolzano, Trento e Innsbruck.

Ricordandovi gli altri punti fermi del nostro programma: il bando FINAL TOUCH: INTENSE FEEDBACK FROM EXPERTS, un’offerta formativa per giovani filmmakers che offre sostegno nella messa a punto finale delle loro opere;  FOCUS EUROPA: ogni anno un nuovo Paese europeo ospite del festival;  il PREMIO D’ONOREad un ospite speciale distintosi per il suo lavoro nel mondo del cinema; la nuova collaborazione con il Conservatorio C. Monteverdi di Bolzanonell’ambito del nostro progetto “Bolzano Film Festival Bozen cerca la musica per il suo trailer” indirizzato agli studenti di musica,  vi invitiamo a  consultarle sul NOSTRO SITO: www.filmfestival.bz.it.

Ringraziamo tutti/e voi per la collaborazione e auguriamo

Buone feste e un felice Anno Nuovo

Helene Christanell, Martin Kaufmann, Antonella Arseni, Alma Vallazza

20.11.2016

Parte il tour di proiezioni di

“Die Schwalbe” (la rondine) di Mano Khalil,

il film premiato dalla giuria studenti Euregio a BFFB 2016

L’opera “DIE SCHWALBE” (la rondine) di Mano Khalil, vincitrice della scorsa edizione del festival come miglior film scelto dalla giuria studenti EUREGIO, verrà presentata in sala nell’ambito del progetto CINEMA E SCUOLA e in presenza del regista stesso e dei giurati delle rispettive Regioni:

● martedì 29.11, alle 9.15 e alle 10.30, presso il Filmclub di Bolzano, via Dr. Streiter, 6D;

● mercoledì 30.11, alle 10.00, al cinema Astra di Trento, Corso Michelangelo Buonarroti, 16;

● giovedì 1.12, alle 10.00, al Leo-Kino di Innsbruck, Anich-Straße, 36.

Sinossi:La giovane svizzera Mira si reca in Kurdistan alla ricerca delle sue radici, dopo avere trovato per caso alcune lettere del padre e avere scoperto che era un eroe curdo che, sotto il regime di Sadam Hussein, combatteva per la libertà del suo popolo. Arrivata sul posto per cercare il padre, Mira dovrà confrontarsi con il terrorismo, i crimini di guerra e la sommaria giustizia personale, ma anche con l’amore.

 Note sul regista: Mano Khalilè un regista e sceneggiatore curdo-siriano. Ha studiato storia e legge a Damasco per poi spostarsi nel 1987 a studiare cinema in Repubblica Ceca. Dal 1996 vive in Svizzera, dove lavora come regista e produttore indipendente.

Con il suo ultimo film“DIE SCHWALBE” (la rondine), sta ottenendo numerosi riconoscimenti in tutto il mondo.

Per i giornalisti interessati ad intervistare il regista ed i ragazzi della giuria studenti EUREGIO vi è la possibilità di farlo dopo le suddette proiezioni e/o di prendere parte al q & a in sala. Inoltre, per coloro che fossero interessati ad un’intervista solo con il regista, offriamo la possibilità di fissare un appuntamento per il pomeriggi di martedì 29.11.2016. Preghiamo comunque di comunicare la richiesta a: arseni@filmfestival.bz.itper concordare l’appuntamento.  Allegato alla presente anche lo statement: “Filme mit anderen Augen sehen“ (Guardare i film con occhi diversi) della studentessa-giurata altoatesina Jasmin Angler pubblicato su “Info – Lernwelten” questo novembre 2016. Note sulla giuria studenti EUREGIO:I ragazzi della giuria 2016, tutti studenti liceali provenienti da Alto Adige (David Frötscher, David Lamprecht, Jasmin Angler), Trentino (Davide Polacco, Carlo Brugnara, Jasmine Wang) e Tirolo (Beatrice Fahrngruber, Janick Entremont, Theresa Egger), hanno scelto la loro opera preferita, che accompagnano in sala e presentano nei rispettivi paesi, raccontando la loro esperienza.

Per la prima volta nella sua storia, la passata edizione di Bolzano Film Festival Bozen ha avuto una giuria di studenti. Oltre alle due giurie di esperti internazionali chiamati a premiare documentari e lungometraggi e oltre alla giuria popolare costituita dal pubblico in sala, il festival – che ad aprile 2016 ha festeggiato il suo trentesimo compleanno – si è arricchito della collaborazione di 9 studenti del liceo chiamati a giudicare il migliore tra 5-6 film e documentari scelti apposta per loro dal team del festival. Il loro lavoro è stato accompagnato da due tutor esperti di cinema ed il film premiato è entrato nell’attuale programma scolastico Kino & Schule, che prevede appunto la presentazione in varie scuole in presenza del/della regista in sala, con la moderazione in sala a carico dei ragazzi stessi.

Durante il festival i ragazzi hanno anche preso parte ad un workshop con due referenti esperti in cinema,  Arnold Schnötzinger, critico cinematografico di Ö1 (Radio Österreich 1) e Werther Ceccon, insegnante e membro del gruppo di lavoro KINO & SCHULE, che hanno trasmesso loro i criteri base per la valutazione di  un film, il linguaggio cinematografico, i diversi modi di scrittura di una recensione, i diversi generi cinematografici e come si comunica ine diun film, ovvero  contesto mediale e terminologia appropriata.

Il progetto, fortemente voluto dal team del festival e che gode del prezioso sostegno dell’EUREGIO e delle intendenze scolastiche dei Paesi membri, verrà ripetuto nel 2017 con lo stesso scopo per cui è nato: avvicinare i ragazzi al mondo del cinema, dando loro strumenti di conoscenza dello stesso nell’atmosfera viva e piena di energia ed impulsi di un festival internazionale del cinema (5 – 9 aprile 2017).

Le candidature alla prossima giuria studenti sono aperte! Tutte informazioni su: www.filmfestival.bz.ite presso le rispettive intendenze scolastiche, che hanno già provveduto ad informare le scuole del progetto in corso anche per il 2017.

 Registratevi alla newsletter FESTIVAL!

Riceverete regolarmente per e-mail tutti gli aggiornamenti e le novità sulla prossima edizione del festival, dal programma a tutti i termini di scadenza presentazione opere per i diversi concorsi e, durante la settimana del festival, avrete informazioni in tempo reale su highlights ed eventi speciali in corso. Per registrarsi basta inserire il proprio indirizzo e-mail! https://www.filmfestival.bz.it/it/newsletter/

22.04.2016

30% di spettatori in più a Bolzano Film Festival Bozen 2016

La 30esima edizione di Bolzano Film Festival Bozen ha visto un aumento degli spettatori di oltre il 30%, segno che l’interesse per questo festival ed il suo programma collaterale  è in forte e continua crescita.

Gli spettatori, che si sono divisi tra le sale del Filmclub e le nuove, tra l’altro molto apprezzatelocations bolzanine del festival (Museion e Teatro cinema Rainerum)sono stati 5.500, cui si aggiungono gli spettatori di Bressanone, Merano e Caldaro.

Molti degli spettatori erano anche di giovane età, anche in virtù del fatto da quest’anno esiste un nuovo concorso, il quarto del festival, dove una giuria composta da 9 studenti di liceo (provenienti da Alto Adige, Trentino e Tirolo e accompagnati da due tutor), ha assegnato sabato 16 aprile,  il PREMIO EUREGIO GIURIA STUDENTI.In più di un’occasione le diverse sale hanno registrato il tutto esaurito, con una punta di 400 persone al Teatro cinema Rainerum per la serata di chiusura e contemporaneamente al Capitol il tutto esaurito per la cerimonia di premiazione del festival, con Sergio Castellittoin sala a presentare una versione in 35 mm de “L’uomo delle stelle” di Giuseppe Tornatore (1995) e che il giorno precedente era stato premiato con il  PREMIO D’ONOREcome ospite speciale distintosi per il suo lavoro nel mondo del cinema.

Gli appuntamenti organizzati per ospiti, stampa, spettatori e addetti ai lavori durante la settimana del festival, hanno registrato sempre la presenza di molti interessati. Ad esempio i dialoghi con il premio Oscar Jiri Menzelnella corte interna della Galleria Prisma di Bolzano e il dialogo con Sergio Castellitto nel foyer del Teatro stabile di Bolzano, hanno visto un numeroso pubblico attento e desideroso di interagire con i registi.

Con Fräulein della regista marchigiana Caterina Caroneed i protagonisti della commedia, gli attori  Lucia Mascino e Christian De Sicain sala, è stata inaugurata il 13 aprile la 30esima edizione di un festival che si posiziona sempre più al centro d’Europa e che propone una cinematografia di Paesi quali Italia, Austria, Germania, Svizzera, ma non solo.

Con Focus Europa è stata inaugurata quest’anno la tradizione di ospitare ogni anno un paese ospite: il 2016 è stato l’anno della Slovenia che, con una corposa delegazione di rappresentanti tra cui  i registiJan Cvitkovič e Janez Burger, il produttore Miha Černec, il direttore del Festival di PortoroseIgor Prassel, Nerina Kocjančič dello Slovenian Film Centre e la giornalistaTina Lesnicar, ha presentato una ricca scelta di suoi film più rappresentativi.

Altra apprezzata novità nel programma 2016 è stato il bando (organizzato in collaborazione con IDM, ex BLS) FINAL TOUCH: INTENSE FEEDBACK FROM EXPERTS: un’offerta formativa per giovani filmmakers che ha offerto ad alcuni autori selezionati da una giuria di esperti,  sostegno nella messa a punto finale delle loro opere.

12.04.2016

Domani inaugura Bolzano Film Festival Bozen 2016

Con “Fräulein” della regista marchigiana Caterina Carone ed i protagonisti della commedia, gli attori Lucia Mascino e Christian De Sica in sala, si inaugura domani sera alle 19.30 a Bolzano  la  30esima edizione di Bolzano Film Festival Bozen, ricca di molte novità, tutte consultabili sul NOSTRO NUOVO SITO:www.filmfestival.bz.it.Oltre che sul sito, il programma quotidiano e gli highlights con foto di ogni giorno di festival, saranno consultabili sulla nostra pagina facebook:  https://www.facebook.com/filmfestival.bz/Ricordiamo che, oltre ai 3 concorsi storici, quest’anno esiste un nuovo concorso: una giuria composta da 9 studenti di quarta liceo (provenienti da Alto Adige, Trentino e Tirolo e accompagnati da due tutor), assegnerà sabato 16 aprile, il PREMIO EUREGIO GIURIA STUDENTI.

Altra novità nel programma 2016 è il bando (organizzato in collaborazione con IDM, ex BLS) FINAL TOUCH: INTENSE FEEDBACK FROM EXPERTS: un’offerta formativa per giovani filmmakers che offre sostegno nella messa a punto finale delle loro opere (presentate in rough cut).

La terza novità è FOCUS EUROPA: da ora ogni anno un nuovo Paese europeo sarà ospite del festival e ne verrà mostrato il meglio della produzione cinematografica recente. Il 2016 è l’anno della Slovenia.

08.04.2016

Il programma di BFFB per ragazzi/e e bambini/e

La prossima edizione di Bolzano Film Festival Bozen avrà la sua prima giuria di studenti. Oltre alle due giurie di esperti internazionali chiamati a premiare documentari e lungometraggi e oltre alla giuria popolare costituita dal pubblico in sala, il festival – che ad aprile festeggia il suo trentesimo compleanno – si arricchisce della collaborazione di 9 studenti del liceochiamati a giudicare il migliore tra 5-6 film e documentari scelti apposta per loro dal team del festival.

I film scelti per i ragazzie che il team del festival consiglia ad un pubblico sia giovane che adulto, sono:

Die Schwalbe di Mano Khalil (lungometraggio, Svizzera 2016, 102 Min., originale tedesco / con sottotitoli in italiano ed inglese).
Il film racconta della giovane svizzera Mira, che  si reca in Kurdistan allaricerca delle sue radici, dopo avere trovato per caso alcune lettere del padre e avere scoperto che era un eroe curdo che, sotto il regime di Sadam Hussein, combatteva per la liberta del suo popolo. Arrivata sul posto per cercare il padre, Mira dovra confrontarsicon il terrorismo, i crimini di guerra e la sommaria giustizia personale, ma anche con l’amore.

Als die Sonne vom Himmel fiel diAya Domenig (documentario, Svizzera 2015, 78 Min., originale/ con sottotitoli in inglese).
Sulle tracce del nonno, che nel 1945 lavorava ad Hiroshima come medico della Croce rossa, la regista Aya Domenig incontra un medico ed un’infermiera che hanno vissuto la stessa esperienza del nonno e che le faranno luce su cio che anche lui ha vissuto,ma di cui non ha mai voluto raccontare nulla.L’incidente nucleare disatroso che ha devastato lacentrale di Fukushima l’11 marzo 2011, causato da uno tsunami, fara prendere alla ricerca una piegadiversa
.

L’esercito piu piccolo del mondo di Gianfranco Pannone (documentario, Città del Vaticano / Italia / Svizzera 2015, 80 min., Schweizerdeutsch / con sottotitoli in italiano)
Il documentario entra nel quotidiano di un gruppo di reclute della Guardia Svizzera. Ragazzi comuni, di diversa estrazione sociale e provenienza, che scelgono di fare questa straordinaria e particolare esperienza. Tra questi c’è anche René, studente di teologia in Svizzera, che durante il racconto si interroga sulla propria fede e sul proprio ruolo a difesa del Papa: cosa significa far parte di un variopinto e anacronistico corpo militare ai tempi di una figura “rivoluzionaria” come quella di Papa Francesco?
Show all this to the world di Andrea Deaglio (documentario, Italia 2015, 55 min., italiano/ con sottotitoli in inglese)
Giugno 2015. Frontiera Italia-Francia. Un gruppo di migranti africani, respinto al confine con la Francia, si arrocca tra gli scogli e chiede a gran voce la possibilità di proseguire il proprio viaggio verso i paesi del Nord. Come raccontare l’emergenza? Esiste un cinema d’urgenza? Come mostrare tutto questo al mondo?
Cloro di Lamberto Sanfelice (lungometraggio, Italia 2015, 98 min., italiano / con sottotitoli in inglese)
Jenny ha diciassette anni e sogna di diventare una nuotatrice di nuoto sincronizzato. La sua vita di adolescente a Ostia, sul litorale romano, è sconvolta da un tragico evento e la ragazza è costretta a trasferirsi in un piccolo paese in montagna, con il padre malato e il fratellino di nove anni. Si sistemano in una vecchia baita di montagna accantoa un hotel, dove Jenny inizia a lavorare come cameriera. Non rassegnandosi alla nuova situazione, promette a se stessa e all’amica Flavia che tornerà a Ostia, per riprendere le gare di sincro. La piscina dell’albergo diventa il luogo segreto dei suoi allenamenti
Oltre ai 5 film per i ragazzi , il festival propone quest’anno due film per bambini. Si tratta di:

Konig Laurin di Matthias Lang (lungometraggio, Germania, Italia, austria 2015, 88 Min., tedesco)
La saga altoatesina di Re Laurino (il re mitologico dei ladini) fa parte della tradizione popolare delle Dolomiti e spiega il fenomeno dell’enrosadira, ovvero come mai al tramonto queste montagne si tingano di rosa. La leggenda narra che sul Catinaccio (Rosengarten), dove oggi possiamo notare fino a primavera inoltrata una chiazza di neve, si trovava il giardino delle rose di Re Laurino. Lang ripercorre la storia del re e del suo entourage arricchendola di un personaggio nuovo, Teo, successore al trono.Iqbal. Bambini senza paura di Michel Fuzellier e Babak Payami (animazione, Italia, Francia 2015, 85 min., italiano).
Il film racconta la storia di Iqbal, un ragazzino sveglio e vivace di dieci anni, che vive a Kardù, un piccolo villaggio in qualche parte povera del mondo. Deciso a trovare in qualunque modo i soldi per comprare le medicine per Aziz, il fratello malato, Iqbal scappa per andare al mercato di Mapur. Lì incontra Hakeem, che si offre di comprargli le medicine in cambio, però, che Iqbal lavori nella fabbrica di tappeti. Il film è ispirato alla storia vera di Iqbal Masih, giovane lavoratore e attivista pakistano divenuto icona della lotta allo sfruttamento del lavoro minorile. Iqbal riuscì a portare la sua testimonianza fino all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, prima di essere assassinato a soli 12 anni, nel 1995, a Lahore.Il progetto della giuria studenti, con particolare attenzione alla scelta di film e documentari caratterizzati da contenuti importanti, è stato fortemente voluto dal team del festival e gode del prezioso sostegno dell’EUREGIO e delle intendenze scolastiche dei Paesi membri. Ricordiamo che durante il festival i ragazzi prenderanno parte anche ad un workshop con due referenti esperti in cinema, Arnold Schnötzinger, critico cinematografico di Ö1 (Radio Österreich 1) e Werther Ceccon, insegnante e membro del gruppo di lavoro KINO & SCHULE, che insegneranno loro i criteri base per la valutazione di  un film, il linguaggio cinematografico, i diversi modi di scrittura di una recensione, i diversi generi cinematografici e come si comunica ine diun film, ovvero  contesto mediale e terminologia appropriata.

Tramite questo nuovo importante contenuto del programma del festival, si mira ad avvicinare i ragazzi al mondo del cinema, dando loro strumenti di conoscenza dello stesso nell’atmosfera viva e piena di energia ed impulsi di un festival internazionale del cinema (13-17 aprile 2016).

04.04.2016

Scelti i tre progetti che durante il festival parteciperanno a FINAL TOUCH, la nuova offerta formativa per giovani filmmakers di BFFB

FINAL TOUCH: INTENSE FEEDBACK FROM EXPERTS, l’offerta formativa per giovani filmmakers mirata a sostenere la messa a punto finale delle loro opere (presentate in rough cut), ha i suoi tre progetti partecipanti per il 2016, scelti da una giuria indipendente, composta da membri del team del festival, insieme a rappresentanti di IDM (BLS) e ad alcuni dei coach chiamati a tenere le consulenze.

Hanno passato le selezioni tre progetti di documentari:

38°//NorddiNunzio GringeroQuellmalzdiMike Ramsauer Punisment IslanddiLaura Cini. Durante il festival, nelle giornate di venerdì e sabato, i filmmakers verranno supportati da 5 esperti: Nikolaj Nikitin (esperto di festival), Evi Romen (montaggio), Catia Rossi (distribuzione), Josef Reidinger (postproduzione), Gabriele Röthemeyer (finanziamento alle produzioni) e Christiana Wertz (finanziamento alle produzioni), che analizzeranno i loro lavori e consiglieranno gli autori, operando una consulenza individuale mirata all’ottimizzazione dei singoli progetti.

Ricordiamo che a FINAL TOUCH, promosso in collaborazione con BLS Film Location, potevano candidarsi per il 2016, registi/e provenienti da Italia, Austria, Germania, Svizzera e Slovenia(il paese che quest’anno è ospite al Festival), con un progetto cinematografico in fase finale di lavorazione, per il quale si desiderasse ricevere input contenutistici o artistici, una valutazione del potenziale di mercato, una consulenza sulla promozione, input relativi al finanziamento ovvero consulenza e sostegno in generale.

24.03.2016

Un premio Oscar in arrivo tra poco a BOLZANO FILM FESTIVAL BOZEN

Anche il regista ceco premio Oscar Jiri Menzel sarà ospite al Bolzano Film Festival Bozen, dove sarà presente sia ad un dialogo con il pubblico, che ad accompagnare “Treni strettamente sorvegliati” (Oscar come miglior film straniero nel 1967). Inoltre, sarà presente anche durante gli appuntamenti di Cinema ritrovato, in quanto lavorò anche come attore in alcuni film della DEFA (l’ente cinematografico di Stato della Repubblica democratica tedesca).

Il pubblico e la stampa potrannoincontrare Jiri Menzel venerdì 16 aprile, alle ore 11.00 presso la Galleria Prismadi Via weggenstein a Bolzano, dove il regista sarà ospite di un dialogo moderato dallo storico e critico cinematografico Ralf Schenk, curatore della rassegna Cinema ritrovato.

Giovedì alle ore 15.00, al Club 3, presso la sede del festival, sarà proiettato “Treni strettamente sorvegliati”  con Jiri  Menzel in sala. A fine proiezione è previsto un q & a.

Il film, che nel 1968 fece vincere alla Repubblica Ceca l’Oscar come miglior film straniero, racconta la storia di Milos, giovane vice aiuto-capostazione che, durante la cruenta occupazione tedesca della Cecoslovacchia, deve subire anche le conseguenze di una sconveniente eiaculazione precoce. Messo in contatto da un collega con le bande partigiane, Milos incontrerà una ragazza che fa da staffetta presso la sua stazione e che saprà guarirlo dalla sindrome che lo affligge, ma il giorno successivo sarà l’ultimo della sua vita.

Il romanzo del caustico umorista praghese Bohumil Hrabal – co-sceneggiatore assieme a Menzel – da origine a uno dei film più significativi della “nová vlna” ceca degli anni ’60: uno sguardo tagliente, vitale e antiretorico sugli orrori della guerra.

 Note sul regista:Jiří Menzel(Praga, 23 febbraio 1938) , regista e attore, si diploma nel 1962 alla FAMU, la scuola di cinema che ha contribuito a formare i cineasti della Nová vlna, la “nuova onda”. Ha debuttato nella regia in un film collettivo, Perline sul fondo,considerato il manifesto del nuovo cinema cecoslovacco, adattando una novella del romanziere Bohumil Hrabal con cui lavorerà a diversi altri progetti, tra cui Treni strettamente sorvegliati, premio Oscar al miglior film straniero. Insieme a Hrabal, lavora anche ad Allodole sul filo, la cui lavorazione inizia durante la primavera di Praga, bloccata poi dal regime. Può continuare a lavorare solo nel 1974, dopo aver giurato fedeltà al regime. Collabora con Hrabal in una trilogia di film di ambiente rurale, Ritagli, La festa del bucanevee Il mio piccolo villaggio. Dopo la caduta del Muro, Allodole sul filoviene presentato al festival di Berlino dove vince l’Orso d’oro. Ricordiamo a tutti/e i/le giornalisti/e che è possibile accreditarsi GRATUITAMENTE al festival, solo nel caso in cui si intenda dare spazio alla manifestazione sui propri media. Si prega di inviare la richiesta a: arseni@filmfestival.bz.it

18.03.2016

Una mostra, una sezione di corti e una di Cinema ritrovato e molto altro a BFFB 2016

 Diversi appuntamenti arricchiscono il già cospicuo programma del trentesimo compleanno di Bolzano Film Festival Bozen, che si svolgerà  tra il 13 e il 17 aprile.  Innanzitutto, nel foyer del cinema di Via Streiter, nel cuore di Bolzano, durante tutto il festival  sarà allestita un’esposizione delle 29  locandine storiche originali delle passate edizioni del festival.  Inoltre, un’ interessante mostra fotograficasarà inaugurata il giorno prima dell’inizio del festival. Da martedì 12 aprile, alle ore 19.00, presso la Galleria Fotoforum di via Weggenstein a Bolzano, si potrà passeggiare tra gli scatti  che hanno accompagnato 29 anni di festival. Sabato 16 aprile poi, alle ore 18.00 al Club 3 di Via Streiter,  sarà presentata dal direttore del programma del festival e fondatore dei Bozner Filmtage/Bolzano cinema, Martin Kaufmann,  una rassegna di significativi corti, accompagneranno gli spettatori dentro i 30 anni di storia del festival.  Al termine del programma di corti (95 minuti) si potrà discuterne alla presenza dei/lle  registi/e che hanno contribuito a costruire i primi 30 anni di festival: saranno in sala ad esempio Carmen Tartarotti, Karl Saurer, Evi Romen, Rolf Mandolesi, Kurt Lanthaler e altri,  con la moderazione di chi nel 1987 lo ha inventato, Martin Kaufmann.  I corti che verranno proiettati, e che rappresentano l’evoluzione della tecnica nel cinema dagli anno Ottanta ad oggi, sono:Primo blocco: 35mmLEBEN AM FLUSS, di Bruno Jori, Mario Deghenghi12 MILES TO TRONA, di Wim Wenders Ä RÄCHTI SCHWIIZ, di Karl SaurerSecondo blocco: 16mmKRIBUS KRABUS DOMINE, Carmen Tartarotti   DER GELATI KILLER, Kurt Landthaler Terzo blocco: digital e– DVD ecc.EIN NEAPOLETANISCHER NACHMITTAG,  di Evi Romen                                       NONSENSE, di Rolf Mandolesi                                                                                   STADTSTREICHER, di Rainer Werner Fassbinder                                                    DAS ALTE KINO LATEMAR, di Felix Zbinde e Albert Valentini                              FLASCHEN ZIEHN VORÜBER –  ACHTERNBUSCH MEETS KAURISMÄKI, di Andreas Ströhl                                                       Per quanto concerne l’appuntamento con  il Cinema ritrovato, Ralf Schenk, esperto di cinema e membro della DEFA (l’ente cinematografico di Stato della Repubblica democratica tedesca) porterà anche quest’anno a Bolzano due leggendari film della ex DDR (del regista Heiner Carow), classici restaurati e portati a nuovo splendore come dal 2013 fa anche per i classici italiani la Cineteca di Bologna nell’omonimo progetto. Nella rassegna saranno anche presentati  “Ladri di biciclette“, il film di  Vittorio de Sica Oscar come miglior film straniero nel 1949 e  “Von Caligari zu Hitler“, di Rüdiger Suchsland, lavoro di restauro sulla produzione cinematografica durante la Repubblica di Weimar, oggetto anche di una masterclassche si terrà venerdì 15 aprile alle ore 10.00, presso la scuola ZeLIG, di Via Brennero, 20D a Bolzano, in presenza del regista.
Anche il regista ceco premio Oscar Jiri Menzelsarà presente durante gli appuntamenti di Cinema ritrovato, in quanto lavorò anche come attore in alcuni film della DEFA. Inoltre Menzel sarà l’ospite di un dialogo con il pubblico (Galleria Prisma, Via Wegenstein 12, Bolzano,  venerdì 15 aprile, ore 11.00) e sarà presente in sala alla proiezione di  “Treni strettamente sorvegliati”, con cui nel 1967 vinse l’Oscar come miglior film straniero. Per ulteriori informazioni e/o approfondimenti:  www.filmfestival.bz.itdove da fine marzo sara anche online il programma dettagliato.

08.03.2016

Focus Europa: il cinema sloveno si presenta a BOLZANO FILM FESTIVAL BOZEN 2016

FOCUS EUROPA è un’importante novità di BFFB 2016: da quest’anno – e in ogni edizione futura – un Paese europeo sarà ospite del festival e ne verrà mostrato il meglio della produzione cinematografica recente e raccontata la storia, attraverso diversi ospiti presenti a Bolzano.

Questo è l’anno della Slovenia, che si presenterà con la sua produzione cinematografica ed i suoi addetti ai lavori in un incontro: giovedì 14 aprile 2016, alle ore 11.00, presso la Galleria Prisma di Via Weggenstein, a Bolzano. Saranno presenti i registiJan Cvitkovič e Janez Burger, il produttore Miha Černec, il direttore del Festival di PortoroseIgor Prassel, Nerina Kocjančič dello Slovenian Film Centre e le giornalisteZemira Alajbegovic e Tina Poglajen. Focus Europa: Slovenia è un importante parte del programma del festival 2016 e comprende la proiezione 3 lungometraggi di due importanti registi sloveni, ormai conosciuti a livello internazionale.

Saranno a Bolzano il registaJan Cvitkovič, archeologo, scrittore, attore e regista, che ha ottenuto  vari premi a festival internazionali, tra cui il Leone del futuro a Venezia 2011 con “Kruh in mleko” (Pane e latte, in programma al BFFB 2016 insieme al più recente  “Šiška deluxe”, del 2015) e il registaJanez Burger, di cui verrà proiettato “Idle Running”, lungometraggio del 1999 di un filmmaker, nato a Krany nel 1965 e laureato in economia a Lubliana che, dopo avere  frequentato l’accademia di cinema FAMU a Praga, nel 1998 ha fondato Burgerteater, teatro independente sperimentale e recentemente ha co-fondato la casa di produzione Staragara.

Oltre ai lungometraggi, Focus Europa ospita a Bolzano la proiezione di 3 corti, sempre provenienti dalla Slovenia: “Boles”, diŠpela Čadež, “ Love on the Roof of the world”, del già citato Jan Cvitkovič e “Sprava”di Janez Burger.Focus Europa è un progetto fortemente voluto dal team di Bolzano Film Festival Bozen per portare in Alto Adige il meglio della cinematografia oltre confine, in una specifica rassegna dedicata ogni anno ad un Paese europeo che si distingue nella storia del cinema.

04.03.2016

“Fräulein” inaugura Bolzano Film Festival Bozen 2016

Sarà la commedia Fräulein – una fiaba d’inverno”, della 34 enne regista marchigiana Caterina Caronead inaugurare, mercoledì 13​ aprile prossimo a Bolzano, la 30esima edizione del Bolzano Film Festival Bozen.
Oltre alla regista e sceneggiatrice, ad aprire il festival saranno presenti in sala anche Christian De Sica e Lucia Mascino, protagonisti di questa favola moderna girata in Alto Adigela scorsa estate.
Caterina Carone, che vanta anche una nomination al David di Donatello 2010 come miglior documentarista, dopo avere frequentato la scuola di documentario, televisione e nuovi media ZeLIG di Bolzano, si era fatta notare con l’ironico documentario Valentina Postika in attesa di partire”,vincitore del Premio Solinas-documentario per il cinema 2008 e del Torino Film Festival nella sezione Italiana. Doc 2009. Nel 2011 ha poi preso parte alla prima edizione dello Script Lab RACCONTI della BLS – Business Location Alto Adige (ora confluita nella IDM Alto Adige) il cui obiettivo era quello di sviluppare idee di sceneggiature sul tema “Alto Adige”, che poi idealmente avrebbero potuto trasformarsi in un film girato sul territorio. Per Fräuleinquesto percorso è diventato realtà. L’idea del film è quindi stata sviluppata all’interno di uno Script Lab, poi la regista ha avuto la possibilità di presentare il suo progetto davanti a numerose case di produzione, tra le quali, la casa produttrice Tempesta, che ha deciso di realizzare il suo progetto, girato interamente in Alto Adige, per la maggior parte sull’Altipiano del Renon, la scorsa estate.

Il film è una divertente commedia che racconta di una grande tempesta solare che si abbatte sulla Terra provocando sbalzi di corrente e blackout e di una contemporanea ben più profonda tempesta che si scatena nell’animo di Regina (Mascino), scontrosa e solitaria zitella da tutti chiamata “Fräulein”, dopo che un misterioso turista sui sessanta (De Sica), uomo smarrito e infantile, oltrepassa il cancello del suo albergo chiuso da anni. Così, quello che doveva essere il fugace “scontro” di una notte, si trasformerà ben presto in una tempestosa e sorprendente convivenza.

“Fräulein”esce a Bolzano in prima assoluta mondiale il 13 aprile,con il cast e le maestranze locali che vi hanno lavorato presenti in sala, ad inaugurare il compleanno 2016 di un festival che, oltre ad avere  ospite d’onore Sergio Castellitto, una nuova giuria internazionale di studenti, un workshop per giovani filmmakers e un paese ospite, la Slovenia, quest’anno vedrà le sue proiezioni non solamente a Bolzano (Filmclub, Museion e Rainerum), ma anche a Merano, Caldaro e Bressanone, per un totale di 6 locations.

28.02.2016

Sergio Castellitto l’ospite d’onore di Bolzano Film Festival Bozen

Sarà l’attore e regista Sergio Castellittol’ospite d’onore della prossima 30esima edizione di Bolzano Film Festival Bozen (13-17 aprile 2016).

All’attore romano, ormai di fama internazionale e già vincitore di quattro Nastri d’Argento, tre David di Donatello(1990, 1993, 2004) e un European Film Award, il festival dedica un omaggio proiettando in aprile a Bolzano una scelta di tre  film della sua lunga carriera: L’uomo delle stelle(1995, regia di Giuseppe Tornatore,) Non ti muovere(2004, regia di Sergio Castellitto) e Nessuno si salva da solo(2015, regia di Sergio Castellitto).

Inoltre, l’attore parteciperà ad un dialogo conFranco Montini(noto critico cinematografico e guida del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, SNCCI) , che si svolgerà a Bolzano durante la settimana del festival e a cui tutti gli interessati sono invitati a prendere parte.

Vincitore di  più Nastri d’Argento, tra i quali per Il grande cocomerodella Archibugi e L’uomo delle stelledi Tornatore, nonché del  David di Donatello anche per il film Non ti muovere, tratto dall’omonimo romanzo della moglie Margaret Mazzantini (e da lui anche diretto e sceneggiato), Castellitto è uno dei più completi attori del panorama italiano, incisivo sia in ruoli drammatici che nella commedia, come  nella sua performance in Caterina va in città, di Paolo Virzì.  Castellitto ha inoltre recitato ne Le cronache di Narnia: il principe Caspiannel ruolo di Re Miraz, zio e antagonista del giovane Caspian. Il 1 aprile 2013 debuttato su Sky Cinema 1 nella fortunata serieIn Treatmente l’8 agosto 2013 gli è stato attribuito il Pardo d’onore alla carrieradurante la 66ª edizione del Festival del film Locarno.

Castellitto ha accettato con entusiasmo l’invito a Bolzano e ha contribuito con il team del festival alla scelta dei tre film che al meglio rappresentano il suo lavoro di attore e regista e che saranno proiettati durante Bolzano Film Festival Bozen.

21.02.2016

Selezionati i 9 giurati studenti Euregio della prossima edizione di Bolzano Film Festival Bozen

Per la prima volta nella sua storia, la prossima edizione di Bolzano Film Festival Bozen avrà anche una giuria di studenti. Oltre alle due giurie di esperti internazionali chiamati a premiare documentari e lungometraggi e oltre alla giuria popolare costituita dal pubblico in sala, il festival –  che ad aprile festeggia il suo trentesimo compleanno –  si arricchisce della collaborazione di 9 studenti del liceochiamati a giudicare il migliore tra 5-6 film e documentari scelti apposta per loro dal team del festival.

I ragazzi, tutti studenti di quarta liceo provenienti rispettivamente da Alto Adige (David Frötscher, David Lamprecht, Jasmin Angler), Trentino (Davide Polacco, Carlo Brugnara, Jasmine Wang) e Tirolo (Beatrice Fahrngruber, Janick Entremont, Theresa Egger), sceglieranno la loro opera preferita, cui assegneranno il Premio Euregio giuria studenti.

Il loro lavoro sarà accompagnato – durante tutta la durata del festival – da due tutor esperti di cinema. Il film premiato rientrerà poi nel futuro programma scolastico Kino & Schule e sarà presentato in varie scuole in presenza del/della regista in sala, con la moderazione in sala a carico dei ragazzi stessi.

Durante il festival i ragazzi prenderanno parte anche ad un workshop con due referenti esperti in cinema,  Arnold Schnötzinger, critico cinematografico di Ö1 (Radio Österreich 1) e Werther Ceccon, insegnante e membro del gruppo di lavoro KINO & SCHULE, che insegneranno loro i criteri base per la valutazione di  un film, il linguaggio cinematografico, i diversi modi di scrittura di una recensione, i diversi generi cinematografici e come si comunica ine diun film, ovvero  contesto mediale e terminologia appropriata.

Il progetto, fortemente voluto dal team del festival e che gode del prezioso sostegno dell’EUREGIO, mira ad avvicinare i ragazzi al mondo del cinema, dando loro strumenti di conoscenza dello stesso nell’atmosfera viva e piena di energia ed impulsi di un festival internazionale del cinema (13-17 aprile 2016).

10.02.2016

BOLZANO FILM FESTIVAL BOZEN 2016 si fa in 6

Una grande sorpresa è pronta per gli spettatori della prossima edizione del festival: le locations di proiezione aumentano a 6.

Oltre alle storiche 3 sale di Via Streiter, tra il 13 e il 17 aprile prossimo si potranno vedere i film in programma al festival anche al Museione presso la scuola Rainerum in centro a Bolzano,oltre che al cinema di Caldaro e nelle sale delFilmclub di Merano eBressanone.Una scelta voluta per tanti motivi: sia per permettere anche ai vicini di casa di godere del ricco e variegato programma del festival, sia per fare muovere gli ospiti tra le bellezze geografiche dell’Alto Adige, sia per fare rete tra varie istituzioni culturali (rapporti a cui il team di Bolzano Film Festival Bozen tiene molto), sia perché il programma cinematografico 2016 è talmente cresciuto che le tre sale di Via Streiter ormai non riescono più a gestire un numero di quasi 80 proiezioni in 5 giornate di festival.

A breve saranno online orari e date di proiezione dei luoghi citati, intanto di seguito gli indirizzi delle nuove sale partner di Bolzano Film Festival Bozen 2016:

Museion,Piazza Piero Siena, 1, 39100 Bolzano

Istituto Rainerum, Piazza Domenicani, 15, 39100 Bolzano

Filmtreff Kaltern, Via Stazione  3, 39052 Caldaro

Cinema Ariston, galleria Ariston, Via delle corse, 25, 39012 Merano

Forum Bressanone, Via Roma, 9, 39042 Bressanone

I biglietti per i singoli spettacoli si potranno acquistare direttamente davanti alle sale partner prima di entrare al cinema.

04.01.2016

Cogliendo l’occasione di augurarVi Buon 2016, vi segnaliamochela prossima edizione del nostro festival (13 – 17 aprile 2016) promuove in collaborazione con BLS Film LocationFINAL TOUCH: INTENSE FEEDBACK FROM EXPERTS: un’offerta formativa per giovani filmmakersmirata a sostenere la messa a punto finale delle loro opere (presentate in rough cut).

Possono candidarsi registi/e provenienti da Italia, Austria, Germania, Svizzera e Slovenia(il paese che quest’anno è ospite al Festival), con un progetto cinematografico in fase finale di lavorazione, per il quale si desideri ricevere input contenutistici o artistici, una valutazione del potenziale di mercato, una consulenza sulla promozione, input relativi al finanziamento ovvero consulenza e sostegno in generale.

Sono ammessi primi e secondi lungometraggi per il cinemanel settore della fiction e del documentario, con precedenza ai progetti che seguono strade formalmente nuove e originali e che trattano temi di stretta attualità. I progetti cinematografici che rispondono a tali criteri devono essere iscritti al più tardi entro il 25 febbraio 2016e inviati agli organizzatori attraverso un link per la visione. Saranno considerati unicamente i progetti per i quali, a tale data, sarà stata presentata agli organizzatori la documentazione completa.

Una giuria indipendente sceglierà tre dei progetti inviati. L’invito per due persone del team di ciascun film include la partecipazione gratuita al workshopcon consulenza individuale da parte degli esperti, il pernottamento a Bolzano, il rimborso delle spese di viaggio e l’accreditamento al Festival.

La comunicazione circa la partecipazione al programma FINAL TOUCH #1 con informazioni più dettagliate sarà inviata a fine marzo 2016. In ogni caso verà inviata una comunicazione di ammissione o rifiuto.

Il bando di FINAL TOUCH: INTENSE FEEDBACK FROM EXPERTSè scaricabile su: https://www.filmfestival.bz.it/it/festival-2016/accredito-film/oppure su http://www.bls.info/it/film-location/final-touch/final-touch-1Le altre news sono consultabili sul NOSTRO NUOVO SITO:www.filmfestival.bz.it.

15.12.2015

Bolzano Film Festival Bozen augura Buon Natale e annuncia le novità sul festival

Con la presente cogliamo l’occasione di augurarVi Buon Natale e felice nuovo anno, nel quale, dal 13 al 17 aprile, si svolgerà anche la 30esima edizione di Bolzano Film Festival Bozen.
Vi aspettiamo per festeggiare un anniversario durante il quale oltre alla nuova veste e al nuovo nome del festival, saranno presenti le seguenti novità, tutte consultabili sul NOSTRO NUOVO SITO: www.filmfestival.bz.it.
Oltre ai 3 concorsi storici, un nuovo concorso esisterà dal 2016: una giuria composta da 9 studenti di quarta liceo (provenienti da Alto Adige, Trentino e Tirolo e accompagnati da due tutor), sceglierà la sua opera preferita, cui verrà assegnato il PREMIO EUREGIO GIURIA STUDENTI. Il film premiato rientrerà nel futuro programma scolastico locale Kino & Schule e sarà presentato nelle scuole in presenza del/della regista.
La seconda novità nel programma 2016 è il bando FINAL TOUCH: INTENSE FEEDBACK FROM EXPERTS: un’offerta formativa per giovani filmmakers che offre sostegno nella messa a punto finale delle loro opere (presentate in rough cut). Possono partecipare al bando cineasti provenienti da Italia, Austria, Germania e Svizzera e dal Paese ospite del festival per l’anno corrente. L’opera deve essere nella fase finale di montaggio e deve trattarsi di un’opera prima o seconda del/della regista.
La terza novità è FOCUS EUROPA: ogni anno un nuovo Paese europeo sarà ospite del festival e ne verrà mostrato il meglio della produzione cinematografica recente e raccontata la storia, attraverso ospiti in sala. Il 2016 è l’anno della Slovenia
Nel nuovo anno attribuiremo anche un PREMIO D’ONORE ad un ospite speciale distintosi per il suo lavoro nel mondo del cinema.
Buone feste!
Il team di Bolzano Film Festival Bozen