I/A 2005, 100 Min.
Regie: Tizza Covi, Rainer Frimmel
mit: Dokumentarfilm
deutsch
Trailer abspielen
Il documentario racconta alcuni episodi di lotta quotidiana per lesistenza di nomadi moderni in Italia: nel giro di un anno, lartista giovane Babooska, che insieme alla sua famiglia gestisce un circo ambulante, viene seguita dalla cinepresa dietro le quinte di un microcosmo al margine della società. Malinconicamente e nello stesso tempo con umore, il film descrive non soltanto un modo di vita che ormai sta per svanire, ma la condizione umana dellessere per strada, tra dubbi e speranze che la vita si presenti sempre come un circo moderno, ben riscaldato, pieno di spettatori. Quello che ci interessava spiega Covi era rappresentare la quotidianità, raccontare un mestiere che non ha futuro. Sette anni dopo il nostro primo incontro con Babooska abbiamo iniziato i lavori di ripresa per questo film, che racconta storie dimportanza apparentemente marginale della sua vita quotidiana, tentando di gettare uno sguardo differenziato sullesistenza di una moderna ragazza di circo.
Babooska erzählt in mehreren Episoden vom alltäglichen Existenzkampf moderner Nomaden in Italien. Im Zeitraum eines Jahres wird die junge Artistin Babooska, die mit ihrer Familie einen Wanderzirkus betreibt, auf ihrer Odyssee durch entlegene Ortschaften begleitet: ein Blick hinter die Kulissen eines Mikrokosmos am Rande der Gesellschaft, abseits gängiger Klischees, ohne Kommentar und ohne Interviews.
Das Filmemacherduo Tizza Covi und Rainer Frimmel nimmt sich Zeit für seine Projekte. In Babooska folgten sie ein Jahr lang einem Leben im Wohnwagen, teilten die Sonnen- und Schattenseiten einer überwiegend weiblichen Zirkusfamilie auf ihrer Rundreise durch oberitalienische Städte. Die Idee der Freiheit auf Reisen verliert auf angenehme Weise an Romantik, wird zu dem was es ist: Organisatorischer Aufwand und ständiges Planen, etwa wo Babooskas Schwester zu Schule gehen soll oder worin die Kassaeingänge investiert werden. Einmal mehr erweisen sich Covi und Frimmel als filmische Poeten des Alltags an den Rändern normierter Lebensformen.