In Memoriam Karl Baumgartner (1948-2014). Il 18 marzo corre il primo anniversario della morte del produttore Karl Baumgartner a cui la prossima edizione di Bolzano cinema dedica un hommage

Poco meno di un anno fa, il 18 marzo 2014, Cinecittà news per prima commentava così la notizia della sua morte: “Si è spento oggi a Francoforte Karl Baumgartner, un pezzo di storia del cinema mondiale”.  Subito, le varie testate e i siti di festival internazionali dedicavano ampio spazio alla notizia. Il Festival del film Locarno scrisse di essere “addolorato per la perdita di un grande produttore e amico del Festival, Karl Baumgartner, Premio Raimondo Rezzonico per il miglior produttore indipendente nel 2004”. Carlo Chatrian, Direttore artistico Festival del film Locarno, lo definì: “ Pioniere del sistema di co-produzioni internazionali, Karl Baumgartner appartiene a quella generazione di amanti del cinema che hanno tradotto la loro passione in impegno al sostegno di un’arte in cui l’apporto dell’industria troppo spesso è stata vista come un ostacolo. Nel corso della sua lunga carriera, Baumgartner ha accompagnato progetti cinematografici tanto diversi quanto rischiosi, dando modo a registi indipendenti come Svankmajer e Kusturica, Kim Ki-Duk e Carax, Kaurismaki e Jim Jarmusch di realizzare i loro film. Forse è proprio in nome di questa visione del cinema come arte della diversità, culturale e formale, che il percorso di Baumgartner si è avvicinato a quello del Festival di Locarno, di cui è stato un grande amico e sostenitore.”

“Baumi”, come non solo gli amici lo chiamavano, era nato a Brunico nel 1949. Dal 1967 al 1970 aveva lavorato a Roma come assistente alla regia e, occasionalmente, come critico cinematografico. Nel 1971 si era trasferito a Francoforte dove si era unito al collettivo Harmonie, uno dei più noti cinema arthouse della Germania. Nel 1981, insieme a Reinhard Brundig aveva fondato la Pandora Film: per 17 anni leader europea nella produzione e distribuzione di film d’autore, una compagnia che ha costruito la propria reputazione scoprendo e producendo registi come Aki Kaurismaki, Emir Kusturica, Kim Ki-duk, Jim Jarmusch e molti altri. Titoli come Down by Low di Jim Jarmush, Lezioni di piano di Jane Champion fino a Underground di Emir Kusturica vincitore della Palma d’oro a Cannes ed Addio mia concubina di Chan Kaige sono stati distribuiti dalla Pandora prima che, nel 1998, Karl Baumgartner decidesse di dedicarsi completamente alla produzione. Durante l’ultima edizione della Berlinale gli era stato assegnato il premio Berlinale Camera alla carriera e lui, già malato da tempo, visibilmente commosso, ma anche riservato come sempre, aveva incassato felice gli innumerevoli applausi e la laudatio speciale da Aki Kaurismäki..

Da sempre amico del Filmclub e di Bolzano cinema, nel 2009 era stato un allegro, competente e piacevole giurato al festival, consegnando lui stesso sul palco il premio al regista vincitore per il miglior lungometraggio. Tra i fondatori della casa di produzione Echo Film e membro della FAS, Film Association South Tyrol, era sempre entusiasta nel suo lavoro e pronto a dare buoni consigli a tutti anche sul finanziamento e del sostegno alle coproduzioni internazionali, di cui aveva grande esperienza.

Bolzano cinema ha deciso di dedicare un hommage a Baumi, proiettando alcuni dei suoi film più riusciti e conosciuti. Si potranno vedere Underground (Francia/Germania/Ungheria, 1995, 170 minuti, regia di Emir Kusturika), Luna Papa (Russia/Germania/ Francia/ Austria/Svizzera, 1999, 109 minuti, regia di Bahtiyar Chudojnasarow) e l’ultimo film prodotto: Le nuvole di Sils Maria ( Francia/Germania/ Svizzera, 2014, 124 minuti, regia di Olivier Assayas).