Alessandro sembra essere vicino a una svolta professionale, ma per una coincidenza si ritrova a giocare alle slot machine di un bar. Vince casualmente e altrettanto casualmente viene scartato per un lavoro importante che sembrava andare in porto. Destino, caso o attrazione naturale per il gioco? Senza neanche accorgersene si ritrova invischiato nella stessa dipendenza del padre, il gioco appunto. Questa ipnosi compulsiva e improvvisa lo porta a ricordare frammenti della sua infanzia e la perdita di certezza verso il futuro lo spinge a rincontrare suo padre. La vita scorre, e un po' si spiega ma una domanda resta. Alessandro e suo padre, noi tutti, giocatori o pedine?