(Yojimbo) JP 1961, 111 min.
regia: Akira Kurosawa
con: Toshiro Mifune, Eijiri Tono, Kamatari Fujiwara, Seizaburo Kawazu, Isuzu Yamada, Hiroshi Tachikawa
giapponese [sottotit. ital.]
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Primo dei due film che Kurosawa ha dedicato al ronin (samurai senza padrone) Sanjuro, YOJIMBO (letteralmente “La guardia del corpo”) si svolge nell’era Tokugawa (XVII secolo), nel crepuscolo degli ideali e nel caos dei conflitti fra potentati. Narrato con un impeccabile dosaggio di effetti, colpi di scena, un’ironia acuminata e riusciti momenti grotteschi, riecheggia l’amore di Kurosawa per il cinema di Ford. Ci sono tutti gli ingredienti di un western hollywoodiano: uno straniero, abile guerriero, giunge dal nulla in un villaggio desolato, mette pace sgominando due bande rivali e torna da dove è venuto, scomparendo nel nulla. In più ci sono un insostituibile Mifune (premiato con la Coppa Volpi a Venezia), che giganteggia, e la sua filosofia ronin, resa genialmente in chiave parodistica e ironica.