Josef Schwellensattl sarà ospite al festival

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Josef Schwellensattl, nativo della Val d’Ultimo, diplomatosi alla Scuola d’arte di Ortisei e successivamente alla Hochschule für Film und Fermsehen di Monaco di Baviera, dopo aver realizzato più di 70 documentari, ha posto la sua arte poetica al servizio della sua terra. I racconti di Josef Schwellensattl non vengono mai distorti dalla presenza della cinepresa: il regista riesce a mantenerli sempre aderenti alla realtà dei fatti.

Durante i Filmtage verranno proiettati tre dei suoi più significativi lavori.

Si potrà vedere ad esempio “Das Kalb in der kuh und das Korn in der kist“ (Il grano nella cassa e il vitello nella vacca), che si è aggiudicato la Lessinia d’Argento al Lessinia film festival, dove il direttore del festival, Alessandro Anderloni, ha così commentato: “Spesso accade che le opere migliori arrivino seconde” dicendo quanto ha amato questo lavoro “incentrato sul racconto di una vita scandita ancora dalle stagioni e dalle attività che le accompagnano. Ci restituisce con attenta sensibilità gesti, sguardi, atti, profumi e sapori la cui intensità e naturalezza si traducono in immagini di alto valore estetico”. Protagonisti sono i fratelli Luis e Wascht Schweinbacher e la loro madre Zilla, che vivono nel maso Oberhof, in fondo alla Val d’Ultimo: “Essendo in un territorio di confine, il territorio della Val d’Ultimo è rimasto “vergine” e ancora molto legato alle sue tradizioni – ha dichiarato il regista, – oggi l’impresa vera della mia gente è quella di continuare a vivere in montagna”.

A Bolzano cinema verranno anche proiettati „Rund um die 3 Zinnen“, che racconta la passione di tre uomini diversi, uniti dallo stesso “mito di pietra”: le Tre Cime di Lavaredo e „Zu Fuß von München nach Venedig“ (A piedi da Monaco di Baviera a Venezia) che racconta il cammino che Florian Guthknecht e Josef Schwellensattl hanno deciso di fare e filmare: 500 chilometri, con oltre 20.000 metri di dislivello, attraverso le Dolomiti.